XXXVI (Presente)

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Sicilia, Palermo, 5 settembre 1983

Grazia quella mattina arrivò a Palermo con largo anticipo e trovò suo fratello ad aspettarla.

"Alessandro cosa ci fai qui?"

"In bocca al lupo sorellina"

"Crepi"

"Benedetta?"

"L'ho lasciata che dormiva, quando vedrà la piscina che c'è in casa di Sergio, sentirà meno la mia mancanza. Alessandro, scusami ma devo entrare mi aspetta una mia amica".

"Certo va ci vediamo all'ora di pranzo"

Grazia entrò in tribunale e si diresse verso la toilette, dove aveva un appuntamento.
Quando entrò, vide la persona che aspettava e corse ad abbracciarla.

"Tesoro quanto mi sei mancata"

"Oh no tu e Benedetta mi siete mancate tantissimo. Quella principessa nemmeno si ricorderà più di me ".

"Vede sempre le tue foto quando ti vedrà, ti riconoscerà sei la sua zietta"

Grazia si avviò verso la porta e chiuse a chiave.

"Ho grandi novità Grazia."

"Raccontami tutto Elettra"

Massimo era nel suo ufficio e aspettava con ansia di conoscere la nuova arrivata,voleva capire se poteva tirarla dalla sua parte o se come gli altri nuovi arrivi era incorruttibile.

La porta del suo ufficio si aprì ed entrò Elettra.

"Tesoro è arrivata, si sta sistemando nel suo ufficio"

"Cosa farei senza di te non lo so Elettra"

Elettra sorrise "Oh non lo scoprirai mai perché resterò sempre con te. La nuova arrivata ti piacerà Massimo, è bellissima e sembra che vuole arrivare al potere"

"Bene mi hai dato una bellissima notizia, vado da lei"

Elettra annuì e si mise al lavoro ridendo.

Grazia era stata accolta con molto entusiasmo soprattutto dal suo superiore e dai suoi collaboratori.
Si sistemò nel suo ufficio e si sedette, ora doveva solo aspettare.
Aspettare che Massimo Lamberti bussasse alla sua porta.

Massimo s'incamminò verso l'ufficio del nuovo magistrato, trovò la porta chiusa e non c'era nemmeno nessuna targhetta che indicava il suo nome, il tribunale a quanto pare doveva ancora provvedere.
Appoggiò le nocche delle dita sulla porta e bussò due volte.

"Avanti"

Aprì la porta e di fronte a lui vide il suo incubo.
Sbarrò gli occhi e maledisse quel giorno che Lucia non abortì.
Chiuse la porta dietro di lui e si incamminò verso colei che aveva abbandonato e che non voleva nella sua vita.

"Tu cosa ci fai qui?"

"Contento di rivedermi papà?"

SEGRETO INCONFESSABILE { STORIA SOSPESA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora