Sicilia, Palermo, 1980
Il medico uscì dalla stanza e Grazia credeva di essere rimasta sola, solo in quel momento si lasciò andare in un pianto liberatorio.
In realtà c'era Sergio che stava aspettando l'arrivo di un altro medico per dirle della gravidanza.Grazia senti dei passi e si asciugò in fretta le lacrime.
"Salvatore?"
"No principessa, sono io".
Sergio strinse la sua mano e le baciò la guancia, non coperta dalle bende.
"Perché mi avete mentito?"
"Grazia".
"Perché proprio io dovevo essere figlia di quei due? Perché?"
Grazia ricominciò a piangere e Sergio di fronte a quella scena era inerme. Non sapeva cosa dire, ma sopratutto non sapeva come consolare Grazia.
"Voglio la verità Sergio, tutta".
Era la prima volta che Grazia lo chiamava per nome, per lei era sempre stato zio. Qualcosa si era spezzato e anche Sergio lo capì. Il loro rapporto si era incrinato e sperava che la situazione cambiasse. Sergio stava per parlare, ma venne interrotto dall'arrivo di un medico.
"Salve Grazia, sono il dottor Tullio devo parlarle".
Grazia vedeva la sua ombra ma non riusciva a vedere l'aspetto del medico.
"È qui per la mia vista?"
"No Grazia, di questo si occuperà il mio collega. Io sono un ginecologo".
"Non posso avere figli a causa dell'incidente o altro? Parli per favore, sono cieca non sorda".
Sergio sobbalzó a quelle parole e anche il medico rimase spiazzato da tutta quella forza.
"Nulla di tutto ciò Grazia. Sei incinta di poche settimane, aspetti un bambino. Non sappiamo come, ma il tuo bambino è vivo. Ti terrò in ospedale per una paio di settimane per monitorare la situazione, in seguito tornerai a casa e se vorrai potrei continuare ad essere il tuo medico fino alla nascita del piccolo. Immagino che tu non sapevi di essere incinta?"
"Ehm no. Sono davvero incinta? Aspetto un bambino per davvero?"
"Si Grazia. Sono un ginecologo e me ne intendo di queste cose".
Il medico scoppio a ridere e strappò una risata anche a Grazia.
"Io vado Grazia ci vediamo domani;faremo un'ecografia".
Solo quando il medico andò via Grazia cominciò a pensare. Dentro di se c'era un fiume in piena. Ora era spaventata. La scoperta dei suoi genitori, l'incidente e scopriva di essere anche incinta. Aspettava un bambino, sapeva benissimo chi era il padre, e un sorriso amaro incorniciò il suo viso. Aspettava un bambino e suo padre era un prete.
Che vita avrebbe mai potuto darli?"Sergio sei ancora qui?"
"Si tesoro".
"Lasciami sola, per favore".
"Grazia".
"Lasciami sola! Va via".
Sergio non voleva lasciarla ma acconsentì alla sua richiesta e uscì dalla stanza.
Andò nella sala d'attesa e vide suo fratello."Va da lei".
"Non mi sembra il caso".
"Salvatore va da lei o oggi ti uccido per davvero. È spaventata e sola, ha bisogno solo di te. Pensava che fossi te, ho visto il suo dolore."
"Sergio non posso, devo starle lontano".
"Davvero non voglio ripetermi, vai da lei. Ora! Non ti fa male a saperla sola in quella stanza? È incinta per di più non vede, e ancora non sappiamo del suo volto. Non puoi abbandonarla ora maledizione. Mi ha chiamato con il mio nome, ho visto odio nei suoi occhi, forse tu... a te ascolterà".
"Vado da lei".
Sergio tirò un sospiro di sollievo e pensò che forse Salvatore era l'unico in grado di strappare un sorriso di felicità a Grazia. Ma a differenza sua, Salvatore aveva ben altro in mente.
Salvatore entrò nella camera di Grazia e vide che si toccava e il ventre e piangeva.
Lentamente si avvicinò a lei e poggiò la sua mano sul suo ventre."Salvatore".
"Si sono io".
Grazia si gettò al suo collo e lo abbracciò piangendo. Salvatore non respinse quel gesto, anche lui aveva bisogno di quell'abbraccio, prima di fare quello che secondo lui era giusto.
"Sono incinta".
"Lo so".
"Non dici nulla?"
"Sono felice per te Grazia".
Grazia si staccò da lui e appoggiò la testa sul cuscino.
"Sei felice per me? È tuo figlio".
"Grazia non posso riconoscerlo come figlio mio".
"Chi ha detto che devi riconoscerlo? Ma esigo che ti prendi le tue responsabilità. Mio figlio non crescerà senza un padre. Questo deve entrarti bene in testa. Tu gli farai da padre".
"Fargli da padre? Spiegherai al bambino che sono un prete?"
"Mio figlio saprà tutto quando sarà abbastanza grande da capire, forse soffrirà, ma non gli vieterò di avere un padre per colpa della chiesa."
"Non è la chiesa Grazia. Io e solo io non voglio essere suo padre".
"Cosa?"
"Io Grazia, io non accetto di essere suo padre. Troverai un uomo che ti amerà e amerà il bambino, fino a quel momento ti staranno vicino Sergio e Alessandro".
"Che diavolo stai dicendo? Mi stai lasciando è così?"
"Si, ti sto lasciando. Da oggi i nostri rapporti saranno limitati".
"Sei un bastardo lo sai? Hai fatto sesso con me. Mi hai usata e ora che ho bisogno di te mi abbandoni. Tu non sei migliore dei miei genitori. Non lo sei. Sei peggio di loro. La mia vita è una menzogna che hai creato tu e stai continuando a farmi del male. Ti odio. Ti odio. Da oggi non esisti più per me. Andrò via da Capaci. Mi vendicherò te lo giuro. Anzi sai cosa farò;dichiarerò di essere figlia dei Lamberti. È tu né subirai le conseguenze, ed ora fuori di qui! Fuori! Maledico il giorno che ho deciso di innamorarmi di te e donarti tutta me stessa".
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SEGRETO INCONFESSABILE { STORIA SOSPESA}
ChickLit{STORIA SOSPESA} Salvatore è un prete che sin dall'inizio decide di non assolvere i suoi doveri e vivere nel peccato. Grazia porta scompiglio nella vita di Salvatore sin dal loro primo incontro,ma su di lei incombe un segreto. Un segreto che Salvato...