XXVII (Presente)

843 63 20
                                    

Sicilia, Capaci, 1980

Salvatore, Grazia e Sergio arrivarono a Capaci in tarda serata. Grazia era ancora sconvolta per quello che aveva scoperto e in lei ora aleggiava un sentimento che non era paragonabile nemmeno all'odio.

"Domani partirai". Esordì dal nulla Salvatore

"Che stai dicendo?"

"Domani prenderai un treno, e andrai a Torino. Starai lì fino a quando non nascerà il tuo bambino e anche dopo resterai lì. Questa città la devi dimenticare".

"Tu sei pazzo".

"Ringrazia che non ti mando a Londra, andrai a Torino e starai da mia cugina. Inoltre andrai da un buon medico che si accerterà delle tue condizioni".

"Avevi già deciso tutto vero?"

"E' stempre stato nelle mie intenzioni mandarti via da qui".

"Sergio tu non dici nulla?"

Sergio sospirò ma diede ragione a suo fratello.
"Salvatore ha ragione Grazia, devi andare via ora devi pensare solo al tuo bambino".

"La mia carriera Sergio?"

"Ti ho trovato un buon avvocato, so che agiresti anche contro i nostri voleri quindi continuerai lì il tuo tirocinio".

"Sai, che non è quello che voglio".

"Lo so e per questo ti informo che a Torino farai anche il tirocinio in tribunale, poi farai il concorso, tutto quello che vuoi Grazia. Ma devi prometterci che tu qui non ci tornerai mai più. Nessuno deve sapere dove sei, nessuno Grazia. Ti verrò a trovare spesso. Cercherò di venire ogni weekend da te. Ora vado, ci vediamo domani a pranzo, prepara le valige questa sera e domani mattina".

Sergio andò via e lei rimase sola con Salvatore.

"Mio fratello, Salvatore?"

"No Grazia nemmeno lui, tu devi scomparire, gli diremo che sei partita per l'America e che non tornerai più. Se vuoi puoi lasciargli una lettera, gliela consegnerò personalmente".

Grazia sapeva al momento di non avere scelta e acconsentì alla richiesta di Salvatore e Sergio, ma non promise mai loro che non sarebbe tornata a Capaci, perchè nella sua mente aleggiavano già molti pensieri. Sarebbe tornata a Palermo da magistrato. Sarebbe tornata per vendicarsi del suo stesso padre.

"Salvatore, partirò".

"Bene piccolina, è la scelta più giusta sono felice che hai capito".

"Non ti vedrò più vero?"

"Verrò qualche volta da te, te lo prometto".

Grazia si avvicinò al suo volto e lo baciò.

"Per quest'ultima sera rimani con me".

"Grazia".

"Per favore. Resta solo a dormire non voglio fare sesso".

Salvatore acconsentì e l'aiuto a spogliarsi e la stessa cosa fece lui. Si stesero sul grande letto e Grazia appoggiò la sua testa sul petto di Salvatore, lui prese ad accarezzarle dolcemente i capelli.

"Prima che vai via voglio dirti delle cose Grazia. Non voglio che resti cieca, non è mai stato nelle mie intenzioni, a Torino ho già contatto il miglior medico. Mi dispiace per tutto il dolore che ti ho causato. Se pensi che mi penti di averti fatta mia ti sbagli, sei la persona più importante della mia. Scusa Grazia per averti mentito sui tuoi genitori, scusami".

Salvatore appoggiò una mano sul suo ventre
"E questa creatura devi sapere che è il regalo più bello che potessi farmi, ma la nostra vita doveva andare così ma non mi pento nemmeno un istante della nostra vita. Solo quando ti ho vista lì per strada, priva di sensi e coperta di sangue ho pensato che ho commesso solo errori con te, ma oggi non più perché se non ci fossi stata tu la mia vita sarebbe stata vuota. Non te l'ho detto mai Grazia ma ora sento il bisogno di dirtelo. Ti amo bambina mia e sappi che ogni decisione che sto prendendo per te lo faccio per tenerti al sicuro. Un giorno magari fra 100 anni ci ameremo in un altro mondo, ma nella società di oggi non è possibile".

Lacrime amare bagnavano il volto di Grazia.
Salvatore non le aveva mai detto quelle parole.

"Ti amo anch'io Salvatore e non ti dimenticherò mai. Spero che un giorno nostro figlio possa conoscerti e vedere che persona splendida è suo padre".

La mattina seguente alle dodici Grazia prese un treno per Torino. Lasciò una lettera a Salvatore per suo fratello e partii.
Parti con l'unica certezza che un giorno sarebbe tornata.
Sarebbe tornata da donna, madre e magistrato.
Sarebbe tornata per scoprire l'intera verità sulla sua nascita e sulle decisioni dei genitori, ma sarebbe tornata sopratutto per vendicarsi di Massimo Lamberti.

SEGRETO INCONFESSABILE { STORIA SOSPESA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora