X (Presente)

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Sicilia, Capaci, 1980

Grazia tornò a Capaci all'ora di pranzo.
Era turbata, i suoi pensieri erano ormai rivolti verso quelle persone che avevano deciso di abbandonarla,davanti ad una chiesa.
Entrò in casa, andò nella sua stanza da letto, e si spogliò entrando in doccia.
L'acqua bollente scorreva sulla pelle, ma il suo viso non era bagnato solo dall'acqua,ma anche da lacrime.

Salvatore notò l'auto di Grazia, e s'inoltrò nella sua casa.
Quando entrò, fu invaso dal silenzio,sentiva solo lo scrosciare dell'acqua della doccia.
Si recò in camera di Grazia, si spogliò ed entro nella doccia con lei.
Appoggiò lentamente le mani sulle spalle di Grazia, e la fece girare verso lui.
Quello che vide lo dilaniò, la sua bambina piangeva senza sosta.

L'abbracciò e Grazia si lasciò coccolare dal suo abbraccio.

"Avevi promesso di non scappare mai più Grazia".

"Mi dispiace".

"Shh, ci sono io, andrà tutto bene piccolina. Te lo prometto".

Grazia continuava a piangere.
Salvatore la lavò come una bambina e cercava di infonderle la forza per andare avanti.
Dopo aver finito Salvatore prese due accappatoi, ne indosso uno lui mentre l'altro lo fece indossare a Grazia.
L'aiutò a uscire dalla doccia e la fece stendere sul letto, facendole appoggiare la testa sul suo petto; accarezzandole dolcemente i capelli bagnati, e baciandole la fronte.

"Immagino il motivo del tuo turbamento".

"Non voglio parlarne. Tienimi solo con te".

"Sempre, piccola mia".

Quando Salvatore notò che Grazia si era addormentata si rivestì e andò in chiesa.

Si inginocchiò ai piedi dell'altare a pregare

"Signore proteggila dalla sua stessa famiglia. Proteggila da coloro che le faranno del male. Aiutala ad andare avanti e vivere serenamente. Amen".

Salvatore tornò solo in serata a casa di Grazia, dove la trovò a preparare la cena.
Era bellissima, si destreggiava tra i fornelli con solo addosso una canotta bianca e si muoveva a ritmo della musica che stava ascoltando.

Era bellissima, si destreggiava tra i fornelli con solo addosso una canotta bianca e si muoveva a ritmo della musica che stava ascoltando

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Grazia si girò e gli sorrise.
Un sorriso che era in grado di sciogliere anche un iceberg.

"Allora.ceniamo?".

Lui annuii semplicemente, avvicinandosi lentamente a lei e baciandola con passione.

Sicilia, Palermo, 1980

Dopo la discussione avuta con sua moglie, Massimo si recò allo studio di Lucia e rubò l'indirizzo di casa di Grazia.
S' infilò in auto e partì verso Capaci.
Non tornava a Capaci da venticinque anni, ma aveva la sensazione che quella ragazza nascondeva qualcosa,e l'unica cosa da fare era tornare nel suo paese.
Capaci gli aveva regalato un infanzia e un'adolescenza felice, fino al momento della nascita della sua bambina.

Quando arrivò a Capaci era ormai sera, si diresse verso l'indirizzo che aveva annotato, e notò che la piccola villetta dove abitava Grazia era molto vicino alla chiesa.
La chiesa dove lui e Lucia avevano abbandonato la loro bambina.
Il passato tornò come un fulmine a ciel sereno e mille pensieri iniziarono ad affollare la sua mente.
Si fece coraggio,e scese dalla sua auto dirigendosi verso la piccola villetta.
Stava per suonare il campanello quando dalla finestra vide due ombre.
Notò immediatamente la figura inconfondibile di Grazia.
Ma la scena che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi, non lasciava nulla all'immaginazione.
Grazia stava baciando un uomo, ma dopo qualche secondo scomparvero dalla finestra e dalla sua vista.
Massimo andò verso la sua auto e rimase a guardare la porta della casa di Grazia per ore.
Voleva sapere e vedere con i suoi occhi chi era l'uomo con cui aveva una relazione.

Solo dopo la mezzanotte la porta di casa si aprì e Massimo uscendo dalla sua auto e nascondendosi, vide l'uomo con cui Grazia aveva passato quelle ore.
Quell'uomo lui lo conosceva, era ogni giorno in ogni suo maledetto pensiero.
L'uomo con cui Grazia aveva una relazione era Salvatore.
Quella ragazzina aveva una relazione proibita con lo stesso uomo che aveva rovinato la sua vita.
Massimo soddisfatto della scoperta fatta, s'infilò in auto e tornò a Palermo.
Ora dopo venticinque anni poteva avere la sua vendetta nei confronti di Salvatore.
La chiave di tutto era Grazia, e lui avrebbe sfruttato quello che aveva appena scoperto a suo favore, molti piani si affollavano nella sua mente, ma solo una era la strada da prendere e già dall'indomani avrebbe dato il via al suo piano.

SEGRETO INCONFESSABILE { STORIA SOSPESA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora