XXXVII (Presente)

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Sicilia, Palermo, 5 settembre 1983

"Contento di rivedermi papà?"

Grazia guardava con piacere e soddisfazione l'espressione di orrore e rabbia di Massimo.
Aveva raggiunto il suo obiettivo e Massimo Lamberti sarebbe caduto lentamente ai suoi piedi.
Massimo recuperò la sua compostezza e affrontò Grazia.

"Che cosa vuoi?"

"Nulla papà"

"Non chiamarmi così"

"Come dovrei chiamarti? Bastardo?"

"BASTA! Hai rovinato la mia famiglia e ora ti presenti qui credendo di essere la padrona del mondo. Ragazzina non sai con chi hai a che fare"

"Credi davvero che non lo sappia?"

"Non metterti sulla mia strada è l'ultimo avvertimento che ti do"

"Non hai nulla contro di me"

"Sei l'amante di un prete. Un prete che nemmeno ti ha detto tutto del suo passato. Il nemico non sono io"

Dopo queste ultime parole Massimo andò via dallo studio di Grazia e uscì dal tribunale, sapeva su chi fare affidamento.
Se Grazia era intenzionata a mettergli i bastoni fra le ruote l'avrebbe distrutta,se invece voleva allearsi con lui buon per lei.
Massimo non voleva ammetterlo ma in Grazia vedeva lui stesso, era inutile negarlo era sua figlia e se la mela non era caduta lontano dall'albero lei gli avrebbe dato soddisfazioni, ma doveva cercare di attirarla dalla sua parte.

Nel pomeriggio Grazia tornò a Capaci, nella sua mente aleggiavano le parole di Massimo.
Molte domande si affollavano nella sua mente ma sopratutto non sapeva più a chi credere.

Entrò in canonica e vide Salvatore giocare con Benedetta.

"Mamma"

"Amore mio"

Grazia prese imbraccio la sua bambina e si sedette di fronte a Salvatore

"Cosa mi nascondi ancora?"

"Di cosa stai parlando?"

"Massimo mi ha detto che mi stai mentendo. Sono convinta che c'entro anche io"

"Coosa ti ha detto?"

L'espressione di Salvatore fu un colpo al cuore per Grazia.
Era vero, l'espressione del suo viso diceva tutto.
Lui gli aveva mentito nuovamente.
Massimo aveva ragione.

Grazia guardò con aria furente Salvatore e si alzò, mettendo tra le braccia di Salvatore la loro bambina.

"Dove vai Grazia?"

"Da chi può dirmi la verità"

"Non farlo Grazia"

"Non ti ascolto più ormai."

Grazia nuovamente dopo un paio d'ore si trovava a Palermo.
Di fronte alla casa di Massimo.
Suonò il campanello e una domestica gli aprì

"Dica al signor Lamberti che c'è qua il suo incubo"

"Signorina"

"Si muova"

La domestica tornò dopo dieci minuti e la scortò nello studio di Massimo.
Grazia entrò nella stanza e vide Massimo seduto alla sua poltrona che la guardava con un sorriso soddisfatto, anche lui aveva raggiunto il suo obiettivo.
Sapeva che Grazia sarebbe andato da lui.

"Allora? Dimmi Grazia"

Grazia sorrise e gli porse la mano "io e te Massimo, creiamo un alleanza sono certa che conviene ad entrambi, una guerra non serve a nulla. Sono convita che vogliamo la stessa cosa"

"Cosa vuoi in cambio?"

"Tutta la verità su di te, Salvatore e Lucia"

"Anch'io voglio qualcosa Grazia non credere che sia così semplice"

"Dimmi"

"Voglio la tua totale fiducia nei miei confronti, in tribunale dovrai essere il mio braccio destro insieme ad una persona che conoscerai. Grazia crollo io crolli tu"

"So chi sei Massimo e accetto"

Grazia e Massimo si strinsero la mano.
Il patto era suggellato!
La vendetta di Grazia era appena cominciata!
Avrebbe distrutto Massimo Lamberti e avrebbe scoperto anche tutta la verità su Salvatore.

SEGRETO INCONFESSABILE { STORIA SOSPESA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora