**Ogni riferimento a persone, luoghi o fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Sicilia, Capaci, 1983
La mattina seguente all'arrivo a Capaci, Benedetta si svegliò prima di Grazia.
Era un abitudine per la piccola svegliarsi prima della sua mamma, come al solito scese dal letto e in silenzio andò in salone per vedere i suoi cartoni animati.
Anche se non conosceva la casa il suo unico obiettivo era arrivate al televisore e vedere la sua adorata Heidi.
Quando entrò in salone vide Salvatore, il suo papà.
La piccola era buffa, lo guardava imbarazzata,chissà quanti pensieri giravano nella sua testolina.
Salvatore la guardava ridendo, gli ricordava così tanto Grazia da bambina, avevano gli stessi atteggiamenti."Vuoi venire da me?"
La bambina annuì sorridendo e si gettò tra le sue braccia.
Salvatore le baciò una guancia e accese il televisore."Ti voglio bene amore mio"
Grazia si era già alzata e guardava di nascosto quella scena, ma sopratutto quelle parole dette da Salvatore alla loro bambina furono come balsamo per il suo cuore spezzato.
Decise di non rovinare quel momento e andò in bagno.
Quando uscì, trovò Salvatore che dava il biberon alla piccola."Lo beve anche dalla tazza. Ma questa piccolina è viziata"
"Oh Grazia ti sei svegliata. Fa niente, mi fa piacere, magari recupero del tempo"
"Sei stato tu Salvatore a volerti perdere due anni della sua vita"
"Lo so. Però sai una cosa? Non me ne pento almeno vi ho tenuto tre anni al sicuro ora invece sei tornata perché?"
Grazia sapeva che era arrivato il momento di parlare.
"Hanno accettato il mio trasferimento lavorerò al tribunale di Palermo"
"Cosa? Dimmi che è uno scherzo"
"No, comincio lunedì Salvatore"
"Dove starai?"
"Io non posso dirtelo"
"Con chi starai Grazia?"
"Stai spaventando la bambina Salvatore."
Salvatore guardò Benedetta "piccola vai a giocare"
Benedetta annuì e portò il biberon con lei.
Salvatore si alzò e con la sua altezza sovrastò Grazia prendendole il volto tra le mani e guardandola negli occhi
"Cosa farai a Palermo? Dimmelo"
"Mi sono inserita nel progetto antimafia"
"COOSA?"
"Lavorerò insieme ad altri due giudici. Sono.."
"Taci Grazia. Per l'amor di Dio tu vuoi morire per davvero"
"Questo è il mio paese e la feccia come mio padre deve scomparire"
"Zitta zitta. Tu devi andartene da qui. Lontano. Vattene via Grazia. Tuo padre sta anche cercando di entrare in politica"
"Ah bene. Massimo Lamberti in politica. Chi lo avrebbe mai immaginato eh?"
"Grazia cosa vuoi?"
"Voglio vederlo dietro le sbarre, riaprire i suoi casi e fare giustizia a tutti!"
"Tu una donna! Come credi di fare?"
"Ricordati che sfortunatamente sono anch'io una Lamberti!"
"A tua figlia ci pensi?"
"È per lei che lo sto facendo. Non deve avere paura, deve crescere con le sue idee e con sani principi. Deve essere libera!"
"Parli di libertà?"
"Si sono disposta a tutto e nessuno di voi deve intromettersi"
"Tu.."
"Io cosa? Cosa credi che non so di poter morire. Ho sistemato tutto per Benedetta. Pensi che sia venuta qui così? È da tre anni che sogno di tornarci qui. Tre anni che penso a tutto"
"Pensa a tua figlia"
"Nostra figlia, io penso a nostra figlia"
"Grazia"
"Basta questo discorso finisce qui. Ora ascoltami. Benedetta non è battezzata. Devi farlo tu. Domani è domenica e voglio battezzare la mia bambina con suo padre"
"Non è battezzata?"
"Credi che avrei potuto farlo? Sei tu il mio prete, il miglior prete per quanto mi riguarda e sei tu che devi battezzare tua figlia"
"D'accordo"
"Bene non abbiamo nient'altro da dirci"
"Con chi starà Benedetta da lunedì?"
"Con Alessandro"
"Puoi lasciarla da me. È mia figlia"
"Mi fa piacere sentirtelo dire. Tua figlia, è sempre stata tua"
Grazia si avvicinò al volto di Salvatore e lo baciò.
Desiderava assaporare quelle labbra da tre anni.Ma c'era una piccola spettatrice che rideva guardando quel bacio
"Maaama"
Grazia si staccò da Salvatore e guardò la sua bambina ridendo la prese imbraccio, riempiendola di baci.
Salvatore sorrise nel vedere quella scena."Vi va un gelato?"
"Sii papà"
Salvatore sorrise e pizzicò il nasino della piccolina
"facciamo un patto piccolina. In chiesa mi devi chiamare....""Don alvatlee"
Grazia scoppiò a ridere per il nome mal riuscito e Salvatore rise insieme a loro.
"La mia Benedetta sa tutto vero amore della mamma?"
"Si io bava"
"Si amore mio sei bravissima"
Alcune lacrime scesero sulle guance di Grazia, Salvatore aveva ben intuito a cosa erano dovute quelle lacrime, fece un'unica cosa, le strinse in un abbraccio.
Un abbraccio in grado di dare conforto e pace."Vi proteggerò io. Ti proteggerò io Grazia. Non ti accadrà nulla"
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SEGRETO INCONFESSABILE { STORIA SOSPESA}
ChickLit{STORIA SOSPESA} Salvatore è un prete che sin dall'inizio decide di non assolvere i suoi doveri e vivere nel peccato. Grazia porta scompiglio nella vita di Salvatore sin dal loro primo incontro,ma su di lei incombe un segreto. Un segreto che Salvato...