IL SUPERLATIVO DI AMARE

55.Io non ce la faccio

Pla:"Perché mi guardi così?"

Sibila con uno sguardo fin troppo profondo che serve solo a peggiorare le cose. Non sono mai riuscita a reggere quello strano luccichio che ha negli occhi ogni volta che mi guarda, e perché mai dovrei cercare di farlo proprio adesso?

Debby:"io non ce la faccio. Sai già come andrà a finire..."

Rendo palese quella frase come se per noi fosse normale pensare di andare a letto insieme, il che lo sconvolge ma non abbastanza da non fargli desiderare che io continui il discorso.

Pla:"come...?"

Debby:"sai che finiremo per fare l'amore ancora una volta..."

Senza battere ciglio siedo a cavalcioni sulle sue gambe con calma mi avvicino alle sue labbra. La distanza che separa le mie dalle sue è davvero pochissima, saranno due, tre centimetri al massimo e giuro di sentirmi davvero impazzire all'idea di perdermi come l'ultima volta...

Delicatamente posa le mani sui miei fianchi e li stringe forte, mentre il mio cuore scoppia dal desiderio di baciarlo.

Non riesco a capire cosa intenda fare, i suoi occhi sono indecifrabili e ciò che odio di più è il non capire cosa pensa quando essi scalpitano di emozioni.

Pla:"ma se ci scopre?"

Debby:"non succederà se stiamo zitti..."

Ammicco con voce maliziosa.

Pla:"vieni qui..."

I suoi occhi traboccano finalmente di lussuria ed alla fine si decide a sporgere il viso verso il mio per poi baciarmi molto lentamente. La mia razionalità finisce in frantumi, il mio corpo si incendia non appena le sue mani prendono il sopravvento sul mio corpo, scivolando sotto la mia maglietta. Esse accarezzano la mia pelle che adesso è così lieta di ricevere le sue attenzioni, ed in tutta fretta si libera di ciò che mi veste.

La sua bocca scende di soppiatto fino alle mie spalle, poi raggiungere il mio seno e lo bacia con foga facendomi fremere pericolosamente. Faccio volare via la sua maglietta sfilandogliela da sopra la testa e siccome non aspetto altro che mettergli le mani addosso, lascio che i miei polpastrelli scivolino fra la soffice peluria del petto, lasciandoli precipitare lentamente verso il basso fino a raggiungere i suoi pantaloni. Con maestria slaccio il bottone del suo Jeans e ne abbasso lentamente la lampo, liberando così i suoi boxer che già vedo esplodere di voglia.

Pla:"alzati..."

Sussurra con voce roca. Senza esitare soddisfo la sua richiesta, accompagnata dalle sue mani che si preoccupano sfilarmi via il pantalone e lasciarlo ai miei piedi.

Debby:"baciami ti prego..."

Sussurro implorante per poi chiudere le mani attorno al suo volto ed avvicinarlo impazientemente alla mia pelle. Le sue labbra premono contro mia pancia, le mani giocano fra le curve ardenti di un corpo che credo non sia neanche più il mio per quanto riescono a farmi sentir bella, e come di cortesia, finisco per gettare la testa all'indietro per poi lasciarmi sfuggire un flebile gemito di approvazione.

Pla:"Iuri sei così bella"

Ormai completamente preso dalla situazione, lascia che io conduca le sue mani fino al mio seno. Gli permetto di stringerlo ed accarezzarlo solo per un po' e subitamente gli volto le spalle porgendogli il mio sedere, perché in fondo non credo che il tempo a nostra disposizione sia abbastanza gentile da permetterci di approfondire queste dolci effusioni, ed io non voglio che il mio produttore ci scopra prima che possa avere il mio chitarrista dentro di me.