80.È davvero una stronza

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Lavezzi:e cosa voleva dirmi?
Pla:che...
Fa qualche secondo di pausa e poi riprende
Pla:prima non voleva creare
       problemi, ma anche secondo lei
       c'era qualcosa da cambiare nel
       pezzo
Non ci credoooo! Ha inventato una scusa plausibile!
Lavezzi:e cosa c'è di sbagliato nel
                dirlo? Deborah, la cantante
                sei tu, e se non va bene
                qualcosa, hai il diritto di dirlo
Debby:scusa Mario, ma sai come sono,
             non voglio creare problemi

Verso l'ora di pranzo, passo prima a casa da Thiago. Gli do i croccantini, lo coccolo un po e subito dopo, torno da Placido e andiamo a mangiare qualcosa con Mario dal cinese vicino casa sua. Parliamo ancora del mio percorso artistico, di ciò che dovrei puntare come mio prossimo obbiettivo, e fra una chiacchiera e l'altra, viene fuori Sanremo... Dovrei provarci di nuovo, ma con quale brano? Ho così paura che finisca tutto, non voglio perdere la mia carriera ma ammetto che questo mi spaventa. In seguito, come al solito, riesco a distrarmi di nuovo; non so perché, ma ogni volta che Mario parla, arriva il punto in cui il mio cervello si spegne e comincio a pensare ad altro. Non riesco a prestareli attenzione per più di dieci minuti! Mentre ascolto i due che sono con me, rinuncio al tentativo di capire di cosa stiano parlando ed evito di inserirmi nuovamente in una conversazione noiosa. Non so davvero come faccia Placido a non annoiarsi.
Il mio pensiero ripercorre la giornata passata. Dagli occhi di quel ragazzo moro puntati su di me che mi hanno tormentato tutta la mattinata, passo a rammentare cosa è successo poco prima di uscire dalla Sony.
Quando eravamo nel "salottino" della mia casa discografica, c'era Cinzia, la segretaria, che fissava Placido ridacchiando sotto i baffi. Non capivo il perché di tanta ilarità, così ho seguito il suo sguardo, che puntava dritto verso i pantaloni di Placido. Appena ho capito perché lo guardasse in quel modo, invece di scoppiare a ridere, dentro di me, aveva preso piede una forte gelosia. Il tessuto del cavallo dei suoi pantaloni, era tirato e visto che era una tuta anche abbastanza stretta, gli si vedeva tutto. Mi dava fastidio, Placido posso guardarlo solo io, e lo sguardo di Cinzia su di lui che pensava "wao che super dotato", mi ha quasi fatto scattare una crisi di nervi. Non sapevo come coprirlo, e di certo non potevo saltargli addosso davanti a Mario, così gli ho afferrato il braccio e l'ho trascinato fuori, lontano da quegli occhi indiscreti. Il ricordo dello sguardo di Cinzia mi infastidisce ancora, forse sono troppo possessiva nei confronti di Pla, ma d'altronde è il mio migliore amico!
"Un po di più!"
Mi ricorda la mia vocina interiore, ma io la rimprovero mandandola via.

*16:30*
Placido mi accompagna alla macchina e alla fine, mi segue verso casa con la sua. Saliamo le scale e quando apro la porta, lui mi afferra per i fianchi e si chiude dentro con me che cerco di capire il suo gesto veloce
Pla:non farlo più!
Debby:cosa?
Faccio la finta tonta
Pla:lo sai bene Iuri!
Marca per bene il mio nomignolo, ma poi continua, mentre in me si è già acceso il fuoco
"Va a scoppio ritardato il ragazzo!"
Canzona la mia vicina interiore.
Pla:non è buona educazione fare una
       sega a qualcuno mentre sta
       parlando con un'altra persona
Debby:mi sono vendicata...
Ridacchio con un espressione ammiccante sul viso. Mi è venuta un'idea...
Debby:ma evidentemente non è stato
             abbastanza...
Pla:come no?!stavi per farci scoprire!
Molto lentamente, poso una mano sul suo petto e lo spingo piano verso il divano. Lo faccio sedere su di esso e mi pongo a cavalcioni sulle sue gambe
Pla:che fai?
Debby:ssshh...
Lo zittisco.
Le mie labbra raggiungono le sue, mentre il mio bacino lo stuzzica muovendosi insistentemente contro il suo. Le sue mani avvolgono i miei fianchi e poco dopo il mio sedere, il bacio diventa vorace, caldo, e come mi aspettavo, lo sento gonfiarsi sotto di me. Mi piace l'effetto che gli faccio,  mi fa sentire così desiderata... Ma adesso è il momento di mettere in atto il mio piccolo piano! Con calma, gli sfilo via la maglietta e accarezzo la morbida peluria del suo petto. Inizio a baciargli il collo, mentre le mie mani salgono e gli stringono i capelli
Debby:mmm...
Mugulo quando rafforza la presa sul mio sedere. Se non mi controllo, rischio di mandare all'aria le mie intenzioni, anche se in realtà lo farei volentieri😏
Prov. Placido
Mentre lei continua a mordicchiarmi il collo, tento di sfilarle via la maglietta. Poco dopo ci riesco e torno a baciarla, ma all'improvviso, mentre il mio viso e completamente immerso fra i suoi seni, lei scende dalle mie gambe e mi tira un pizzicotto su una guancia
Debby:forza piccolo, muoviti che
             dobbiamo essere a lezione di
             ballo fra meno di venti minuti
Ma che cazz...
Mi lascia qui sul divano con il viso ancora sporto in avanti e un rigonfiamento sui pantaloni che fa paura. Lei prende il piccolo Thiago corre in camera sua, mentre io resto fermo per qualche secondo come un deficente... Non può farmi questo, è davvero una stronza!
Prov. Deborah
Indosso velocemente un leggins e una maglietta nera, metto le mie Nike bianche ed esco dalla camera. Placido è ancora lì seduto come l'ho lasciato, perciò mi avvicino e lo afferro per un braccio
Debby:andiamo scemo

Debby:secondo te possiamo portare
             Thiago?
Pla:non credo...mettilo giù
Debby:ma non voglio lasciarlo solo...
Pla:eh! Ma non puoi portarlo a ballare
       la bachata😑
Debby:perché?
Pla:come perché? Mmm...lascia stare
        vah! Tanto ormai
Debby:musone! È solo un cane, non
             fare il geloso
Pla:non sono geloso di un cane!
Debby:uhm, Sisi, vedi amore, il
             kitarraio è gelosoo
Avvicino Thiago al viso e lo sbaciucchio tutto, mentre Placido stringe gli occhi a fessura e mi guarda male
Pla:vaffanculo
Bofonchia.
Alla fine, decido di lasciare il cucciolo a casa. Il comportamento di Placido, mi fa sorridere, non capisco perché abbia così bisogno di essere l'unico a cui devo presentare attenzioni; basta solo che io mi avvicini a qualcuno è lui diventa una femmina😂! "Non sono geloso!" Mi ripete, ma dimostra esattamente il contrario.

In meno di dieci minuti, arriviamo a scuola di ballo, dove troviamo Luca ad aspettarci.
Non pensavo che ballare potesse piacermi così tanto, di certo non ho chissà quale gran fisico, ma me la cavo bene ed anche Placido non è quel pezzo di legno che pensavo. Ballare con lui è quasi paragonabile a quando li canto vicino mentre ha la sua chitarra in mano. Insieme riusciamo a muoverci in sintonia, è come se i nostri corpi venissero impossessati da uno strano spirito che per un attimo cancella i nostri baci ma allo stesso tempo li amplifica, facendoli diventare qualcosa di più significativo. Quando muovo i primi passi, inizio a sentirlo ancora più vicino...ammetto che questo mi spaventa, ho così paura di sentirlo accanto a me in questa maniera; quando canto sparisce tutto e non ho il tempo di pensare a ciò che faccio. Io lo guardo, lui guarda me e poi basta, non succede nient'altro...tutto scompare, va in frantumi e in quel momento non riesco a non amare ciò che ai miei occhi diventa.
Luca:Iuratoo?! Possiamo cominciare o
          devi ancora osservare
          attentamente il muro?
Debby:scusami, cominciamo...
Sorrido.
Impariamo due nuove figure di bachata e dopo aver passato un'oretta buona a girare e girare per la sala, salutiamo Luca e torniamo in macchina

Pla:andiamo un attimo a casa mia.
       Faccio una doccia e ti
       riaccompagno?
Debby:va bene
Pla:così dopo chiamiamo Simona e
       Giulio e ci facciamo un giro
Debby:in realtà non mi va...sono
             stanchissima
Pla:beh allora ordiniamo due pizze e
       ce le mangiamo in santa pace a
       casa tua
Debby:si, è la dieta al posto mio la fa
             tuo fratello
Rispondo sarcastica
Pla:esatto
Debby:Pla, era sarcasmo
Lo guardo male
Pla:ed io sono serio. Giuro che se
       diventi anoressica, non ti guardo
       più in faccia
Debby:non divento anoressica!
Pla:lo spero, sai com'è! Fa molto più
       piacere stringere fra le mani un
       bel corpo piuttosto che delle ossa.
Debby:bel corpo
Scimmiotto
Pla:dico sul serio! Non mi fare
       arrabbiare. Tu! Tu sei tanta roba
Debby:ma dove!!?
Urlicchio ridendo
Pla:Hey! Basta, che sennò mi fai
       partire le madonne
Debby:gne!
Pla:m!😝
Tira fuori la lingua e mi fa la linguaccia. In questo momento lo ucciderei!

*20:30*
Prov. Placido
...

Spazio scrittrice:
Scusate il ritardo, ma purtroppo ho zero tempo. Spero che questo capitolo non vi abbia annoiati, e comunque siamo quasi a 10K visualizzazioni! Vi amo, non ho nient'altro da dire❤❤

IL SUPERLATIVO DI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora