87.Non dire queste cose...

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Chiamo Simona per aiutarmi a portarlo in macchina; non si regge in piedi ed io non riuscirei mai a farcela da sola. Prendo le chiavi dalla tasca dei jeans di Placido, saliamo nella sua minicuper e accendo il motore
Debby:ciao Simo
Simo:ciao amore! E mi raccomando,
fai attenzione
Mi immettono nella strada e comincio a riflettere... non posso portarlo a casa sua; dovrei lasciare lì la sua macchina e poi non saprei come ritornare al mio appartamento da Thiago. Perciò decido di portare Placido con me
Pla:amore, mi sento male
Debby:Pla, smettila di chiamarmi
amore, okk?!
Sbotto.
Pla:ma tu sei il mio amore...
Debby:non è vero, io sono solo la tua
migliore amica.
Pla:un po di più...
Dice lui. Sembra che mi legga nella mente, la mia vocina interiore stava proprio per dirmi questa frase

Pla:Debb... Perché non mi ami?
Aggiunge dopo un po, ma io rimango muta. Cosa dovrei dirgli?
Pla:amore, perché non mi rispondi?
Debby:basta chiamarmi così! Io no
sono il tuo cazzo di amore! Non
lo sarò mai. E adesso non
metterti a piangere o ti riempio
di sberle
Urlo. Sono irritata, nervosa, sarei capace di ucciderlo da un momento all'altro. Perché deve fare così e renere le cose difficili?!
Parcheggio sotto il balcone di casa mia e aiuto il mio ubriacone ad uscire dalla sua macchina, ma appena mette due passi, si piega in avanti e inizia a vomitare. Per poco non mi ha preso le scarpe...
Debby:merda
Impreco.

Dopo averlo portato in casa, lo trascino in bagno per farli lavare i denti con uno spazzolino nuovo (ancora gli venisse voglia di infilarmi la lingua in bocca) e subito dopo, lo porto in camera. Lo spingo sul letto e una mezza idea di approfittare di lui mi balena per la mente, ma la scaccio subito via... Sono arrabbiata, non sopporto che mi chiami "amore" senza spiegazione, non sopporto il fatto che non mi ascolti quando gli dico di non bere troppo.
Debby:stai fermo lì.
Tolgo tutti i bracciali e la collana che ho addosso e poi mi dirigo ancora verso Placido.
Debby:non ci posso credere...si è già
addormentato?! E adesso come
gli tolgo i vestiti?
Dico parlando a me stessa. Con cautela mi avvicino al letto e comincio a slacciarli le scarpe. Dopo averle tolte, passo ai pantaloni; lo guardo mentre li tiro giù e ancora una volta, penso che potrei approfittarmi di lui molto volentieri
Pla:mm
Mugula. "No, ti prego, non svegliarti".
Gli sfilo del tutto i jeans e resto ad osservarlo per qualche secondo. Dio se è bello... Passo una mano fra i miei capelli e corro in bagno a struccarmi e mettere il pigiama. Guardo la mia immagine riflessa nello specchio e ripenso a ciò che è successo stasera nel bagno del locale, ripenso a lui disteso sul mio letto, quasi nudo che aspetta solo che le mie mani lo tocchino.
Immagino di ritornare da lui e approfittarmene. Immagino di tirare giù i suoi boxer e di svegliarlo con dei piccoli morsi sul collo. Penso a me, completamente nuda sul suo corpo inerme, che muovo il mio bacino contro il suo.
Eccolo che si sveglia... Gli tiro i capelli, lo bacio, gli faccio capire che non ha scampo e che deve fare ciò che gli dico, sennò finirà male.
Si lascia toccare, si lascia baciare, mentre il suo corpo resta impotente sotto il mio... affondo la lingua nella sua bocca e subito sento il sapore del dentifricio alla fragola, il mio preferito. Si lascia andare mentre mi muovo ancora contro di lui e ansimo tremante dal desiderio.
So che mi vuole, so che io voglio lui ancor di più di quanto credessi...
Il mio piccolo... Quanto amo avere le dita fra i suoi capelli, quanto mi piacciono le sue labbra morbide e le sue mani. Mi sto perdendo in lui e non riesco a ritrovare la strada del ritorno. Sono fregata. Sono fregata perché mi ha rubata al mondo e mi ha fatta sua prigioniera, ma io non voglio fuggire...
D'improvviso, lo sento piangere e le mie fantasie proibite scompaiono all'istante. Corro in camera con la maglietta del pigiama e lo guardo
Debby:cosa succede?
Chiedo ancora disorientata dai miei pensieri precedenti
Pla:Dov'eri?! Eri andata da lui?! Ti ha
toccata ancora?!
Rabbrividisco alle sue parole e tento di non pensare a quello stupido di Claudio. Ciò che è successo stasera mi incute paura e non voglio pensarci
Debby:ero a mettere il pigiama!
Dico con rabbia mentre gli sventolo la maglia davanti agli occhi. La magia di poco fa è ormai scomparsa e per lui, la possibilità di passare una nottata meravigliosa è evaporata.
Mi siedo sul letto e tolgo i vestiti, ma quando sto per lanciare via il reggiseno, le sue manone mi trascinano verso il suo corpo ed io impreco mentalmente
Debby:Pla, ma cosa fai?! Lasciami
Urlucchio. La mia schiena nuda, aderisce perfettamente al suo petto e in realtà non so se essere arrabbiata o meno con lui, per il gesto appena fatto
Pla:no.
Come se non bastasse, ricomincia a piangere, facendomi sentire terribilmente in colpa per come lo sto trattando, ma dopotutto se lo merita...
Debby:smettila di piangere...si può
sapere che ti prende?
Dico esasperata
Pla:come faccio senza di te se mi
lasci? Non puoi farlo, non posso
state senza di te
Sussurra sulla mia spalla
Debby:non ti ho mai detto questo, è
stato lui a baciarmi
Pla:tu devi baciare me!
Le sue dita passano lungo i miei fianchi facendomi rabbrividire all'istante. La testa diventa pesante e in poco tempo non ci capisco più nulla.
Mi giro dirimpetto a lui e con qualche manovra di contorsionismo, riesco a portare il lenzuolo su di noi. Quando mi sta così appiccicato e non mi lascia andare, è davvero un'impresa svolgere anche i più semplici movimenti

Debby:non mi farai mettere la
maglietta, vero?
Pla:no, sennò poi vai via
Debby:ma chi ti ha messo in testa
queste cose? Pla, io non me ne
vado.
Pla:ho paura...
Piagnucola
Per un attimo trattengo il fiato, ma subito dopo gli accarezzo il viso
Pla:ho paura di...perderti. e non so
perché, ma ho paura
Debby:Pla, sei ubriaco, è normale che
tu ti senta strano
Pla:io vedo strana te. So che fra poco
ti perderò, Debb...io
Appena noto che sta per ricominciare a piangere, avvicino i nostri volti e lo zittisco nella maniera più dolce che conosco
Debby:ssshh
Pla:ti amo da morire
Debby:zitto...non dire queste cose, ti
prego
Premo le mie labbra contro le sue e serro forte gli occhi.
Non doveva dirlo...non avrebbe mai dovuno farlo, non doveva succedere, neanche da ubriaco. Non posso fare finta di niente! Lui è il mio migliore amico, è colui che mi ha cresciuta da quando ho dovuto camminare con le mie stesse gambe dopo essere uscita da "Amici" e non può amarmi. Trattengo a stento le lacrime e lotto contro me stessa, mentre il bacio diventa vero e il mondo mi crolla addosso. Questo è tutto un enorme casino, il nostro casino e purtroppo lo abbiamo voluto noi...
Poco dopo si addormenta, quando le nostre labbra sono ancora così vicine da sfiorarsi sempre.
Inutile dire che non riesco ad abbandonarmi al sonno; le sue parole mi hanno sconvolto e la mia reazione ancora di più. "no Debb, non puoi amarlo"...

Spazio scrittrice:
Ed eccomi qui, al termine di uno degli ultimi capitoli di questa storia a cui ho donato ciò che non mi sarei mai aspettata di dare a delle semplici parole messe in fila. Parole che alcune persone seguivano come una specie di sentiero, nella speranza che un giorno portassero da qualche parte, magari al cuore di qualcuno, o magari, semplicemente in un posto migliore. Grazie a tutti voi che avete letto la mia storia, grazie perché mi fate sorridere con i vostri commenti e mi fate sentire ogni giorno sempre più felice e fiera di ciò che faccio. Vi amo da morire...

Spero che ciò che succederà in seguito vi piaccia e spero ancor di più di non deludervi, scrivendo il secondo volume di questa storia.

Vi ricordo che sono su instagram con il_superlativo_di_amare_libro , dove ci saranno tante immagini, frasi e spoiler inerenti alla storia.💞

Scusate se ho postato dopo così tempo, ma è da giorni che ci provo, ma wattpad mi sta dando alcuni problemi

IL SUPERLATIVO DI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora