58.Il litigio

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La mattina dopo mi sveglio, con Placido accanto a me che ancora dorme. Stando attenta a non svegliarlo, mi siedo sul bordo del letto e porto le mani sul volto, da lì comincio a pensare...Dinuovo. Ma è mai possibile che non riusciamo a stare lontani? Mi alzo in silenzio e vado a fare una doccia per schiarirmi le idee, ma il dolce pensiero delle sue mani su di me continua a darmi i brividi. Devo dirgli che dobbiamo smetterla di fare così, finiremo per innamorarci, e non va bene, non deve succedere...È troppo sbagliato.
La giornata passa, io e Placido questa mattina, quando è venuto in cucina, abbiamo completamente fatto finta di niente ed io tutta questa indifferenza non la sopporto più. È così difficile ammettere che tutta questa storia ci piace da morire? O almeno spero che sia un po così...ho paura di sembrare un semplice gioco ai suoi occhi, e questo pensiero mi tormenta ogni giorno di più. Non voglio essere usata come le altre volte, tutti i ragazzi che mi sono stati accanto hanno sempre cercato di mettermi sotto i piedi, volevano sono scopare e del resto non gliene fregava nulla, ed io stupida che ci stavo insieme. Ma Placido è decisamente diverso, perché quando facciamo l'amore, lui mi bacia, mi coccola, ed è bellissimo lo giuro! Gli altri pensavano solo a girarmi e prendersi ciò che volevano, fregandosene della dolcezza e delle mie paure. Prima di Placido, non sono mai riuscita a guardare negli occhi nessuno. I due amori che ho avuto mi facevano quasi sentire in imbarazzo quando mi guardavano e mi toccavano, invece quando lo fa Pla, a me piace! Mi sento bella, mi sento desiderata sul serio! E quando mi bacia...mio dio, quando mi bacia ovunque...🙈 non so neanche spiegare cosa provo. Due delle cose che mi piacciono tanto di lui, sono le sue espressioni tirate dal piacere e quel delizioso suono che ogni volta fuoriesce dalla sua bocca. Mi fanno sentire appagata, soddisfatta di ciò che gli provoco...

È arrivata la sera, tutti gli altri sono tornati a casa, mentre io e Placido siamo seduti in un bar a prendere il caffè
X:ciao Deborah!
Debby:matteo! Da quanto tempo!!
Matteo è un mio vecchio compagno di classe, non lo vedo dai tempi delle superiori
Mi alzo per salutarlo, ma lui senza pensarci un attimo, mi abbraccia forte e mi bacia una guancia. Ricordo che gli sono sempre piaciuta, e che dal secondo superiore fino al quinto, mi è sempre stato dietro. Era un sacco innamorato, ma per me era solo un caro amico e non volevo rovinare la nostra amicizia.
Matteo:come stai?
Debby:bene
Ha in sorriso stratosferico, e non riesce a credere di avermi rivista, credo proprio che la cotta non gli sia mai passata, come credo che alle mie spalle ci sia qualcuno che si sta innervosendo...
Pla:buonasera.
Debby:a Pla, lui è un mio vecchio
             amico delle superiori
Li presento entrambi e dopo la solita domandina di turno, "è il tuo fidanzato?" Matteo rimane una decina di minuti con noi e poi scappa via, lasciandomi il suo numero

Pla:ma gli amici tuoi, tutti a Milano
       stanno?
Debby:ti prego Pla, non cominciare
             dinuovo con la solita scenata di
             gelosia!
Pla:io non faccio scenate di gelosia, ti
       sto solo chiedendo...
Debby:non è colpa mia se ho degli
             amici
Pla:ma stai tranquilla, anche io ho
       tante amiche qui
Debby:e statti con loro!
Pla:e tu statti con gli amichetti tuoi!
Debby:tanto io poi me ne vado a
             Ragusa
Sbotto sapendo che gli dà fastidio
Pla:e vai a Ragusa, vai vai.
Debby:certo che ci vado
Pla:e si, tanto io non ci metto nulla a  
       dimenticarti, anzi comincio
       subito, mo cancello il tuo numero
       così non ti rompo più i coglioni       Debby:non ti permettere!
Lo vedo armeggiare col cellulare e poi mi fa vedere che lo ha cancellato davvero
Debby:bravo! Hai fatto proprio la cosa
             giusta... 
Dico incazzata da morire. Lo ha cancellato davvero?! Così mi alzo e comincio a camminare con il broncio  Pla:che è? Ti sei incazzata?
Dice venendomi dietro 
Debby:lasciami stare!
Pla:tanto vale che me ne vado
Debby:e vattene!
Pla:vedi che lo faccio!
Lo guardo e gli faccio un cenno col capo guardandolo male
Pla:okk
Gira i tacchi e se ne va per l'altra strada
Debby:Placido!
Ma niente, non si gira
Debby:te ne stai andando?! Sul
             serio!!?
Non ci posso credere. Così io prendo un altra strada e comincio a camminare per i fatti miei, e quando arrivo in una stradina dove spesso ci fermavamo con il gruppo, mi siedo sui gradini e mi accendo una sigaretta. Come ha potuto andarsene veramente?! Mi ha lasciata da sola così? Senza neanche pensarci?
Passano circa 2 minuti e sento qualcuno alle mie spalle...mi giro e vedo Placido                                     
Debby:non te n'eri andato?!
Pla:tu mi hai detto di andarmene   
Debby:no! Io non ti ho detto niente!
             Tu l'hai detto
Pla:io ho detto che se me ne fossi     
       andato per te sarebbe stato lo 
       stesso           
Debby:chi è che te l'ha detto!?
Pla:tu hai detto che ti rompo i coglioni
       ed io dopo che mi hai detto
        "vattene", me ne sono andato.           Debby:e che stai facendo qui?
Pla:me ne devo andare?
Debby:fai come vuoi.
Pla:tu me lo devi dire! Se ti rompo i
       coglioni me ne vado!    
Debby:per me è uguale      
Dico mentre guardo il cellulare e finisco la sigaretta
Sì piega sulle ginocchia e poggia le mani sulle mie di ginocchia
Pla:Guardami!      
Debby:no!
Pla:così brutto sono?!
Debby:si.
Pla:smettila di guardare il cellulare e 
       butta quella merda.       
Lo ignoro completamente mentre gli
butto il fumo in faccia per farlo spostare. So che gli dà fastidio
Pla:che devo fare??
Debby:fai come vuoi.
Pla:dimmi se devo rimanere qua o me
       ne devo andare
Debby:vuoi rimanere? Siediti qui!
             Vuoi andare via? Vattene!    
Pla:tu me lo devi dire Deborah!
Debby:te l'ho già detto. Fai come vuoi,
             e togli le mani!
No, non voglio che se ne vada, ma non voglio neanche dirgli di rimanere, infondo era lui che se ne voleva andare                     
Pla:se non mi vuoi vado via.                        Debby:fai come ti pare a te.
Pla:me ne vado o rimango qui?
Debby:ancora?!
Pls:lo voglio sentire da te! E guardami
       cazzo! Non sai neanche tu che
       cosa devi vedere su quel cellulare         In effetti è vero, pur di non guardarlo negli occhi, sto girando per tutte le applicazioni del telefono, senza un senso
Pla:che devo fare?
Debby:siediti
Pla:quindi rimango?
Dsi:si!  
Dico incazzata
Così si siede affianco a me ed io faccio l'ultimo tiro. Dopo un po si alza e va dietro di me mentre; fa avanti e dietro, fino a quando non sparisce dietro l'angolo
Debby:dove vai?!
Sbraito, poi sbuca fuori e mi dice
Pla:tanto non mi vuoi vedere!
Debby:perché tu non capisci! Non te
             ne frega un cazzo!                                      Pla:no! A te non te ne frega un cazzo!
Dice scendendo le scale e tornando davanti a me per poi mettersi in ginocchio sulle scale                                                                                                                  Debby:tu te ne sei andato! Mica io!
Pla:tu me lo hai detto!                            
Debby:Non è vero!! Tu hai preso, ti sei
             cancellato anche il mio
             numero è te ne sei andato!!
Pla:il tuo numero lo so a memoria! E
       poi non l'ho cancellato sul serio!
Debby:allora perché non c'è più il mio
             nome?      
Pla:perché ho tolto il nominativo!
Debby:si si...
Pla:guarda!
Mi mostra il mio numero senza il nome mentre io lo guardo ancora incazzata
Debby:hai detto che non ci metti
             niente a dimenticarmi!!     
Pla:come cazzo faccio a
       dimenticarti?!!? Sei la cosa più
       importante della mia vita!!come te
       lo devo dire!?
La sua voce diventa strozzata e prima che me accorga scoppia in lacrime, ma cosa gli succede? Mi sento in colpa...sto per scoppiare a piangere anche io, è così bello quello che mi ha appena detto. Vedo le sue lacrime scontrarsi con i mattoni delle scale, così lo guardo negli occhi mentre lui se le asciuga con il dorso della mano.
Ha un espressione dolce e allo stesso tempo distrutta, non c'è la faccio a vederlo così, ed è tutta colpa mia! Sono una testa di cazzo...Mentre sta per alzarsi gli butto le braccia attorno alla vita e lo abbraccio forte. Comincio a piangere anche io a dirotto, mi dispiace così tanto, come ho potuto pensare che se ne sarebbe andato veramente?
Pla:scusa...non piangere anche tu, ti 
       prego       
Debby:no, scusa tu...sono una cretina,
             scusa       
Mi bacia i capelli mentre continuiamo a piangere entrambi, l'una fra le braccia dell'altro 
Pla:io non ti potrò mai dimenticare...
       la mia vita senza di te è vuota,
       senza di te non ha senso!
...

Spazio scrittrice:
Come faremo con questi due? Si ripetono costantemente che quello che fanno è sbagliato, ma non ostante questo, continuano a farlo senza darsi spiegazioni. Risolveranno mai questa situazione? Lo scoprirete solo nei prossimi capitoli❤💋

Tanti baci!!😚😚

IL SUPERLATIVO DI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora