64.Titoli di coda(incontri)

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Pla:Deborah?
Sussurra con la voce calda...a quel punto rabbrividisco
Pla:puoi...venire un attimo
Non parlo, rimango semplicemente incantata dai suoi occhi che non guardavo così da giorni
Pla:ti prego...
Debby:si...
Con calma, mi alzo dal divanetto e ci dirigiamo insieme verso l'uscita
Pla:ma io...domani vengo con te?
Ho un tuffo al cuore...speravo che me lo chiedesse, anche perché non voglio viaggiare da sola, non me la sento
Debby:se vuoi
Pla:sennò con chi ci vai?
Debby:con nessuno
Pla:allora vengo
Debby:okk. Ci vediamo domani in   
            aeroporto     
Pla:passo io, è inutile portare due 
        macchine       
Debby:domani mattina, alle 4:30 sotto Casa...     
Pla:posso...?
Debby:cosa?
Pla:no, niente

Prov. Placido
Sono sotto casa di Deborah, è la sto aspettando da circa dieci minuti. Ieri sera stavo morendo dalla voglia di abbracciarla forte e non lasciarla più, ma in quel momento, avevo timore che succedesse qualcosa. Forse avevo paura di un suo rifiuto, o forse non ne ho semplicemente avuto il coraggio. Mi sento così perso, mi manca tutto...le sue carezze, i suoi abbracci, la sua voce, mi manca lei, e so che non devo pensarci, ma non posso farci nulla! È la mia migliore amica, il mio tutto e non posso starle così lontano, non mi importa se non ci farò mai più l'amore, io voglio solo che ritorni tutto come prima, ho bisogno di qualcuno che mi coccoli e mi stia vicino, e so che quel qualcuno è lei...cosa mi è successo quella sera? Come mi è venuto in mente di chiederle di fare l'amore?! Sono uno stupido, uno stupido che rovina sempre tutto. Devo trovare una soluzione a tutto questo casino...Come pensavo, quando entra in macchina, mi rivolge solo un semplice "ciao" e poi partiamo verso l'aeroporto.
Atterriamo in Sicilia verso le otto e mezza e ci dirigiamo subito a casa di Deborah; ad aprirci è Daniele, suo fratello, che salta immediatamente al collo della sorella maggiore come se non la vedesse da un secolo. In effetti non lo biasimo
Debby:amore mioooo! 
Dany:Debby!
Salutiamo i suoi e portiamo le valige in camera, per poi andare a passeggio per Ragusa.
Pla:bello qui
Azzardo, stamattina non abbiamo parlato molto, ed è strano, visto che lei è una gran chiacchierona.
Siamo in un posto vicino al porto, il mare è una tavola ed il cielo è meraviglioso
Debby:lo so...però fa caldo
Quando lega i capelli, sgrano gli occhi nel vedere un livido rosso quasi dietro il collo..."non ci ha messo davvero niente a sostituirmi". Il mio sguardo si rabbuia e diventa cupo, è come se qualcosa mi avesse colpito in pieno il petto; il solo pensare che qualcuno apparte me, gli abbia messo le mani addosso mi fa uscire fuori di testa. Che rabbia!
Dany:tutto bene?
Pla:...si
Dany:avete litigato?
Mi chiede in Silenzio
Pla:un po...
Dany:come mai?
Pla:un po di casini
Dany:il succhiotto è tuo?  
Pla:no
Sbotto
Dany:ecco perché...e allora chi gliel'ha
           fatto?       
Pla:di sicuro quel deficiente di Matteo
Dany:ahahaahah come ti capisco
Ridacchia, cosa che a me fa innervosire parecchio, insomma, io sono in crisi da quando ho litigato con sua sorella e per di più devo anche vedere che qualcuno le ha fatto un succhiotto sul collo per chissà quale ragione?!
Dany:non c'è niente da ridere.
Debby:hey! Mi inserite nella
            conversazione?!    
Interviene
Dany:sono fatti nostri!
Debby:uffa...     
Dany:allora, stavo dicendo...ti capisco
          perché anche io sono geloso 
Pla:ti sei fidanzato?!
Dany:no! Che dici?! Sono geloso di    
           Deborah    
Pla:aah, e perché?
Dany:mia sorella non si tocca
Pla:allora è proprio la stessa  
       situazione...   
Dany:ti piace?
Pla:chi, Deborah? Nononono...
Dany:ti posso chiedere una cosa? Pla:dipende...
Dany:ma tu è Deborah...avete...?
Pla:avete?
Sul suo viso, compare in espressione perversa e da li capisco che si tratta di quella cosa un po intima, che sicuramente non dirò di certo a suo fratello, anche perché a quanto ho capito, potrei essere malmenato da un momento all'altro.
Pla:aaah...no, nono           
Dany:se non fosse stata mia       
           sorella...sono sicuro che sarei     
           innamorato di lei       
Pla:ma è tua sorella!
Dany:purtroppo...
Pla:Daniè!!  
Dany:oh! Non sto dicendo niente,  
           piuttosto, prenditela tu, prima  
           che lo faccia qualcun'altro...
           degli altri non mi fido   
Pla:ma siamo migliori amici...
Dany:uffa...vi fate troppi problemi.
Debby:avete finito?!
Dany:si. Io sto andando un attimo in  
           bagno       
Debby:dove?
Dany:al bar
Prov. Deborah
Quando rimango sola con Placido, vorrei avere il coraggio di chiederli di cosa hanno parlato, ma il mio orgoglio e talmente tanto forte che non riesco a dirli niente
X:Deborah?
Debby:chi è?...cavolo
Giampiero:ciao Debby!
Debby:hey
Rimango in po scossa nel rivederlo... Lui è un vecchio amico. Prima che entrassi ad amici, giravo per la Sicilia con il suo gruppo musicale e ci divertiamo un mondo; Mi viene in contro sorridendo e senza perder tempo, mi abbraccia calorosamente e poi mi accarezza il viso. A quel punto mi irrigidisco e ripenso a quella sera, quando dopo un concerto, mi ritrovai da sola con lui...A ripensarci, soprattutto dopo quello che è successo con Claus, ancora mi vengono i brividi.
*flashback*
Gianpiero:Deborah?!
Debby:si? 
Gianpiero:vieni qui
Così, ingenuamente mi avvicinai a lui, che subito mi mise una mano sui fianchi e una sul viso 
Debby:Giampiero io...
Giampiero:mi dai un bacio?
Debby:sono fidanzata
Giampiero:dai
Le nostre labbra erano molto vicine, stavo entrando nel panico e quasi non lo presi a schiaffi 
Giampiero:perché non fai come
                     quando sei sul palco?
Debby:per favore, sai che quella è solo
            scena   
Giampiero:tu dammi solo un bacio, ed
                      io ti porterò tanto in alto
                      da farti venire le vertigini    Mi schiacciò contro il muro e piano piano, una sua mano pi percorse una coscia. Io spaventa, non riuscivo neanche a respingerlo, mi sentivo in trappola e avevo Paura.
X:amò!?
Nel preciso istante dove Giampiero stava per baciarmi, arrivò mio fratello che di quei tempo aveva 15 anni.
Appena ci vide, divento rosso, non capii bene per cosa, ma sembrava arrabbiato
Dany:che cazzo le stai facendo?!    
           Toglile le mani di dosso    
Giampiero:non le stavo facendo nulla
Dany:tu a mia sorella non la devi  
          toccare!    
Di colpo mi prese il braccio e mi strinse forte. Era piccolo, ma sapeva già il fatto suo...voleva proteggemi, non ostante io fossi sei anni più grande di lui, e ci teneva a me come se fossi la cosa più importante che esistesse
Dany:ti ha fatto qualcosa?
Debby:Dany, calmo...stavamo solo
            parlando   
Dany:andiamo via...è a te! Ti tengo  
           d'occhio    
Sono sicura che si sarebbe messo a ridere se ne avesse avuto il coraggio, perché in fin dei conti mio fratello aveva solo 15 anni ed era un bambino nei confronti di lui che aveva 37 anni.
Dany:quando lo dirò a papà lo   
          ammazzerà di botte    
Debby:no amò! Ti prego, non lo dire a
             papà...oh non mi manderà più
            a cantare    
Dany:e se non fossi arrivato io? Me lo
           dici tu cosa ti sarebbe successo?   D'imprivviso si mise a piangere e mi abbracciò ancora più forte
Debby:No dai...non piangere, mi   
            avrebbe dato solo un bacio   
Dany:aveva le mani sotto il tuo vestito!
Bofonchiò arrabbiato
Debby:sei ancora piccolo per queste 
            cose   
Dany:e tu sei mia sorella, e ti devo   
           proteggere
Debby:amore mio...ti voglio bene
Dany:non cantare più con lui...
Debby:e i soldi come li porto a casa Dany:non voglio che ti tocchi ancora
Debby:ascoltami. Se tu non dirai
             niente a nessuno, lui non mi
             farà niente, va bene?      
Dany:che ne sai?
Debby:è stato un momento istintivo
              per lui       
Dicevo la verità, Giampiero non mi aveva mai messo le mani addosso, era sempre stato rispettoso nei miei confronti, ma nell'ultimo periodo mi guardava con occhi diversi...stavo morendo dalla paura, tremavo ancora. Dopo di che, non accadde più nulla del genere, anzi, "perdonami, sono stato un cretino, ti prego non andartene" mi disse mortificato. Avrei voluto prenderlo a schiaffi, mi aveva spaventa tanto in quel modo

Spazio scrittrice:
Lo so...nella storia sta succedendo un vero casino, da come avrete già capito, nella mia testa, c'è qualcosa che non va bene. Spero che la storia vi stia piacendo💋 scusate se ho postato dopo così tanti giorni, ma purtroppo non ho avuto per niente tempo di scrivere...al prossimo capitolo

IL SUPERLATIVO DI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora