78.c'è mancato poco...

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Prov. Deborah
Debby:cosa?
Chiedo. Nessuno me lo ha mai chiesto, ed ho paura a rispondere
Pla:perché hai così bisogno che faccia
ciò che dici tu?
Debby:sono fatta così
Sussurro. In parte è vero, ma in realtà mi comporto in quel modo perché è uno di quei pochi momenti in cui mi sento sicura di me. Io ho bisogno di questo, ho bisogno di possedere il corpo del mio uomo, ho bisogno che lui faccia ciò che li dico. Mi sento così piccola a volte...l'esigenza di sentirmi desiderata e così forte che so che solo facendo così potrò ottenere qualcosa di migliore da quello che in realtà sono.
Pla:non lasceresti mai tutto il
controllo alle mie mani?
Con calma, mi solleva dal divano e si pone seduto, con me a cavalcioni sulle sue gambe
Debby:non lo so...mi sentirei...
Pla:usata?
Mi accarezza i fianchi, mentre io poggio il viso sul suo petto ed ispiro il suo profumo come ogni volta
Debby:no...cioè, non lo so, ho
come la sensazione che se
toccassi e guardassi troppo a
lungo il mio corpo, facendoli
ciò che vuoi, diresti che non è...
abbastanza per te. Se sono io a
controllarti, ho la certezza che
continuerai a restare per fare.
Se tu fai ciò che voglio, non te
ne andrai, a dir la verità, ho
paura di come possa reagire un
ragazzo a questo genere di
cose, ma almeno così non mi
scapperai, insomma, così non
mi scappa nessuno
Pla:cosa pensi che potrebbe se io
guardassi troppo a lungo il tuo
corpo
Debby:bhe...ti stancheresti. Io non ho
molto
Pla:cosa non avresti?
Debby:la capacità di essere desiderata
come tutte quelle ragazze
fighe e bellissime
Mentre parlo, lui continua a lasciarmi dei baci fra i capelli e a farmi i gattini un po dappertutto
Pla:e chi ti ha detto che io desideri
quello? Tu sei...cazzo, sei così...
bella con le tue forme. Come
faccio a stancarmi di tutto questo?
Il mio corpo viene strinto fra le sue mani, ed io rabbrividisco. Non riesco a parlare, mi si è creato un nodo in gola e sto per piangere, lo so.
Debby:ti stancheresti, fidati...
Pla:no! Io non mi stancherò mai di te.
Amo il tuo corpo, mi fa impazzire!
Quando ti guardo, io ho voglia di
continuare a farlo, perché
impazzisco all'idea di poterlo
baciare...Deborah io...io non so
come farti capire che sei perfetta.
Ho sempre desiderato avere il tuo
corpo fra le mani
Lui mi parla, ed intanto, continua a lasciarmi quei dolci baci fra i capelli, mentre le sue dita scivolano lente sui miei fianchi, provocandomi la pelle d'oca
Debby:non ti piace vero?
Pla:cosa?
Debby:quello che ti faccio...
Biascico intimorita
Pla:amo quello che mi fai
Debby:davvero?
A quelle parole mi sento sollevata, un po mi odio per quello che gli faccio ogni volta, ma non posso farne a meno. Mi piace quando è sotto di me è fa qualsiasi cosa per farmi capire che lui è solo mio
Pla:davvero!
Debby:anche quando ti tiro i capelli?
Pla:anche quando mi tiri i capelli
Debby:m
Sorrido
Pla:sei così bella Debb...io davvero,
non mi capacito del fatto che tu ti
creda sempre "non abbastanza".
Sei la prima donna che riesce a
mettere la mia testa nei casini, tu
sei...oh cavolo, devo proprio
dirtelo?!
Debby:si...
Voglio sentirglielo dire. Le sue parole mi catturano sempre, sono così dolci e giuste. E così rassicurante sentirli dire che sono brava a fare l'amore
Pla:amo quando sei sopra di me è mi
controlli, sembri tanto un angelo
ma sei un diavoletto, il mio
diavoletto...so che non si dicono
queste ad una donna, ma sei così
bona, così sexy quando metti quei
completini in pizzo, e lo sei ancora
di più quando te li tolgo...Per non
parlare delle tue tette che...che
saltano quando stiamo facendo
l'amore! Ecco, questa è l'immagine
che più mi eccita. Solo dio sa cosa
farei a quelle tette
Lo sento gonfiarsi sotto di me, e nello stesso momento, le mie guance prendono fuoco. Si morde le labbra ed io non posso fare altro che guardarle
Pla:quelli che ti fanno credere che
non sei bella, sono tutti pazzi. Ed
io sono ancora più pazzo di loro,
perché sono sicuro che al mondo
non esista nessuna uguale a te
Le nostre bocche si sfiorano, si cercano e alla fine si immergono in un dolce bacio, le sue dita scorrono sulla mia schiena, sulle mie cosce ed io mi abbandono a lui

Prov. Placido
X:Ragazzi?!
Sentiamo urlare dall'altra parte della porta
Debby:merda! È Mario!
Sussurra nel panico più totale
Pla:muoviamoci, dobbiamo vestirci
In fretta è furia, ci ricomponiamo, ma per mia sfortuna, non riesco a tirar su la cerniera dei pantaloni, sono ancora in fase da "macaco arrapato" e fa parecchio male rinchiuderlo dentro un jeans stretto
Pla:non si chiude!
Debby:cosa?
Pla:il pantalone!
Debby:vieni qua, faccio io
Pla:haia, fa piano! È delicato
Sbotto dopo il suo tentativo di aggiustarela situazione
Debby:fallo ammosciare!
Pla:non si ammoscia facilmente!
Debby:se avevo qualche minutino in
più, sai come lo facevo
sgonfiare...
Pla:non è il momento di fare battute!
A quell'esclamazione, riesce a chiudere i miei jeans, ed io tiro un sospiro di sollievo
Debby:certo che essere super dotati
porta un botto di problemi
Ridacchia lei. Proprio in quel momento, la porta si apre e veniamo colti con le mani nel sacco
Lavezzi:ma cosa stavate facendo?!
Debby:ah Mario, ciao... scusa se non
abbiamo aperto, ma avevamo
le cuffie
Lavezzi:cosa è successo qui? E perché
hai le mani la sotto?!
Debb si tira subito indietro e comincia a cercare qualcosa da dire. Tutta la roba che era sulla scrivania si trova per terra; è davvero un disastro
Debby:ecco noi...scusa ma...ci stavamo
prendendo a botte
"Un altro tipo di botte", penso
Debby:e abbiamo fatto il casino...so
che siamo dei bambini,
scusaci...
Lavezzi:cavolo, avete trent'anni e
giocate ancora così?
Pla:lei non ha trent'anni...
Sussurro, e subito mi arriva un pizzicotto sul braccio. Ha ragione, per adesso non devo contraddirlo.
Lavezzi:e comunque, sono venuto a
recuperare l'hard disk
esterno, non per trovare tutto
questo macello. Prima di
andarvene, voglio che
mettiate tutto a posto, chiaro?
Debby:si certo...prendi pure quello
che ti serve
Quando Mario si avvicina arrabbiato al computer, noto che proprio lì a terra, c'è il reggisenodi Deborah.
"PANICOOOO! che cazzo faccio!"
Non ci credo che ha dimenticato di indossarlo, non me ne ero accorto. Afferro il fretta una cartella blu, caduta e terra e velocemente prendo il reggiseno assieme ad essa. Corro a sedermi sul divano nascondendo il vistoso capo intimo sotto di me, passo una mano fra i capelli e sospiro...c'è mancato davvero poco

Lavezzi:voglio tutto apposto!
Pla:si...
Lavezzi:e domani vi voglio nel mio
studio. Dobbiamo mettere a
punto qualcosina
Debby:ma tutta la band?
Lavezzi:no, solo voi due
Debby:okk
Lavezzi:Buona giornata, e sbribatevi.
Appena esce fuori dalla stanza, tiro fuori il reggiseno di Debb e glielo lancio in faccia
Debby:oddio! L'ho dimenticato...
Pla:ringrazia il cielo che non si nota.
Chissà quante volte sei uscita con
me senza portare il reggiseno
Mi alzo e vado verso di lei con uno sguardo che minaccia di riempirla di solletico
Debby:oh piccolo, non lo saprai mai
Pla:e non chiamarmi "piccolo", che mi
fai bucare i pantaloni
A quel punto, la sollevo da terra e la porto sul divanetto, la blocco sotto di me ed inizio a farle il solletico.
Debby:dai basta!!
Strilla piangendo per le troppe risate
Pla:questa me la paghi!
Debby:io!? Sei tu che devi ancora
pagarla!
Pla:e perché? Sentiamo
Non so come, ma lei ribalta la situazione è mi intrappola sotto il suo corpo, tenendo bloccati i miei polsi sopra la mia testa
Debby:devi ancora scontare un
ditalino in piscina e la leccata
che mi hai dato quando ero al
cellulare con Mario?
Pla:e cos'è tutta questa volgarità?
Ridacchio
Debby:tutta colpa tua piccolo...
"Piccolo" è l'ultima parola che riesco a sentire, perché subito dopo, inizia a baciarmi il collo con passione. Con calma, arriva alle mie labbra, le forza con la lingua e fra uno schiocco e l'altro delle nostre bocche, inizia a muoversi, strusciandosi su di me. Perdo il controllo, ma quando tento di liberare le mani, lei stringe la presa e mi morde le labbra
Pla:che fai?
Debby:hai detto che se mi lasciavo
baciare, potevo farti ciò che
volevo, no?
Pla:si ma...abbiamo appena finito
Sussurro quando le nostre labbra sono ancora a contatto fra loro
Debby:rilassati...voglio solo baciarti
Ci baciamo ancora, e poco dopo, lascia andare le mie mani. Esse scivolano sulla sua schiena, le accarezzano il sedere, lo stringono. Le sue dita, invece, si infilano fra i miei capelli e li tirano un po. Attorno a noi si crea una bolla tutta nostra, che ci protegge da ciò che c'è fuori, ci protegge persino dai nostri pensieri, perché quando ci baciamo, sparisce qualsiasi cosa, comprese le nostre paure.

Spazio scrittrice:
Scusate se ho postato dopo più di una settimana, ma non so per quale motivo, quando stavo per postare il capitolo, ho ritrovato il testo cancellato. Ho dovuto riscrivere tutto da capo in meno di due ore, non so come ho fatto, ma alla fine ci sono riuscita! Eccovi un capitolo un po più lungo del solito...volevo farmi perdonare❤




IL SUPERLATIVO DI AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora