È quasi ora di pranzo, e sto letteralmente contando i secondi aspettando la pausa. Il mio stomaco chiede cibo.
"Se vuoi puoi staccare pure Jess. Qui continuo io!" mi dice Nick, il titolare.
"Oh. Ok, grazie mille. Sto morendo di fame!" rispondo ridendo. Ride anche lui e mi da l'ok.
Esco dal negozio, e mi dirigo verso un piccolo bar all'angolo. Non lo avevo mai notato, ma me l'ha consigliato Nick. Dice che fanno i migliori panini di sempre.
Entro nel bar, ordino un panino con crudo, formaggio e insalata e una coca cola. Sono davvero enormi i panini che fanno, spero siano davvero buoni.
"Jess!!" mi volto e vedo Gemma seduta ad un tavolino all'angolo del bar di fronte alla vetrata. Mi fa segno di andarmi a sedere vicino a lei. Prendo il panino caldo, la coca e vado verso il suo tavolo.
"Ei, ciao Gemma. Anche tu qui?" chiedo sorridendo.
"Ovvio. Io vengo quasi ogni giorno a mangiare qua da Rose!" me lo dice come se fosse una cosa scontata da sapere.
"Da Rose?" non mi sembra che questo bar si chiami così.
"Si. Quella donna si chiama Rose. È suo il bar!" indica la donna. Mi siedo accanto a Gemma, e comincia a parlarmi di lei, del negozio, della sua famiglia e di Nick. Da quello che ho capito, è innamorata di lui da quasi 2 anni e non ha il coraggio di dichiararsi.
"E te invece?" mi chiede curiosa.
"Io?"
"Si..non hai un accento molto inglese. Cosa mi nascondi?" mi fissa picchiettando con il suo indice la mia fronte, e ride.
"Io sono italiana. Mi sono trasferita qui dai miei nonni tre anni fa." rispondo e comincio a mangiare il panino che ho sul piatto. Wow, è davvero fantastico."E lei che ci fa qua?" una voce familiare mi fa andare di traverso la coca che stavo bevendo. Sento Gemma che comincia a ridere forte. Alzo lo sguardo, e un ragazzo alto e riccio è di fronte a me, e sta cercando di trattenere una risata. Harry!!
"L'ho vista entrare e le ho detto di sedersi qui con noi. Per te non ci sono problemi, vero?" i due fratelli si scambiano qualche occhiataccia, quasi fosse una gara a chi cede per primo. Alla fine Harry abbassa lo sguardo e alza le spalle.
"Se dò fastidio, posso sedermi da un'altra parte. Non vi vedete da così tanto..magari volete rimanere soli.." spiego e Gemma mi blocca subito.
"No no, nessun fastidio. Anzi è bello averti qui!" dice la ragazza dalla bellezza invidiabile. Annuisco.
Mangiamo e rimaniamo in silenzio per più di dieci minuti. Un silenzio talmente imbarazzante, che preferirei chiudermi in bagno ora."Lo sai che Jess è italiana?" per fortuna Gemma rompe il silenzio rivolgendosi al fratello, che continua a mangiare e scrivere messaggi contemporaneamente. Io a malapena riesco a mangiare e guardare la tv insieme.
Harry alza lo sguardo verso la sorella, poi sposta gli occhi verso me. Un sorriso spunta dalle sue labbra. Io abbasso subito lo sguardo sul mio piatto vuoto. Sento le mie guance andare a fuoco.
"Davvero? E perché sei qui a Londra?" mette il telefono sul tavolo, e appoggia il mento sulle sue mani, fissandomi con il sorrisetto. Ho come la sensazione che vedermi arrossire, lo diverta.
"I-io..ho dovuto.." ed ecco che ricomincio a balbettare. Diamine. Non mi va di far sapere il perché del mio trasferimento. È una cosa abbastanza personale, penso. O almeno per adesso, finché non li conosco meglio.
"Hai dovuto in che senso, Jess? Sei una fuggitiva?" Gemma comincia a ridacchiare. Harry rimane serio e continua a fissarmi, quasi cercasse di leggermi nel pensiero. Mi mette un po' a disagio se continua.
Va bene. Parlo.
"Ho dovuto perché mi sono rimasti solo i nonni..i miei genitori hanno perso la vita in un incidente stradale..e in Italia, non mi rimaneva nessuno."
Il silenzio catacombale. Gemma si scusa subito per aver riso e per la battuta che ha fatto. Harry continua a fissarmi. Penso avesse capito subito che si trattava qualcosa di serio.
"Ci dispiace Jess..ti trovi bene qui?" mi chiede il ragazzo con voce dolce e leggera.
"Inizialmente, odiavo questo posto, ma solo perché ero legata a casa mia. Diciamo che ho dovuto iniziare una nuova vita, più o meno. Ma adesso mi trovo abbastanza bene, pur non conoscendo molti posti!" fingo una risata. Mi viene male se penso alla mia vecchia casa, alla mia vecchia vita. Mi manca tutto. Mi mancano i miei genitori.
"Bhe, puoi contare su di noi. Ti porteremo ovunque tu voglia andare. Giusto, Harry?" Gemma è davvero gentile. La conosco da poche ore, ma si comporta come una buona amica.
"Certo!!" risponde il ragazzo riccio, facendomi l'occhiolino.----
"Nonna...sono a casa!" grido entrando e chiudendo la porta alle mie spalle. Mia nonna mi corre incontro, cominciando a tartassarmi di domande.
"Ma come sei tornata?" chiede preoccupata abbracciandomi.
"Ho conosciuto una ragazza che lavora in negozio. Si chiama Gemma, ed è davvero una ragazza dolcissima. Abbiamo pranzato anche insieme. Ha voluto accompagnarmi lei a casa!" spiego tranquillizzandola. Non essendo ancora esperta di questa città, mi perdo spesso. Non so nemmeno se riuscirò mai a capire queste strade.
"Non ho fame, nonna. Vado a letto che sono distrutta!" dò un bacio alla vecchietta che è seduta sul divano, e salgo le scale andando verso la mia camera.
Appena mi stendo sul letto, ripenso alla giornata passata.
I suoi occhi fissi nella mia testa. La sua voce che continua a rimbombarmi nelle orecchie. È davvero di una bellezza assurda. Continuo a pensarlo mentre mi fissa e mi studia. Sento i brividi su tutto il corpo.
Infilo le cuffiette alle mie orecchie, e metto a rotazione la playlist del mio iPod.
Le ultime parole della canzone che sento sono * Tell her she's beautiful, wonderful,
Everything she doesn't see.. *, dopodiché mi addormento.
STAI LEGGENDO
Hold Up || H.S.
FanfictionJess ha un passato difficile. Harry anche. Riuscirà quest'unica cosa in comune a far sbocciare un forte amore tra i due?