Sento il calore del sole entrarmi nelle ossa. Amo questa sensazione, mi fa sentire viva e rilassata.
Harry non mi ha rivolto parola durante il tragitto verso i giardinetti all'angolo della strada. Mi ha trascinata e costretta a sedermi sull'unica panchina sotto un'immenso albero.
È qui, seduto accanto a me, ma continua a fissare le sue scarpe e a sospirare, come se si aspettasse qualcosa da me.
Mi giro verso di lui e decido di parlare per prima, interrompendo questo silenzio insopportabile.
"Qualcosa non va?" chiedo, cercando il suo sguardo. Si gira di scatto, come se lo avessi interrotto dai suoi pensieri.
"No no...nulla.." risponde dopo qualche esitazione, mostrandomi un sorriso più che falso. Torna a contemplare le sue scarpe 'interessanti'.
Non lo capisco. Mi ha portata qui solo per starsene zitto? Lo leggo nel suo volto che c'è qualcosa che lo tormenta.
"Harry.." cerco di attirare di nuovo la sua attenzione.
"Hai dormito questa notte?" la sua domanda mi sorprende. Non so dove voglia arrivare, ma almeno mi ha parlato. E la sua voce mi è stranamente mancata in questi minuti.
"Si..perché?" mento. Stanotte ho si o no dormito due ore, a farla grande.
"Bugiarda." distoglie gli occhi dalle sue scarpe e alza il viso, fermandosi ad osservare davanti a sé.
Mi pietrifico, non capendo cosa stia succedendo.
"C-come?" balbetto e continuo a guardare i suoi movimenti del volto. Sembra nervoso e pensieroso.
"Stanotte ho ricevuto un messaggio...era tuo, Je.." risponde freddo, mentre si gira per guardarmi dritta negli occhi.
Un messaggio da parte mia? Io non gli ho scritto. Non ricordo di averlo fatto.
"E cosa diceva?" domando curiosa, non ricordando cosa sia successo stanotte.
"Davvero?" sembra sorpreso dalla mia domanda e gli si forma un sorrisetto ridicolo sul suo magnifico viso.
"Davvero..non ricordo.." abbasso lo sguardo, attendendo una sua risposta.
"Solito incubo. Non so più che fare." stesse parole del messaggio che ho inviato a Sam. Mi chiedo come faccia...
Oh cazzo.
"Io...quel messaggio era per Sam..io.." le mani cominciano a sudare. L'ansia la sento pompare nelle vene. Mi alzo di scatto, allontanandomi da lui il più velocemente possibile. Non voglio parlarne con Harry. È stata colpa mia, ma non ha bisogno di spiegazioni. Stanotte devo aver sbagliato chat senza rendermene conto. Sono una stupida.
Harry continua a chiamarmi, chiedendo di fermarmi. Ma più sento i suoi passi vicini, e più corro per allontanarmi.
Non so dove sto andando, ma il bosco dei giardini, è l'unica cosa che noto per nascondermi da lui, da tutto e tutti.
Mentre corro, sento le lacrime farsi strada sul mio viso.
Mi blocco e mi nascondo dietro un cespuglio, pregando che nessuno possa trovarmi, sperando di poter rimanere qui a marcire nella mia vergogna da sola.
Odio questa vita. Odio quel mostro. Odio il mio corpo. Odio me stessa. Odio tutto.
Ho un macigno nello stomaco e non so come distruggerlo. In questo momento vorrei solo essere nel mio bagno a sfogarmi nell'unico modo che conosco. Invece sono qui, in questo bosco, a sopportare le infinite voci dentro la mia testa, e tutto questo per cosa? Per la mia ingenuità, per quello stupido messaggio, per quel maledetto incubo che dovrebbe rimanere un segreto tra me e la mia migliore amica.
STAI LEGGENDO
Hold Up || H.S.
FanfictionJess ha un passato difficile. Harry anche. Riuscirà quest'unica cosa in comune a far sbocciare un forte amore tra i due?