POV di Sarah
La nostra conversazione si è spenta nel momento in cui le ordinazioni sono arrivate. Il profumo che proveniva dai piatti era più che invitante. Non vedevo l'ora di assaggiare quelle prelibatezze, e ora posso confermare: non ho mai mangiato nulla di più buono.
Ad ogni boccone di questo pezzo di carne cucinato non so in che modo, un verso di puro piacere proviene dalla mia bocca, come se le mie papille gustative stessero facendo l'amore con un'esplosione di gusti. Mattew sorride tutto il tempo concentrato sulle sue posate che giocano con lo stesso tipo di carne consigliato a me. Solo ora faccio caso a quanto più grande sembra la sua bistecca rispetto la mia.
"Ti piace?" chiede l'uomo di fronte a me, sconosciuto fino a poco fa ed ora conosciuto come mio padre. Non sono domande da fare, sopratutto se si capisce ciò che penso. I versi che mi escono senza controllo, potrebbero farmi passare per un'adolescente in preda a continui orgasmi.
"È squisito" rispondo subito dopo aver annuito, senza terminare il mio boccone.
"Concordo" risponde tranquillamente e si pulisce la bocca con il tovagliolo per poi appoggiare i gomiti sul tavolo, portando l'attenzione su di me.
"Tornando a noi...come va a casa?" la sua domanda mi congela. Non penso abbia il diritto di sapere come procede la vita a casa mia e non capisco dove voglia arrivare.
"Bene, perché?" il mio tono è duro e freddo. Tutto quello che ricevo è un'alzata di spalle.
"La mamma?" a che gioco sta giocando? Attendo qualche secondo per cercare una risposta adeguata.
"Mai stata meglio." ed io non sono mai stata più fredda di così. Lo vedo deglutire, forse per la mia distanza.
"Sono felice. Quindi si è risposata?" scoppio a ridere senza riuscire a trattenermi e noto un cipiglio di confusione sul volto di Matt. Mi asciugo le piccole lacrime agli angoli degli occhi.
"Sul serio? Secondo te ha rifatto una merdata del genere?" la mia voce ancora acuta e smorzata da alcuni piccoli resti della risata precedente.
"Non è ingenua come tu credi. È una donna con le palle e non fa lo stesso sbaglio due volte consecutive." concludo seria e tagliando un ennesimo pezzetto di carne. Ho un tono da vera stronza, ma non me ne frega nulla, se lo merita.
"Tu non sai cos'è successo, non sai nulla." si irrigidisce e mi rimprovera, con che coraggio oltretutto. Semplicemente sbuffo e bevo un sorso di vino rosso prima di continuare il mio sfogo.
"Per prima cosa, io so tutto, mamma mi ha raccontato. Seconda cosa, a me non frega un cazzo amaro del perché hai scelto di abbandonarci." l'odio che si percepisce dalle mie ultime parole, sorprende anche me.
Mattew appoggia, con non molta eleganza, le posate sul tavolo e stringe i pugni cercando di portare il suo respiro al normale. Lo fisso aspettando una sua liberazione con parole pesanti, ma non arriva.
"Posso almeno raccontarti le cose dal mio punto di vista?" domanda ormai frustrato dalla mia convinzione e arroganza.
In realtà non mi interessa la storia dalla sua prospettiva, però sono curiosa, parecchio curiosa.
Annuisco in arresa e mi concentro solo sulla sua stupida fiaba senza alcun lieto fine.
"L'amavo davvero, avrei fatto qualsiasi cosa per lei..ma eravamo solo due ragazzi di ventuno anni ed io non volevo saperne di figli, mi disgustavano in un certo senso.."
"Disgustavano?" lo interrompo intromettendomi. È lui che mi sta disgustando adesso più di prima.
"Si, non so perché. Non ho mai sopportato quei mostriciattoli, avevano bisogno di attenzioni e non mi entusiasmava la cosa.." si gratta il profilo della mascella, un po' imbarazzato per quello che sta dicendo.
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Hold Up || H.S.
FanfictionJess ha un passato difficile. Harry anche. Riuscirà quest'unica cosa in comune a far sbocciare un forte amore tra i due?