29

218 17 2
                                    

POV di Harry

Niall è uscito dalla finestra poco più di mezz'ora fa, mi ha dato risposta alle mie domande e creato nuovi dubbi.

La mia mente chiede tregua.

Io la amo davvero, troppo forse, perché devo abbandonarla? Il passato è un periodo vecchio che non tornerà mai più se non per colpa dei ricordi solcati nella mente delle persone, quindi perché mai dovrei farmi soffocare da lui? Ora mi trovo in un corridoio chiamato presente, mentre lo percorro succedono eventi brutti ma sopratutto belli, e in fondo a questo corridoio, in lontananza, c'è una porta semiaperta da dove esce uno spiraglio di luce che mi incuriosisce e che mi lascia la libera immaginazione su quello che può esserci dietro: quello è il futuro.

Mi chiedo come sarà. Sarò solo? Ci sarà qualcuno al mio fianco? Ma sopratutto sarà Jess quel qualcuno? Io voglio che lo sia. Voglio lei nel mio futuro e supereremo le difficoltà insieme, perché alla fine la vita non può essere sempre rose e fiori. La vita è imprevedibile. È in grado di prendere o lasciare ciò che ami. È capace di distruggerti o renderti davvero felice. La vita insegna, giorno dopo giorno, ora dopo ora, secondo dopo secondo, persona dopo persona. In ogni attimo della propria esistenza, si comprende qualcosa, anche involontariamente. Si impara ad odiare e si impara ad amare, a conoscere se stessi o a non capire nulla di ciò che siamo e che vorremo essere, ad accettarci o continuare ad incolparci. Impariamo a fidarci delle persone giuste o sbagliate, a tornare eretti e stabili dopo essere stati calpestati e sbriciolati da chi stimiamo.

La vita è semplicemente fatta di speranze, perse o vinte.

La vita è un processo che cerca conoscenza, vivere è imparare, diceva Konrad Lorenz.

Ed io sto imparando. Ho capito quanto le mie paure mi controllino, e devo reagire prima che sia troppo tardi per me, per noi.

I miei pesanti pensieri vengono interrotti da un bussare prepotente alla porta.

Chi cazzo è a quest'ora della notte?

Senza che io risponda, la porta si apre rivelando un piccolo viso familiare, contornato da dei capelli rossi.

Alla vista della ragazza, mi pietrifico e spalanco gli occhi. Mi aspettavo chiunque, ma non lei.

"S-Sarah..che ci fai qui?" chiedo con stupore alzandomi in piedi di scatto. Lei alza una mano, facendomi segno di sedermi e di non raggiungerla. Prende una ciocca dei suoi morbidi capelli tra le sue dita ed inizia a stuzzicarla, arrotolandola tra loro senza interruzione. Segno di nervosismo.

Prende un profondo respiro prima di aprire bocca.

"Sei davvero un grandissimo coglione!" ed è così che butta fuori tutta l'aria accumulata un attimo fa.

Mi hanno detto di peggio.

"Ciao anche a te." rispondo tornando a distendermi sul letto troppo freddo e vuoto senza di lei. Io sono vuoto.

"Sono solo venuta a strozzarti con il tuo stesso cazzo, non a perdonarti." risponde acida continuando a rimanere davanti ai piedi del mio letto, e io fisso il soffitto cercando di non dare peso alle sue parole.

"Cosa c'è? Niall non ti scopa più? Merda se sei acida." nascondo ciò che provo dietro alla mia solita maschera da menefreghista senza sentimenti. Stasera ho già pianto abbastanza davanti a qualcuno, può bastare. La sento avvicinarsi con cattiveria, finché una sua mano mi prende il polso e mi fa alzare sorprendendomi. Mi fissa negli occhi. È incazzata.

"Brutto stronzo! A confronto tuo, Niall sa trattare una donna e sa amare, quindi non fingere di non sapere perché sono qui buttando merda sul mio ragazzo o qualsiasi altra persona, perché chi merita tutta quella fottuta merda addosso, ora sei tu!" le sue parole e la durezza con cui le dice, mi danno uno schiaffo in faccia lasciandoci il segno. Non avevo bisogno di qualcuno che mi rinfacciasse ciò che già sapevo.

Hold Up  ||  H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora