La metro sfreccia sotto i miei piedi mentre sento bagnarmi le guance.
Lacrime silenziose scivolano lungo tutto il viso. Devo proprio sembrare una puttana.
Non lo sembri, tu lo sei!
Scendo improvvisamente ad una fermata e cerco di trovare la via di casa. Dopo più di mezz'ora a passare da una metro all'altra, mi ritrovo davanti al portone della mia abitazione.
Faccio un respiro profondo ed entro.
In salotto non c'è nessuno, probabilmente le ragazze stanno ancora dormendo.
Chiudo piano la porta e faccio per dirigermi in camera mia.
Ho bisogno di dormire. Anzi, prima ho bisogno di una doccia.
"DOVE CAVOLO SEI STATA?" Elettra si piazza davanti a me "Sono le dieci, ero preoccupata! Non rispondevi al telefono e io..."
Si blocca guardando la mia espressione vuota. Non riesco a parlare.
"Cazzo, Jenny! Che è successo? Che ti ha fatto quel bastardo?"
Mi prende per le spalle e mi accompagna al divano. Ci sediamo una di fianco all'altra e ci guardiamo negli occhi.
"Jenny, stai bene? Che cazzo ti ha fatto?"
"Niente." le rispondo debolmente.
"Come niente? Sei distrutta." si passa le mani tra i capelli "È tutta colpa mia! Sono stata io a spingerti verso di lui. Quando mi ha detto che ti avrebbe riaccompagnata a casa io ero così felice per te! Merda!"
"Ele, non è colpa tua. È tutta colpa mia. Io... io sono una troia!"
Elettra sgrana gli occhi.
"Ma che dici? Ascolta, ora ti preparo qualcosa di caldo e poi mi dici tutto, altrimenti chiamo la polizia!"
Si alza e va verso la cucina. Cinque minuti dopo torna con una tazza di thè. Me la porge e io bevo un lungo sorso.
"Jenny, per favore parlami. Che è successo?"
Non so come, trovo il coraggio di aprirmi a lei.
"Sono andata con Jack, sono una cazzo di troia!"
"Ti ha costretta?" mi domanda allarmata Elettra.
"No! Io... io lo volevo, Ele. Credo."
"Che vuol dire credo? Ti ha drogata?"
"No, certo che no! È che... sono così confusa! Me lo sono meritato! Sono una troia!"
"Ma che stai dicendo? Jenny, sicura che non ti ha costretto? Ti prego, parlami. Io... sono qui per aiutarti."
"No, non mi ha costretto, Ele, sono sicura, è stato... bello. Ho dei ricordi confusi, forse ho bevuto un po' troppo, ma sono sicura che è stato bello."
"Sicura?"
Faccio segno di sì con la testa.
"Sei distrutta, Jenny. Perché ti definisci una poco di buono? Io... non capisco."
Faccio un respiro profondo.
"Devo dirti una cosa."
"Ok, io sono qui. Per qualunque cosa. Ti voglio bene, Jenny."
"Lo so, anche io ti voglio bene. Dov'è Maggie?"
"Con Pier."
"Ok."

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La mia nuova vita
ChickLit"Ho sempre pensato che ad un certo punto della vita tutti i sogni, le speranze e le aspettative che una persona avesse immaginato per sé stessa, si sarebbero realizzati. Ho sempre pensato che la speranza fosse davvero l'ultima cosa a morire. Finché...