CAPITOLO 32

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"Era la voce di Rose."

Quelle parole mi stanno martellando la testa.

Devo aver sentito male. Sì, deve essere per forza così. Non può essere altrimenti. O forse, forse è un'altra Rose e non sua sorella. In fondo, quante Rose ci saranno al mondo?!

Ancora frastornata da quella frase, mi volto verso Nicholas, notando la sua espressione cupa e arrabbiata. La mascella contratta, la vena ben visibile sul suo collo, le mani a pugno, il petto che si alza e abbassa convulsamente. Si sta trattenendo dal fare non so nemmeno io cosa.

"Ma... come hai fatto a non..." non finisco la frase che si volta improvvisamente verso me.

"A non riconoscerla?" 

"Sì..."

"Non lo so, cazzo! Era diversa! Si era tinta i capelli e aveva messo le lenti colorate. Io... non avrei neanche lontanamente immaginato che Rose potesse... merda!" urla, alzandosi dal divano e muovendo qualche passo per la stanza.

"È per questo che avete litigato?"

"Sì." afferma chiudendo per qualche secondo gli occhi "Quando ho sentito la sua voce, non posso spiegarti quello che ho provato. Ero deluso e arrabbiato allo stesso tempo. No, forse ero più incazzato! E... quello che ho fatto Jenny, io..."

Si ferma di colpo e mi guarda negli occhi, trasmettendomi tutta la sua frustrazione.

"Non lo sapevi, non sapevi che era lei. Non è colpa tua."

"Sì, che è colpa mia! Appena ha parlato, appena ho riconosciuto la sua voce, una rabbia che non pensavo neanche di avere, è salita dentro di me, si è impossessata di me e... avevo ancora il cane in mano e ho cominciato a colpirla. Una, due, tre volte. Ad ogni stoccata gli domandavo perché. Perché era lì? Perché si era sottomessa a Ally? Perché aveva accettato di fare tutto questo? E lei piangeva, e più mi pregava di liberarla e di smetterla, più io continuavo."

"COSA?" domando alzandomi dal divano. "Tu non puoi aver..."

Non riesco a finire la frase che un groppo si forma a metà della mia gola, facendomi mancare il fiato per alcuni secondi. Gli occhi si inumidiscono e, pensando alla povera Rose, una lacrima scende veloce lungo la mia guancia. Immediatamente la spezzo con il dorso della mano e cerco di mantenere lo sguardo fisso su di lui.

Occhi negli occhi.

I miei, ancora sotto shock e frastornati, i suoi, duri e cattivi.

"Non riuscivo a smettere, cazzo! Ero così concentrato a fargliela pagare che non mi sono neanche accorto di Jack. Aveva slegato Allyson e, prendendomi per le spalle, mi ha allontanato dal corpo di Rose. Ero così incazzato che, credo che colpii anche Jack, non mi ricordo bene. Allyson slegò velocemente Rose dalla croce e cercò di tranquillizzarla. Lei disse ad Ally che non doveva andare così, che le aveva promesso che non sarebbe andata così. Cercavo appoggio in Jack, ma anche lui era confuso tanto quanto me. Dovevo capire. Così mi fiondai su di Rose e, prendendola per un braccio, la obbligai a dirmi perché si trovava al Club."

"Perché?" chiesi, con un filo di voce. Perché Rose aveva deciso di partecipare alla sessione? Era all'oscuro di tutto o sapeva che avrebbe partecipato anche suo fratello? Forse era stata obbligata da Ally?

Nick fa ancora qualche passo verso la finestra per poi fermarsi, quasi a voler ammirare il panorama. Ma so che non è così. Lo conosco troppo bene. Sta cercando di non esplodere. I ricordi sono troppo dolorosi per lui e sta cercando di ricacciarli indietro.

Si prende qualche altro secondo, ancora immerso nel suo mondo.

"Rose lo aveva fatto appositamente." afferma Nick di punto in banco "Era stata lei a chiedere ad Allyson di fare questa sessione."

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