CAPITOLO 12

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"Che vuoi, Jack?" risponde Nicholas ancora troppo vicino a me. Ed io, ovviamente, non mi muovo neanche di un millimetro.

Sento Jack parlare dall'altro lato del telefono ma non riesco a capire cosa stia dicendo.

"No, sono fuori, avevo bisogno... di una boccata d'aria." sì, certo come no! Una boccata d'aria? Ma su dai Nicholas, puoi fare di meglio!

"No, tranquillo, ora arrivo." Non aspetta neanche la sua risposta, che chiude la chiamata.

Resta a guardami per qualche attimo, i suoi occhi che scrutano i miei.

"Devo andare, Fragolina." dice dopo un'infinità, per poi riappoggiare le sue labbra sulle mie.

E ricominciamo.

Riprendiamo da dove eravamo stati interrotti.

Il bacio dapprima timido diventa sempre più rude. Le lingue si riscoprono e continuano a giocare insieme. Prende tra i denti il mio labbro inferiore e mentre lo mordicchia lo lecca con la lingua. E ciao, anche i fuochi d'artificio sventolano bandiera bianca.

Sto per morire, me lo sento. Mi manca il fiato.

Lo prendo per la camicia e lo stringo a me. Ok, forse sono davvero ubriaca, ma non mi importa. Ho bisogno di questo contatto ora. Lui, quasi come leggendomi dentro, mi prende per i fianchi, e mi avvicina il più possibile.

Poco dopo si scosta da me, mi da un tenero bacio sulla fronte e senza neanche una parola, se ne va.

Lo vedo allontanarsi, e poco prima di girare l'angolo, si volta e mi sorride, per poi sparire.

Io impiego cinque minuti, o forse anche di più, per connettere il cervello; realizzare quello che è successo; stabilizzare il cuore che batte ancora troppo veloce; controllare il respiro per riportarlo alla normalità; staccarmi da quel benedetto muro.

Il tutto nel seguente ordine.

Raggiungo lentamente l'ingresso del locale e mi scontro con Margherita.

"Ti stavo venendo a cercare! Ci stavi mettendo una vita!" afferma.

"Ehm... sì, scusa, non... non riuscivo a trovare il portafogli, era caduto sotto al sedile." Mi giustifico, non riuscendo a dire la verità. Per lo meno non in questo momento, devo ancora capacitarmene io.

"Ho incontrato Giacomo e Nicholas, poco fa. Stavano salendo il macchina." Specifica Maggie mentre io le rispondo con un semplice "Ah!"

Ritorniamo dentro e raggiungiamo Elettra che, come suo solito, si sta divertendo alla grande, avvinghiata ad un ragazzo. Non essere gelosa! Stasera ti sei divertita alla grande anche tu! Non sono gelosa! E non ti sei divertita? Ma perché non riesci a startene zitta per una buona volta!

Prendo da bere per me e le ragazze e ballo un po' con Margherita. Ovviamente non smetto di guardarmi intorno, nella paura di incontrare Jack e nella speranza di rivedere Nicholas.

"Tranquilla, sono andati via!" mi informa Maggie e le sorrido in risposta.

Grazie anche alle rassicurazioni di Margherita, mi rilasso un pochino e cerco di divertirmi con le mie tre amiche.

Nel frattempo Elettra ha dato il ben servito al tipo e si è concessa totalmente a noi. Non so esattamente perché abbia deciso di abbandonare quel ragazzo, anche perché mi sembrava abbastanza presa, ma sono comunque contenta di averla tutta per noi. Avere a disposizione il cento per cento di questa ragazza è un po' come avere tra le mani una bomba ad orologeria, stai sempre con una costante paura perché non sai mai quando potrà esplodere.

La mia nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora