CAPITOLO 31

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Singhiozzo ancora mentre due mani mi afferrano la vita, facendomi alzare da terra.
Sono le mani di un Carlo Alberto che mi sta guardando con dolcezza e con un fare quasi paterno.
"Prendi Jenny e andate a casa." afferma Carlo Alberto rivolgendosi a Nick "Ci penserò io ad inventare qualcosa con Richard e tua madre."
Nick in tutta risposta sembra quasi essere perso nel suo mondo, è come se non fosse presente, si gira, fa qualche passo indietro e ritorna verso la villa.
Lo guardo allontanarsi e per un attimo il mio cuore manca un battito, non so perché, è una sensazione strana, è come se si fosse allontanato da me, è come se si fosse rinchiuso nel suo mondo lasciandomi fuori.
Carlo Alberto mi guarda donandomi un tenero sorriso.
"Stai tranquilla, Jenny." mi dice "Ha solo bisogno di un attimo per se stesso. Questa storia lo ha sconvolto, sembra forte ma in realtà ne ha passate talmente tante che sono troppe anche per uno come lui."
"Che vuoi dire?"
"Deve essere lui stesso a rivelarti il suo passato. L'unica cosa che posso dirti, Jenny, è di ascoltarlo e non giudicarlo, o almeno non subito. Lui ci tiene a te, lo conosco, lo vedo dai suoi occhi, so che per lui tu sei importante, molto importante. Io lo considero come un figlio, l'ho visto crescere e gli voglio bene proprio come ad un secondo figlio, per questo da padre ti chiedo di ascoltarlo. Di ascoltarlo e di aspettare a giudicarlo, poi sarai tu a fare la tua scelta, sei libera di rimanere con lui o di andartene. Però voglio che tu ci rifletta bene, voglio che ascolti tutto quello che ha da dirti. Non è una persona cattiva, ha solo sbagliato, ha avuto un attimo di non lucidità."
"Carlo Alberto mi sta facendo preoccupare, che cosa nasconde?"
"Stai tranquilla, promettimi che farai la tua scelta con il cuore, guardalo negli occhi e digli quello che senti. Lui ha bisogno di te, Jenny. In questo momento ha bisogno di qualcuno che lo capisca, di qualcuno che lotti con lui, di qualcuno che lo ami e io sono sicuro che tu sei la persona giusta. Sei la persona perfetta per Nick, Jenny, devi solo avere fiducia in lui, avere fiducia in me, avere fiducia anche in te stessa ma soprattutto devi avere fiducia di questa vostra relazione."

"Ok." sussurro, chiudendo gli occhi e cercando di riacquistare quella forza che sembrava mancarmi fino a qualche minuto fa.

Quando li riapro, Nick è di fianco a me, con le mie scarpe in mano. Me le porge e mi sorregge, aiutandomi a non perdere l'equilibrio, mentre le infilo. Il tutto nel più totale silenzio.

"Andate, ci penso io." Carlo Alberto è a pochi passi da noi e ci guarda quasi sorridendo.

Nick lo ringrazia e i due si abbracciano, poi Carlo Alberto si avvicina a me.

"Ricordati quello che ti ho detto, Jenny" e così dicendo, mi saluta abbracciandomi.

Ancora in silenzio ci dirigiamo verso la Bentley di Nicholas, e lo vedo scambiare due parole con il conducente, mentre salgo a bordo. Poco dopo mi raggiunge anche lui e partiamo.

In auto non riesco a fare a meno di osservarlo. Le ferite devono bruciargli e continuano a sanguinare. Deve disinfettarsi, è la prima cosa che penso.

Sono arrabbiata con lui per avermi continuato a mentire, ma non posso fare altro che pensare alla sua salute, a quanto devono fargli male quelle ferite.

Da un lato vorrei fuggire lontano e non conoscere neanche la verità, tanta è la paura per quello che scoprirò, dall'altro lato vorrei solamente abbracciarlo, curargli le ferite e stringerlo a me.

Cerco di fare ordine nei miei pensieri e, girandomi verso il finestrino, ammiro il paesaggio di una Londra notturna.

"Dove siamo?" chiedo, quando noto che la macchina si è fermata davanti ad una villetta tipicamente inglese.

"A casa mia, è inutile stare in albergo."

"Ma... ho tutto..."

"Tranquilla, Brandon andrà a recuperare tutte le nostre valigie. Vieni." afferma, incitandomi a scendere. E così faccio, scendo, ed insieme ci avviamo verso l'ingresso.

La mia nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora