"Jenny, apri la porta, per favore."
Nicholas non smette di chiamarmi e chiedere di aprirgli, ma da me non riceve nessuna risposta. Sono appoggiata con la schiena contro la porta e guardo il mio riflesso allo specchio. Le labbra ancora gonfie a causa dei suoi baci, gli zigomi ancora rossi a causa del piacere appena provato, gli occhi pieni di lacrime pronte a fuoriuscire da un momento all'altro.
"Jennifer..."
La sua voce è dolce, quasi come stesse parlando ad un neonato o ad un animale impaurito. E, in questo momento, io mi immedesimo un po' in entrambi.
In questo momento sono come un neonato che vede per la prima volta, che tocca per la prima volta, che scopre qualcosa per la prima volta. Ed io, per la prima volta, ho scoperto quello che può essere definito il piacere più assoluto, più bello e più distruttivo del mondo. Ho scoperto me stessa, semplicemente.
Dall'altro lato però ne sono impaurita, è una cosa nuova e non so come gestirla, non so cosa fare, non so dove questo mi porterà. E questo mi fa paura. Mi terrorizza quasi.
Sussulto quando la mano di Nicholas inizia a colpire furiosamente la porta.
"Jennifer, apri questa porta! SUBITO!" si sta iniziando ad alterare.
In fondo ha ragione, l'ho lasciato lì senza nessuna spiegazione e con le lacrime agli occhi. Faccio un respiro profondo e mi decido a parlare, dopo cinque minuti buoni di assoluto silenzio da parte mia.
"Nick, per favore, lasciami sola." ho bisogno di riflettere, ho bisogno di stare da sola con me stessa e di capire, di riconoscere tutte le sensazioni contrastanti che in questo momento invadono il mio corpo.
"No che non ti lascio sola, cazzo!" afferma colpendo di nuovo la porta "Apri, o giuro che la butto giù!"
Non lo farebbe mai, lo sta dicendo solo per mettermi paura. Ne sei sicura? Vuoi proprio correre il rischio?
"Per favore, Nick, dammi cinque minuti." sussurro e quasi sono convinta che non mi abbia sentita. Convinzione che viene spezzata via non appena un altro colpo raggiunge le mie orecchie.
"NO! ORA!"
"NICK, CHE VUOI?" urlo esasperata.
"Parlare con te, capire cosa ti sia successo."
"Stiamo parlando..."
"NO! Voglio guardarti negli occhi, Jenny."
"Non ce la faccio, Nick, non ce la faccio."
"Non ce la fai a fare cosa?"
"Non lo so, è tutto così sbagliato ma così dannatamente bello che io non ci capisco più niente."
"Ti prego, apri, fai capire anche me."
Far capire te? Come posso farlo se non mi capacito nemmeno io delle sensazioni provate? È impossibile.
Fino a qualche mese fa pensavo di essere rotta, pensavo che c'era qualcosa che non andava in me, mentre ora sto scoprendo un nuovo lato di me stessa. Un lato che non credevo neanche di avere. O forse lo hai sempre avuto, ma nessuno ti ha dato la possibilità di scoprirlo.
"Ascolta, Jenny, facciamo un patto, ok?"
Un patto? Ma di cosa sta parlando?
"Tu apri la porta e mi dici cosa sta passando dentro quella tua testolina, e poi io risponderò ad una tua domanda. Potrai chiedermi tutto quello che vorrai, io ti risponderò sinceramente."
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La mia nuova vita
Chick-Lit"Ho sempre pensato che ad un certo punto della vita tutti i sogni, le speranze e le aspettative che una persona avesse immaginato per sé stessa, si sarebbero realizzati. Ho sempre pensato che la speranza fosse davvero l'ultima cosa a morire. Finché...