Devo andare da Jack, anzi no, devo correre da Jack.
Come diavolo si chiamava il Club?
Erano delle lettere. Dai, Jenny, cavolo, sforzati. Era qualcosa legato alla dominazione.
Mi sforzo di ricordare, mentre cammino avanti e indietro davanti alla porta d'ingresso.
Daniel... il proprietario, certo! Sono le iniziali del suo nome a formare quello del Club. Daniel... Daniel Smith! DS Club, ecco come si chiamava.
Esco fuori e corro in strada cercando di fermare un taxi il prima possibile.
Uno di questi è costretto a fermarsi qualche tempo dopo, visto che sono praticamente in mezzo alla strada.
Salgo, mentre lo ringrazio e gli dico di andare immediatamente al DS Club.
"Signorina, mi dispiace, ma non so dove sia questo posto."
"Come? Metta il navigatore!"
"Non è presente nei nostri database."
Non è possibile, che significa che non è presente? Poi mi ricordo. Quello è un posto dove si fanno... cose strane, particolari, e sinceramente non so nemmeno se siano legali. Ovvio che non sia sbandierato a destra e a manca.
"Grazie, non importa." dico mentre scendo dal taxi e ritorno verso casa di Nick.
Sfortunatamente, essendo uscita di fretta, non ho pensato di prendere le chiavi così ora sono praticamente chiusa fuori.
Perfetto, proprio perfetto!
Mi siedo sui gradini all'ingresso e inizio a cercare qualche informazione in rete relativa a questo famigerato club, ma sembra davvero non esistere.
È impossibile che non ci sia nemmeno un riferimento, anche una minima informazione.
Decido di chiamare Nick ma non risponde. Se solo sapesse che sono fuori casa, di notte, da sola, penso che mi ucciderebbe. Ma non è lui il problema, adesso.
Spero solo che abbia trovato Jack, sano e salvo.
Con questo pensiero provo a richiamare il mio capo biondo.
Il telefono squilla a vuoto, fino a quando la sua voce mi fa mancare il respiro.
<<Trottolino!>>
<<Jack, sei tu? Come... come stai?>>
<<Che fai? Ti preoccupi per me, adesso?>> lo sento tirare su con il naso e sorridere.
<<Jack, ti prego. Stai bene?>>
<<Mai stato meglio!>> sta per dire qualcosa, quando sento dei strani versi in lontananza <<Stai zitta, cagna!>>
Ca... cosa? Non capisco se stia parlando con me.
<<Jack?>>
<<Dimmi, Trottolino.>>
<<Che... che stai facendo?>>
<<Oh, niente, sono qui al Club con una stupida cagna.>>
<<Dove... dov'è il Club?>>
<<Che c'è? Nick non ti ci vuole portare? Chiedilo a lui.>>
<<Lui non c'è... io... lui è tornato a casa, e io sono in albergo.>> mento.
<<Perché?>>

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La mia nuova vita
ChickLit"Ho sempre pensato che ad un certo punto della vita tutti i sogni, le speranze e le aspettative che una persona avesse immaginato per sé stessa, si sarebbero realizzati. Ho sempre pensato che la speranza fosse davvero l'ultima cosa a morire. Finché...