CAPITOLO 16

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Sono così presa dal momento che nemmeno mi accorgo della porta che si spalanca all'improvviso.

"Jenny, allora sei pronta? Ho provato a chiamarti! OH MERDA!" Elettra entra senza bussare e rimane immobile sul ciglio della porta.

Io spalanco gli occhi dalla vergogna e, con tutta la forza possibile, sposto Nicholas che si siede di fianco a me.

"Scusatemi, io..." per la prima volta vedo Elettra arrossire, poi ovviamente si riprende subito ammirando il petto nudo di Nicholas. Alza un sopracciglio senza mai staccare gli occhi da lui ed esclama un "OH MIO DIO!" Ecco, è ritornata la solita Elettra.

Prendo la prima cosa che mi capita sottomano e la porto davanti al mio corpo per coprirmi in qualche modo.

"Ele, non è come sembra..." Non è come sembra? Parole più stupide non potevano uscire dalla tua bocca. Noto Nicholas sorridere, ancora nella stessa identica posizione. Non c'è niente da ridere!

"Oh, no no, è come sembra, eccome. Ma continuate pure... io... me ne vado in camera, fate pure come se non ci fossi! Accenderò la TV, sì! Buon proseguimento!" e così dicendo, se ne va, questa volta chiudendo la porta alle sue spalle. Buon proseguimento? Ha davvero detto buon proseguimento? Certo, come no! E secondo lei, io adesso riprenderei da dove ci ha interrotti? Ma neanche per sogno! Forse mi ha salvato da un errore madornale. Dovrei ringraziarla.

Nicholas purtroppo non sembra della mia stessa opinione, mi guarda, sorride e ritorna nella sua vecchia posizione, e cioè sopra di me. Riprende a baciarmi il collo mentre io cerco in tutti i modi di togliermelo di dosso.

"Nicholas, per favore." supplico, cercando di spingerlo via. Inutile dire che non riesco a muoverlo nemmeno di un millimetro.

"Ssh!" mi zittisce cercando di appoggiare le labbra sulle mie, ma io volto il viso verso destra e il suo bacio umido carezza la mia guancia. "Elettra non ci disturberà più, tranquilla."

Tranquilla un corno!

"Nick, no, non voglio."

"Non vuoi? Sicura? Io non credo..." afferma mentre le sue dita continuano a carezzarmi le spalle e scendere verso il seno.

Faccio ancora più leva con le braccia sul suo petto ma, con uno scatto improvviso, le sue mani afferrano i miei polsi, andando a bloccarmi le braccia di fianco alla testa.

Non so più cosa fare, adesso non ho più nessuna voglia. Davvero? Ok, forse un po' ne ho, ma mi vergogno troppo per continuare.

Nicholas mi sorride, lasciando baci caldi e umidi su tutto il viso, quasi a volermi tranquillizzare. Potrebbe prendermi con la forza, ma non lo fa. Anzi, tutt'altro, cerca di mettermi a mio agio, di far riaffiorare la voglia che era in me poco tempo prima.

Inutile dire che ogni suo tentativo si rivela vano. L'imbarazzo ha preso il sopravvento sul desiderio.

E così, dico l'unica parola che mi balena in testa in questo momento.

"Rosso!" sentenzio mentre aggancio il suo sguardo al mio.

"Come?" domanda confuso.

"Rosso! Devi fermarti!"

Nicholas alza il sopracciglio destro, sorride e si ferma anche se non accenna minimamente a spostarsi da sopra il mio corpo.

"Rosso, eh? Non credo che questo sia un tuo limite assoluto." afferma ad un soffio dalla mia bocca. Il suo respiro si infrange sulle mie labbra. Se chiudo gli occhi riesco ancora a percepire il suo sapore.

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