01.Meetings

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"Muoviti Lacey,di questo posso arriveremo in ritardo!"

Mi rimprovera Alessio,mio fratello gemello.
Mi stringo nelle spalle,aumentando leggermente il passo,passandomi i capelli scuri dritti come spaghetti dietro la spalla.

Il tempo a Milano non è mai stato tra i migliori,eppure stasera il freddo sta davvero superando il limite.

Come se non bastasse,sono obbligata ad accompagnare mio fratello a casa dei suoi amici,che danno una specie di festa a cui parteciperanno in si e no una decina.

Tutto questo per colpa della patente che non ho mai preso,a causa della quale mio fratello mi trascina ovunque insieme a lui.

Per la prima volta oggi avrò la fantastica occasione di incontrare i suoi amici,che immagino si strafacciano di droga e alcool come suppongo faccia anche mio fratello,dati gli occhi sempre rossi.

Sinceramente non mi interessa,è la sua vita,e non sono nessuno per dirgli cosa deve fare.
E poi se esagerasse me ne accorgerei di sicuro,e solo in quel caso deciderei di intervenire.

Saliamo in auto in fretta,per scappare al gelo penetrante di metà novembre.

Appena mi siedo,sento lo sguardo di mio fratello perlustrare il mio abbigliamento,con fare sospettoso.

Gli lancio un'occhiata confusa,a cui lui risponde scuotendo la testa con disapprovazione.

"Seriamente hai intenzione di presentarti ai miei amici vestita così?"

Domanda,con tono a metà tra l'accusatorio e il preoccupato.

Mi guardo gli abiti,che consistono in un vestito nero poco più corto della metà coscia,abbastanza scollato,ed una giacca di pelle semplice ma elegante.

Sbatto ingenuamente le palpebre dei miei grandi occhi azzurri,fingendo di non capire.

"Che c'è?Non ti piacciono i miei vestiti?"

Domando,sorridendogli ampiamente,per poi ritornare a guardare la strada.

"Lace,seriamente,sono brave persone,ma non penso siano altrettanto bravi a trattenersi,in certe situazioni."

Mi ricorda,per poi tornare a concentrarsi sulla guida.
Scuoto le spalle con indifferenza,senza dargli una vera risposta.

Sarò anche stata magra,ma di certo non ero una ragazza indifesa,porca miseria!

Poco più di dieci minuti dopo,arriviamo davanti ad una grande villa,davanti alla quale mio fratello posteggia.

Bussa energicamente,per poi lanciarmi uno sguardo di incoraggiamento,a cui rispondo alzando i occhi al cielo.

Sono sempre stata molto sicura di me,del mio aspetto e del mio carattere forte,quindi non ho bisogno di alcun tipo di sostegno,per uno stupido incontro con degli stupidi ragazzi.

La porta poco dopo viene spalancata da un ragazzo,ad occhio e croce penso abbia circa la mia età,nonostante io mi renda conto di sembrare leggermente più grande.

I suoi capelli sono spettinati e sparati ovunque,in un taglio creativo e alquanto disordinato.
Uno scombinato.

Mi piace.

Saluta mio fratello con una pacca sulla spalla,che Alessio ricambia,per poi fargli un cenno verso di me.

Quando il ragazzo mi vede,sembra quasi scombussolato.
Apre la bocca per parlare,ma poi il suo sguardo cade involontariamente sulla mia scollatura,come se fosse stato attratto con una calamita.

Alzo gli occhi al cielo,leggermente divertita dalla stupidità del genere umano,per poi scuotergli una mano davanti al viso,cercando di risvegliarlo dallo stato di incoscienza in cui si trova.

"Oh,ehm,sì!Piacere,Thomas!"

Esclama,scuotendo la testa,per poi porgermi una mano,a mo' di presentazione.
Sfoggia un sorriso gentile,e apprezzo il suo sforzo di mantenere lo sguardo sul mio viso.

"Lacey."

Ricambio la stretta di mano,accompagnandola con un elegante cenno del capo.

Dopo qualche istante che mio fratello passa a lanciargli sguardi di fuoco,si decide a farci entrare,rivelandosi proprietario di una grande villa con piscina incorporata.

Mi spiega che i suoi genitori saranno via per il weekend,e mi conferma di avere esattamente la mia età,ovvero diciotto anni compiuti da poco.

"Vieni Lace,ti presento gli altri."

Dice mio fratello,guidandomi verso la cucina,dalla quale provengono rumori simili a risate.

Varchiamo la soglia,e cade un silenzio tombale.
Tutti gli occhi sono puntati su di me,e sembra che quel branco di esseri con gli ormoni a mille non abbia mai visto una ragazza.

"Wow,questa serata sarà un'iniezione di autostima!"

Esclamo,alzando un sopracciglio,mentre i ragazzi,uno ad uno,si presentano gentilmente,riprendendosi in fretta dallo shock iniziale.

Ridicoli.

Sono quattro:
Riccardo,Andreas,Sebastian e Cosimo.
Tutti molto belli,assolutamente nulla da dire.

Dopo qualche chiacchiera,decidiamo di accomodarci sul divano,e presto mio fratello apre una discussione su quanto sia figa Federica,che suppongo sia una loro amica.

C'è chi è d'accordo e chi,come Sebastian,sembra totalmente distratto dalla conversazione.
Annoiato,forse.

"Certo che voi ragazzi siete davvero interessanti.
Insomma,tutto quello che fate durante le feste è eccitarvi parlando di ragazze fighe?"

Domando,con tono superiore,che fa ridere alcuni,e lasciare totalmente sconcertati altri.

Mio fratello scuote la testa,rassegnato,sussurrando ai suoi amici qualcosa come 'sì,fa sempre così'.

Dopo poco la porta di casa si spalanca,ed una voce giunge alle nostre orecchie,cupa e graffiante.

"Scusate,oggi Greta era particolarmente in vena,non so se capite cosa intendo."

Dopo aver detto queste parole il ragazzo,che ancora non ho visto,essendo di spalle rispetto alla porta d'ingresso,ridacchia in modo malizioso.

Mi volto lentamente,preparando uno sguardo di sufficienza da rivolgere al presunto ragazzo appena entrato.

Nel momento in cui mi giro,ammetto di rimanere leggermente stupita dai lineamenti forti e squadrati del ragazzo.

I capelli corvini gli incorniciano in modo disordinato il volto dalla carnagione olivastra,regnato da due grandi occhi color nocciola,contornati da profonde occhiaie che non fanno altro che rendere il suo aspetto più invitante.

Lui sembra fissarmi in modo altrettanto famelico,quando il suo sguardo percorre con sfrontatezza tutta la nudità delle mie gambe,per poi alzarsi sulla scollatura del mio vestito ed,infine,fermarsi sul mio viso.

Alza un sopracciglio,passandosi lentamente la lingua sulle labbra secche,come se fosse soddisfatto dell'analisi approfondita che mi aveva fatto.

"Oh,Mike,Lei è Lacey.
Lacey,Mike."

Sex On Fire||Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora