Sex On Fire||Mike Bird

31.Too Late

Penso di essermi addormentata di lì a pochi minuti dopo,fatto sta che dopo chissà quanto tempo riapro gli occhi,sentendo il viso appiccicoso per le lacrime ed il carboncino.

Mi alzo parzialmente dal pavimento,mettendomi a sedere,con i palmi delle mani poggiati a terra.

Mi guardo intorno,scoprendo la figura di Alessio seduto sul mio letto,con un disegno tra le mani e lo sguardo perplesso.

Appena nota che sono sveglia,mi rivolge uno sguardo a metà tra il confuso e il sorpreso,voltando il foglio nella mia direzione.

Immediatamente distinguo la figura di Michele ritratta su esso,con un sorriso smagliante sul volto,di quelli che mostrava raramente.

"Hai qualcosa da dirmi,sorellina?"

Domanda mio fratello,con le sopracciglia alzate e il tono di voce perplesso.

Sospiro,prendendo un labbro tra i denti e passando una mano fra i capelli spettinati.

Mi alzo con fatica,facendo attenzione a non calpestare i numerosi disegni sparsi per la stanza,fino a sedermi sul letto accanto ad Alessio.

"Penso di avere un piccolo problema,Al."

Ammetto,con la voce roca dal sonno e non granché velatamente incerta.

"Ci saranno una cinquantina di disegni in questa stanza,Lacey.
Io lo definirei un grande problema."

Ribatte,con fare a metà tra il perplesso e il divertito.

Sbuffo rumorosamente,lasciandomi cadere con la schiena sul letto.

Sono sporca di carboncino dalla testa ai piedi,stavo dormendo per terra e i miei capelli sembrano spaghetti intrisi nell'olio.

Forse mio fratello ha ragione,forse ho un grande problema.

"Ale."

Richiamo la sua attenzione,senza distogliere lo sguardo dal soffitto.

"Penso di essermi innamorata."

Ammetto,come se fosse una colpa,in un sussurro a malapena udibile.

Mio fratello alluna una mano verso di me,carezzandomi la testa con fare affettuoso.

"Prima o poi doveva pur capitare,peste."

Risponde lui,con tono intenerito,come se quella che avevo appena detto fosse una cosa positiva e non la peggiore catastrofe dell'universo.

"Sarebbe stato tutto così perfetto,con Riccardo.
Perché non poteva essere lui,Ale?"

Mi lamento,frustrata,portandomi le mani al viso,fino a coprirlo interamente,come se volessi sparire.

"Non si può scegliere di chi innamorarsi."

Ribatte lui,semplicemente,alzando le spalle con fare ovvio.

Quanto hai ragione,fratellino,quanto hai ragione.

Mi alzo in piedi,decisa a farmi una doccia per scacciare lo sporco ed i pensieri dal mio corpo.

"Dopo ardue salite,ci sono sempre tramonti mozzafiato,non dimenticarlo mai."

Mi ricorda Alessio,sorridendo teneramente,prima di lasciarmi un bacio sulla guancia ed uscire dalla stanza.