07.You Wanna Play?

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"Come la vuoi la pizza,Lace?"

Domanda Alessio,urlando dal piano di sotto,cercando di farsi sentire dalla sottoscritta,ancora in fase dopo-pomeriggio intensivo di studio.

Rispondo che una normale margherita andrà più che bene,anche se so perfettamente che non sarò in grado di mangiarla tutta.

So cosa penserà,la maggior parte di voi.
"Oddio,come fai a non mangiarla tutta,io ne divorerei due come se fosse niente"

Beh,vi rivelo un segreto,non è sempre tutto così semplice.

Quando finisco anche di truccarmi,noto che sono appena le sette,quindi ho ancora un'ora abbondante per rilassarmi,prima dell'arrivo dei ragazzi.

Scendo le scale,facendo attenzione a non schiacciare i libri che abbandono sugli scalini ogni tanto,per poi raggiungere mio fratello in cucina.

Quest'ultimo sta ancora parlando al telefono,probabilmente per riferire a Riccardo,l'addetto alle ordinazioni,le nostre preferenze per la pizza.

Appena mi vede sorride,facendomi un cenno con il capo,che io ricambio scuotendo la mano con fare infantile.

Mi siedo sulla seggiola in legno posta di fianco al bancone da cucina,estraendo il mio fedele iphone dalla tasca dei pantaloni.

Individuo un messaggio ancora non aperto da parte di Beatrice,e due provenienti da numeri sconosciuti.

Da +39 567 480 4982

Ciao Bimba,guarda che Alessio ha il telefono occupato e non posso parlargli,quindi riferiscigli che stasera Cosimo e Seba non ci sono..per le solite cose.
Però se non sbaglio si dovrebbe aggiungere una persona.

A dopo,Thomas.

Sorrido,leggendo il nome di quel ragazzo che mi sta più simpatico ogni giorno che passa,per poi salvarlo velocemente con il suo nome.

A Thomas:

Ti ricordo che ho la tua età,bimbo.
Comunque okay,lo riferisco al grande capo.
A dopo.

Blocco lo schermo,dimenticandomi del secondo messaggio sconosciuto che mi rimane da leggere,per poi correre a riferire a mio fratello quanto mi è stato detto dal ragazzo dai capelli incasinati.

Lui risponde con una smorfia infastidita,per poi annuire distrattamente,come se si fosse perso tra i suoi pensieri.

Finalmente ha riattaccato al telefono,e ora si sta occupando di disporre sul tavolo le varie bottiglie d'acqua,ma anche di birre ed altri alcolici non troppo esagerati.

Immagino che dopo la scorsa volta non mi lascerà più bere con i suoi amici,e infondo lo capisco,perché insomma Riccardo è uno che ci sa fare con le ragazze da lucide,figuriamoci da sbronze poi.

Pochi minuti dopo il citofono squilla,facendomi sussultare dallo spavento.

Sono solo le sette e mezza,e questo mi porta a lanciare un'occhiata confusa ad Alessio,che risponde con un'alzata di spalle,facendomi capire di non saperne nulla.

Sbuffo,scendendo di malavoglia dal comodo sgabello in legno,per poi avviarmi in direzione dell'ingresso.

Mi guardo allo specchio proprio di fronte all'entrata,assicurandomi di essere presentabile,in caso dovessi trovarmi di fronte a Riccardo.

Invece,quando apro la porta,la figura trasandata ed estremamente attraente di Mike mi si presenta davanti,con il solito sguardo gelido e il sorrisetto beffardo stampato sul volto.

Rimango qualche istante interdetta,davanti si suoi capelli scompigliati e alle occhiaie marcate,che riescono a renderlo come una calamita per i miei occhi,come se quella trascuratezza riuscisse a circondarlo di un magnetico alone di mistero e fascino.

Il ragazzo davanti a me si schiarisce la voce,con scherno,accennando un sorriso beffardo,notando il mio sguardo perso tra i suoi dettagli.

"Buonasera Bellezza"

Mi riscuoto,sbattendo le palpebre per riprendermi,e apro ulteriormente la porta,in modo che possa entrare.

"Ciao Michele."

Rispondo,arrossendo leggermente per essere stata colta sul fatto,non sapendo spiegare neanche a me stessa perché lo stessi guardando in quel modo.

Mi scosto,per fargli spazio,e lui entra in casa senza fare troppi complimenti,accompagnando i suoi passi sicuri con un cenno di ringraziamento.

Faccio per richiudere la porta alle sue spalle,quando mi accorgo di una presenza che prima non avevo notato,perché nascosta dalla imponente figura di Mike.

Una ragazza alta,dal fisico flessuoso,con i capelli biondi ossigenati e le sopracciglia disegnate,entra a sua volta nella mia abitazione,senza rivolgermi uno sguardo.

Oh mio Dio,ci mancava solo questa.

Sculettando in modo volgare seppur per nulla sensuale,raggiunge mio fratello e Michele,poggiando una mano sulla spalla di quest'ultimo,lanciandogli uno sguardo provocante.

Storco le labbra,disgustata,sperando vivamente che quella tipetta poco vestita sia qui solo di passaggio.

Arrivo a mia volta vicino ai ragazzi,schiarendomi la voce in modo da attirare l'attenzione di tutti e tre.

"Oh,Lace!Lei è Greta!"

Fa le presentazioni mio fratello,rivolgendomi uno sguardo di traverso,come se sapesse già perfettamente cosa sto pensando.

Paleso un sorriso falsissimo,mentre la bionda finta mi porge la mano,mettendo in risalto le sue unghie laccate di rosso.

La squadro dalla testa ai piedi,mentre percepisco lei farmi la radiografia,e nonostante i falsissimi sorrisi presenti sulle labbra di entrambe,la tensione è palpabile nell'aria.

E siamo solo alle presentazioni.

Penso,per poi allungare a mia volta la mano,stringendo leggermente la sua,soddisfatta di quanto le mie unghie dipinte di nero risultino eleganti,seppur meno appariscenti,rispetto alle sue,così volgari.

Michele segue tutti i nostri gesti con sguardo attento,come se stesse cercando di prevedere la prossima mossa,mentre un sorrisetto divertito si ostina a rimanere fisso sulle sue labbra.

Sulle sue rosee,piene e desiderabili labbra.

Mi riscuoto da quei pensieri,tirandomi una sberla mentalmente,per poi tornare a guardare mio fratello,che sta ancora cercando di capire se io e la ragazza stiamo per sbranarci,o se abbiamo raggiunto una tregua da una guerra mai iniziata.

Decidiamo di sederci sul divano,con me in mezzo tra Alessio e la bionda ossigenata,che a sua volta è accanto a Mike.

Quest'ultima non perde un istante,prima di decidere di spalmarsi sul ragazzo dai capelli neri,come se qualcuno di noi non avesse capito che è solo una scusa per avvicinarsi alla zona x,dove non batte il sole.

Il ragazzo mi guarda di sottecchi,prima di allungare una mano sul fondoshiena di Greta,e stringerlo al limite dell'indecenza.

Alzo un sopracciglio,fingendo di non essere disgustata da quel contatto,per poi rivolgere l'attenzione a mio fratello,pronta a giocare la mia carta vincente.

"Allora Ale,Riki quando arriva?"

Sex On Fire||Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora