05.Cigarettes

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Distolgo lo sguardo dal ragazzo in avvicinamento,che immediatamente riconosco come Mike,per poi spostarlo su mio fratello,intento ad uscire dalla macchina.

Chiude la portiera con calma e le lentezza, per poi dirigersi verso Merlo e salutarlo con un grande sorriso ed un'amichevole pacca sulla spalla.

Il ragazzo in questione ricambia,anche se con meno entusiasmo,ma mio fratello non sembra farci caso.
O forse è semplicemente abituato,come tutti i suoi amici,a quel tipo di reazioni da parte del moro dagli occhi profondi.

Mi osservo un'ultima volta tramite lo specchietto posto in auto di fronte a me,sistemandomi meccanicamente la frangetta pettinata sulla fronte in modo semplice ma ordinato.

Faccio un sospiro,per poi uscire dal veicolo,sbattendomi con forza la portiera alle spalle.

Immediatamente,a causa di quel rumore assordante,gli sguardi di mio fratello e Mike saiettano nella mia direzione.

Alessio mi invita ad avvicinarmi,mentre il moro non fa altro che fissarmi in modo spudorato,proprio come il giorno prima.

Raggiungo i due ragazzi a passo sicuro e testa alta,come mi è solito fare da un bel po' di anni a questa parte,per poi posizionarmi accanto a mio fratello e,di conseguenza,di fronte a Michele.

Quest'ultimo è vestito di uno sguardo impassibile,nonostante sia acceso e bruciante su di me e sul mio corpo.

Cerco di non far trasparire il disagio in cui mi mettono quelle occhiate intense e persistenti,coprendo l'imbarazzo con un sorriso sfrontato.

"Buongiorno raggio di sole! Vedo che non hai ancora perso il sorriso di ieri sera!"

Esclamo,palesemente ironica,rivolgendomi a Michele,con tono di voce falsamente entusiasta.

Quest'ultimo mi risponde con un'occhiata di sufficienza,seppure un sopracciglio gli sia immediatamente scattato in alto,nell'udire quel sarcasmo per niente velato.

Sfoggio uno dei miei migliori sorrisi strafottenti,contenta di essere riuscita a strappare una reazione,anche se minima,da quella maschera di indifferenza che era il suo volto.

Il ragazzo infila le mani in tasca,in un gesto abitudinario e naturale,per poi far cenno a mio fratello di continuare a parlare,nonostante il suo sguardo non si sposti da me neanche per un istante.

"Dicevo che Cosimo,Thomas e gli altri sono al solito parco,io e mia sorella li stavamo giusto raggiungendo.
Ti unisci?"

Propone Alessio,e mi ritrovo a sperare ,per qualche assurdo motivo,che la risposta sia affermativa.

Come ad aver sentito i miei pensieri,il ragazzo annuisce distrattamente,portando lo sguardo lontano,in un punto indefinito,come se fosse perso fra i suoi pensieri.

Ci avviamo a passo svelto,nonostante i tacchi che mi ostino a portare in ogni situazione,e dopo pochi minuti raggiungiamo la meta.

Riesco immediatamente ad individuare il gruppo di amici di mio fratello,seduti in disparte rispetto alla folla,alcuni sulle panchine ed altri abbandonati a terra,chi steso e chi seduto.

Mike segue la traiettoria del mio guardo,trovando i ragazzi a sua volta,per poi fare un cenno ad Alessio e cominciare a camminare,senza aspettare alcun consenso.

Il suo passo è lento ma sicuro,non riesco a cogliere nessuna incertezza nei suoi movimenti,come non riesco a trovarla nel suo sguardo o nel suo modo di parlare.

Quando siamo abbastanza vicini perché il gruppo di ragazzi ci veda,loro cominciano a sbracciarsi,salutando in modo entusiasta.

Dev'essere bello avere amici del genere,per cui la tua presenza è davvero importante,e non trascurabile.

Faccio qualche passo in avanti,sorpassando Mike,per poi fermarmi davanti al gruppetto.

Mi guardo indietro,con la scusa di cercare mio fratello,per poi cogliere il ragazzo dai capelli corvini impegnato a fissare intensamente gli strappi dei miei jeans posizionati sotto al livello del fondoschiena.

Sospiro,tanto irritata quanto rassegnata,per poi sedermi sull'erba accanto a Thomas.

Di fronte a me,Riccardo sta sorridendo allegramente,con i suoi occhi azzurri che sembrano così luminosi da essere confrontabili al mare in piena estate.

Anche se io,ora che ci penso,il mare l'ho sempre preferito quando è in tempesta.

Ricambio il suo sorriso con naturalezza,per poi salutarlo con un cenno della mano.

Non mi sento in imbarazzo,considerando che di ieri sera non ricordo nulla,e neanche lui sembra esserlo,quindi forse c'è una speranza che l'accaduto venga dimenticato in fretta.

Alessio si siede accanto a me,mentre Mike si posiziona accanto a Riccardo,nonostante i due facciano quasi fatica a salutarsi.

Osservo,come ipnotizzata,il modo in cui estrae una sigaretta dal suo pacchetto,per poi portarsela tra le labbra,ed accederla con fare esperto,di chi ha compiuto gesti come quello migliaia di volte.

Non riesco a distogliere lo sguardo neanche quando lui alza gli occhi verso di me,cogliendomi sul fatto.

Continuo a guardarlo,persino quando,dopo aver accennato un sorriso ironico, aspira profondamente,per poi lasciare che il fumo esca dalle sue labbra lentamente,in modo sensuale.

Per un attimo credo che lo stia facendo apposta.
Credo che stia rendendo quei movimenti così attraenti perché consapevole del mio sguardo su di lui.

Poi,però,mi convinco che forse è tutta colpa della mia immaginazione,che sta facendo viaggi esagerati.

Ho sempre mal sopportato i fumatori,soprattutto quelli che fumavano in mia presenza,e avevo i miei buonissimi motivi per farlo.

Eppure,in questo momento,credo che se anche Mike mi sbuffasse quell'intruglio di gas tossici in faccia,non distoglierei lo sguardo dalle sue labbra.

Mi riprendo velocemente da quello stato di trance quando,per la seconda volta in due giorni,mio fratello mi coinvolge in una conversazione di cui non avevo seguito neanche una parola.

"Giusto,Lace?"

Domanda quest'ultimo,sorridendomi ingenuamente.

Sento Mike ridacchiare,e questo mi fa intuire che abbia sentito il mio sguardo su di sé per tutto il tempo,e che ora sappia perfettamente in che situazione mi trovo.

"Certo!Certo io..credo di sì."

Rispondo,cercando di restare sul vago,accompagnando quelle parole con un sorriso convincente.

"Va bene,allora facciamo che venite per le otto,e portate le pizze."

Dice Alessio,rivolgendosi ai ragazzi di fronte a lui,e io mi ritrovo di nuovo a non sapere minimamente a cosa sto andando incontro.

Sex On Fire||Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora