30.Drawing

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"Lacey.."

Cerca di interrompermi Beatrice,con voce compassionevole,mentre io continuo a calcare la matita stemperata sul foglio bianco,senza lasciare alcun segno.

Scuoto la testa,andando avanti in quel gesto tanto assurdo quanto disperato.

"Lace,fermati."

La mano della riccia si posa delicatamente sulla mia spalla,ed io mi scosto immediatamente.

Lancio la matita a terra,prendendone una nuova.
Non guardo Beatrice in faccia neanche per un secondo,accecata dalle mie stesse sensazioni opprimenti.

"Okay,basta adesso."

Sussurra la ragazza al mio fianco,alzandosi dalla sedia e strappandomi la matita di mano.

Mi volto verso di lei,falsamente scocciata,mentre il mio cuore sembra estremamente affaticato.

"Dammi la matita."

Le intimo,incenerendola con lo sguardo.

Lei scuote la testa,decisa ad aiutarmi,allora io ne prendo un'altra dall'astuccio,tornando a concentrarmi sul foglio.

"Perché non lo vuoi accettare,Lacey?"

Domanda,a voce bassa e delicata,cercando in ogni modo di non essere troppo diretta.

Le rivolgo un pigro sguardo indagatorio,anche se dentro di me non ho voglia di ascoltare le sue parole,ne quelle di nessun altro.

"Perché non accetti di essere innamorata?"

Chiarisce,stortando le labbra in una smorfia di compassione,senza smettere di guardarmi.

A quelle parole il mio cuore pare appesantirsi ancora di più,e mi sembra di sentire la terra mancare sotto ai miei piedi.

"Perché non è reale,Beatrice.
E adesso,per favore,vattene."

Rispondo,stanca di sentirmi continuamente sotto accusa,come se la colpa fosse mia.

Lei mi rivolge uno sguardo rassegnato,prima di scuotere la testa ed uscire dalla camera,senza proferire parola.

La ignoro,troppo impegnata a tenere a bada le mie emozioni,per poi tornare a concentrarmi sulla scrivania.

Rompo la punta ad un'altra matita,facendo troppa pressione sul foglio da disegno di fronte a me.

Non c'erano molte cose che mi piacesse fare davvero,ma disegnare rientrava senz'alcun dubbio tra queste.

Disegno in qualunque momento,in qualunque stato d'animo.
Tristezza,gioia,rabbia e malinconia.

Riverso ogni mia sensazione nel disegno,serve per liberarmi,eppure oggi non riesco neanche a tenere una matita in mano.

Ho spezzato su per giù cinque punte,e la situazione non sembra destinata a migliorare.

Sono passati poco meno di quattro giorni,dall'ultima volta in cui ho visto Michele,tre giorni dopo la nostra discussione.

In realtà l'ho scorto di sfuggita,all'interno del Rollin' ,il più grande negozio di dischi della mia città.

Sex On Fire||Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora