47.Football

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"Non gli staccavi gli occhi di dosso!"

Si lamenta Michele,il mio ragazzo,entrando in casa mia con nonchalance,per poi chiudere la porta alle nostre spalle.

"Ma non sparare minchiate,mi sono soltanto avvicinata per carezzare il suo cane!"

Mi difendo,sbuffando,nonostante quella sotuazione mi diverta abbastanza.

Io e Michele ci siamo riconciliati da circa due settimane,e sono felice di poter dire di essere ufficialmente la sua ragazza.

Le cose non sono semplici,siamo due poli opposti e litighiamo per qualsiasi cosa,ma va bene così.

Nessuno dei due si aspettava la tipica relazione tutta rose e fiori.

"Certo che sei proprio ingenua,era palese che stesse usando il cane come diversivo per infilartelo in culo!"

Mi rimprovera il moro,ovvio,per poi sbuffare e buttarsi di peso sul mio povero divano.

Scoppio a ridere,divertita dalla sua solita delicatezza,e lui come sempre si incazza perché non lo prendo sul serio.

Mi siedo sulla piccola parte di divano non occupata dal corpo di Mike,spaparanzato su esso senza nessun contegno.

"Michele?"

Lo chiamo,osservandolo mentre fa zapping tra i canali della televisione di fronte a noi.

"Mh?"

Risponde lui,apatico,senza distogliere lo sguardo dal programma televisivo che ha selezionato.

Come al solito,è una partita di calcio di quelle noiosissime,con i palloni e tutto il resto.

"Sei arrabbiato?"

Domando,con voce da bambina,facendo il labbruccio per intenerirlo.

Il ragazzo distoglie solo per un istante lo sguardo dalla televisione,guardandomi di sbieco.

"Sei una cretina,pulce."

Risponde,scuotendo la testa,con un sorrisetto divertito stampato sul viso.

Poi,subito dopo,distoglie l'attenzione da me e la riporta sullo schermo davanti a lui.

Sbuffo,contrariata dal suo continuo ignorarmi,decisa ad attirare la sua attenzione in qualche modo.

"Mike andiamo a fare un giro?"

Propongo,sperando che la smetta di guardare quella stupida partita.

"Stai scherzando?È iniziata la champions league,non me la perderò per nulla al mondo."

Nega,scioccato dalla mia proposta,per poi scuotere la testa con fare rassegnato.

Incrocio le braccia,infastidita,per poi ripensare alle sue parole.

Accenno un sorriso furbo,gattonando fino ad arrivare di fianco al moro,che continua a non prestarmi attenzione.

"Per nulla al mondo,dici?"

Sussurro al suo orecchio,facendo entrare le mie labbra a contatto con la sua pelle.

Questo sembra sorprenderlo,tant'è che si irrigidisce leggermente,per poi lanciarmi un'occhiata supplichevole.

Comincio a baciare languidamente il suo collo,con le mie labbra calde ed umide sulla sua pelle fredda.

Il moro sospira sommessamente,cercando di non distrarsi dalla partita,fallendo miseramente.

Mi posiziono a cavalcioni sul suo bacino,facendo gemere il ragazzo dalla sorpresa.

Mi guarda,a metà tra il sorpreso e il divertito,per poi attirarmi a lui ed aumentare il contatto tra i nostri corpi,facendo scontrare le sue labbra con le mie.

Poggio le mani sul suo petto,giocherellando con il tessuto leggero della sua t-shirt,mentre lui fa viaggiare le sue mani sul mio fondoschiena,stringendolo leggermente.

"ahi!"

Esclamo,lamentandomi,per poi sentirlo ridacchiare sulle mie labbra.

Riprende a baciarmi,alzando il bacino in modo da farlo scontrare contro il mio,ed una sensazione nuova si sprigiona nel mio sottoventre,costringendomi ad intrappolare il labbro inferiore tra i denti.

Assecondo i suoi movimenti,provocando un gemito gutturale da parte del moro,che,senza smettere di baciarmi,infila le mani sotto al tessuto sottile della mia maglietta,carezzandomi i fianchi.

Lo lascio fare,senza fermarlo neanche quando mi sfila facilmente il maglioncino bordeaux,lasciandomi scoperta davanti ai suoi occhi famelici.

Nonostante indossi ancora il reggiseno,mi sento completamente nuda sotto al suo sguardo di fuoco.

Sorrido leggermente,prima di imitare i suoi movimenti,sfilandogli la maglietta con un po' più di difficolta.

Comincio a spargere baci sulle sue clavicole,sul petto,e sull'addome,per poi fermarmi proprio sopra il cavallo dei suoi pantaloni.

"Uhm,allora ti lascio alla tua partita,Mic."

Lo congedo,con un sorriso diabolico stampato in volto,per poi rinfilarmi il maglione con nonchalance,sotto lo sguardo confuso e frustrato del moro.

"Tu non..non puoi lasciarmi così."

Si lamenta lui,ancora visibilmente scosso dal l'interruzione di quel contatto voluto da entrambi.

E sì,ovviamente ho fatto uno sforzo abnorme per interromperlo,però il desiderio di una piccola vendetta personale superava di gran lunga tutto il resto.

"È proprio quello che sto facendo,Bird,e ti dirò di più!
Ho intenzione di cucinare una torta,e tu mi aiuterai,quindi vai a farti una doccia gelata,o qualunque cosa ti..serva..e poi raggiungimi."

Ammicco,per poi dirigermi in cucina ancheggiando appositamente,ben consapevole dello sguardo desideroso e famelico di Michele.

La verità è che neanche io pensavo di poter essere così diretta,ma evidentemente con lui sto riscoprendo cose di me che non avrei mai potuto immaginare.

"Questa me la paghi,Claire!"

Lo sento urlare,dal salotto,e mi scappa un sorriso,nel sentire quel nome pronunciato dalle sue labbra in un modo che mi aveva tanto infastidito,e di cui ora non potrei fare a meno.

Comincio a tirare fuori l'occorrente per preparare una torta,quando mi squilla il cellulare.

Mi lavo in fretta le mani già sporche di farina,per poi rispondere appena in tempo al cellulare.

"Lacey,hai un attimo?"

Domanda mio fratello,senza neanche darmi il tempo di dire 'pronto.'

"Oh,ciao anche a te,caro fratellino.
Comunque sì,tutto bene,grazie per averlo chiesto!Tu come stai?"

Domando,sarcastica,calcando il tono divertito di quelle parole,pur consapevole che non verrà colto dal ragazzo.

"Lacey,sono serio."

Sussurra Alessio,in un tono così improvvisamente freddo da farmi venire i brividi.

Cos'avrò combinato questa volta?
Mi sembra di non aver fatto nessuna cazzata per cui subire una ramanzina,quindi bon capisco dove sia il punto.

"Mi stai spaventando,Ale.
Va tutto bene?"

Domando,alzando un sopracciglio,pur sapendo che il ragazzo dall'altra parte non puoi vedermi.

"No,Lace,non c'è un cazzo che vada bene.
Dobbiamo parlare."

Sex On Fire||Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora