25.Kind Of

2.5K 153 53
                                    

"Scusa per l'ora,Lace,ho fatto il prima possibile."

Si giustifica la ragazza di fronte a me,togliendosi il cappotto fradicio per la pioggia ed entrando in casa.

Con un cenno del capo le faccio capire che non importa,ed è ancora in tempo per cenare con noi,considerando che sono solo le sette.

I suoi capelli scuri sono umidi a causa del maltempo,e i riccioli morbidi sono ben definiti a causa della pioggia.

Mi butto sul divano,seguita immediatamente dalla mia migliore amica,che mi rivolge uno sguardo curioso,dopo essersi guardata intorno.

"Dove sono tutti?"

Domanda,e posso percepire chiaramente l'incontenibile interesse presente in quelle parole.

Dopo la discussione con Riccardo,l'unica cosa che sono stata in grado di fare è stata appunto chiamarla per raccontarle tutto,quindi suppongo che come al solito lei sia più coinvolta nella mia vita che io stessa.

"Thom,Alessio e Cosimo sono andati al Mc drive,dovrebbero arrivare tra poco.
Seba è di sopra con Andreas che cerca di far ragionare Riccardo."

Le rispondo,brevemente,e lei mi lancia un'occhiata incerta,proprio a causa del nome mancante in quell'elenco.

"E Michele non lo so.
Non so dove sia andato."

Concludo,con un velo di esasperazione evidente in quelle parole,passandomi una mano tra le ciocche ordinate della mia frangetta.

Quel ragazzo riesce sempre e solo a farmi disperare,è così frustrante condividerci gli spazi che non so davvero come sopravvivrò per un altro giorno intero.

"In che senso non sai dov'è?"

Domanda la riccia,scettica,guardandomi con i suoi occhioni scuri ed espressivi.

"Nel senso che non lo so,Beatrice!
Quanti sensi conosci?Non lo so.
N-o-n -l-o-s-o"

Scandisco,nervosa,rispondendo in modo scorbutico alla ragazza al mio fianco,che però resta impassibile davanti alla mia reazione eccessiva.

Forse è perché entrambe ormai ci conosciamo fin troppo bene,e sappiamo perfettamente che non ci faremmo mai del male a vicenda di proposito.

Stringe gli estremi della felpa fin troppo larga tra le dita,guardandomi da sotto il cappellino in lana che ha calato sulla testa.

"Come sta Riccardo?"

Cambia argomento,capendo che la questione 'Mike' era da trattare a piccolissime dosi.

"È incazzato,e ha ragione.
Sono una merda."

Confesso,poggiando la testa sulle mani.
Sbuffo,frustrata,pensando all'enorme casino in cui mi sto cacciando.

"Aspetta,ma tu non dovresti essere tipo felice?"

Domanda Beatrice,la voce leggermente roca e lo sguardo confuso.

"Felice?Felice!Certo,il ragazzo con cui quasi-stavo fino a ieri mi odia!Mai stata così felice,insomma!"

Esclamo,riempiendo quelle parole di sarcasmo velenoso nei confronti di me stessa.

Mi sbatto una mano sulla fronte,rischiando di graffiarmi con le unghie perfettamente limate e dipinte di rosa pallido.

"Ma scusa,ora che non lo hai più tra i piedi,puoi concentrarti su Mike,no?"

Sex On Fire||Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora