1. My name is

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Mi ha sempre affascinato la letteratura. È una delle poche cose che permette a chiunque la contempli di essere se stesso indipendentemente da ciò che ha attorno. È un po' come un rifugio segreto nel quale speri sempre di tornare nei momenti più difficili. 
Io di episodi orribili ne so forse qualcosa ma vado avanti, è così che si vive ed è così che mi hanno sempre insegnato sin da quando ero una bambina.

Non capisco e non sopporto le persone che dicono 'Mi bastano già i libri di scuola, a che serve leggere in più?'
Ma io dico, come fate a sfuggire da ciò che vi circonda?
È tutto così perfetto che non sentite il bisogno di rifugiarvi magari in un mondo tutto nuovo, ogni volta che inizia una storia diversa?

Che te ne fai di un aereo, di un treno, quando puoi catapultarti gratuitamente in realtà parallele alla tua?

Vi invidio se non sentite questo bisogno incombente di staccare i piedi da terra e volare altrove con la mente.

Io vivo di letteratura, i libri sono tutta la mia vita. È ciò che rimane di mia madre, sono il suo patrimonio.

Il mio autore preferito? Non ne ho uno ma tanti, con un preferenza per il mitico Oscar Wilde. Lui è ciò che può essere definito vero genio. Tutti i suoi libri sono un capolavoro, a mio parere. Se vogliamo parlare di tragedie, tuttavia, il mio pensiero si rivolge subito a William Shakespeare, se invece parliamo di romanzi d'amore l'unica e sola che possa acquistarsi il merito di tanta fama è Jane Austen.

In questo esatto momento sto rileggendo per la quinta volta Ragione e Sentimento all'ombra di un vecchio salice piangente.
Nessuno sa che , sperduto in mezzo al verde più totale c'è un posto, il mio posto, dove il rumore più assordante è il fruscio del vento che fa oscillare le foglie.
Tutto intorno, una distesa infinita di fiori colora l'immensa varietà di alberi rendendo il mio stato d'animo un po' più allegro del solito.

Ah, a proposito, il mio nome è Angel.

Con i piedi aiuto il vento a farmi dondolare avanti e indietro mentre scorro gli occhi sulle lettere di ogni parola.

A mia madre è sempre piaciuto leggere, diceva che era un modo per calmarsi e poter respirare un po' di tranquillità.
Penso che se non se ne fosse andata così presto adesso saremmo qui insieme, come due vere amiche a goderci la poca serenità che in questo mondo ci spetta.

Scendo dall'altalena, sulla quale ho passato molte delle mie ore quando ero piccola insieme a mia madre.
Sì chiamava Amelia, ma tutti la conoscevano con il nome di Amy. Era una donna con il cuore d'oro, semplicemente straordinaria che ha passato tutta la sua breve vita ad aiutare gli altri. Da piccola mi ha sempre portato con lei quando andava in ospedale a visitare i pazienti e mi lasciava pure assistere a qualche operazione. Tutti l'amavano, io ero la sua fan numero uno. Purtroppo però ciò che cerchi di curare con tutte le forze è proprio quello che ti risucchia l'anima.

Papà ha deciso di lasciare me e la mamma per ritrovare se stesso, un giro di parole per dire soltanto non me ne importa un fico secco di voi.
Ma nonostante tutto ognuno è libero di fare ciò che sente migliore per se stesso e di questo non lo accuso. Non ricordo nemmeno il suo nome, credo si chiamasse Dorian, chissà se lui invece pensa qualche volta al mio.

Angel è un nome che non si da molto spesso ai propri figli, è un po' inusuale.
Sia chiaro, a me piace solo perché per mia mamma rappresentava un simbolo di salvezza.
Ripeteva in continuazione che sono e sarò per sempre l'angelo per eccezione.
Non ho mai capito bene a cosa si riferisse precisamente, forse al fatto che fossi sua figlia o solo per avere il nome di Angel.

Quando i miei piedi nudi toccano i fili d'erba al suolo mi arriva una sensazione di freschezza che mi fa sospirare. Mi porto una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio e proseguo la mia camminata. In una mano tengo stretto il libro mentre con l'altra faccio ciondolare le scarpe ad ogni passo che compio.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora