18. I want to treat you

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"Sveglia! Ci sei?"

Lena mi sventola una mano davanti agli occhi. Come al solito mi sono persa nei miei pensieri senza sentire cosa stava dicendo.

"No Lena, non ci sono" Mi prendo la testa tra le mani e mi accovaccio a terra. Sissy si fa largo tra le mie gambe e cerca di abbracciarmi.

"Ma cosa hai?"

Ho che sono quattro giorni che non lo vedo. Quattro giorni che non mi perseguita, che non mi punzecchia. Quattro giorni senza sentire la sua voce e senza incrociare i suoi diamanti. Quattro giorni che cerco con lo sguardo una testa bionda.

"Nulla, Lena sono solo un po' giù. Lo sai che uno degli effetti è la depressione, non ti stupire se non sono dell'umore per saltellare di gioia"

So che non dovrei utilizzare il mio malessere come scusa ma non riesco a sopportare una domanda di più.

"Scusami, hai ragione.... Andiamo a prenderci un gelato?"

Mi sento un po' in colpa per come la sto trattando. È ingiusto essere così scortese con lei.

Ha gli occhi speranzosi e non mi va di farla rimanere male.

"D'accordo"

"Fantastico!" Batte le mani. Sono convinta che sia soddisfatta di avermi fatto resuscitare dal mio stato di trans post-abbandono.

Mi cambio rapidamente e a piedi ci avviamo alla gelateria più vicina. Non abbiamo voglia di arrivare fino al centro quindi ce lo mangiamo su una panchina al parco.

"Con Jack come siete rimasti?"

Mi chiede leccando il cono al cioccolato. Si è imbrattata tutta la bocca come una bambina di due anni. Scoppio a ridere.

"È partito con la squadra per una partita fuori-casa"

Le passo un tovagliolo e si ripulisce dai residui di gelato.

"Oh... È per questo che sei triste?"

"No..."

"E allora cosa?"

"Si tratta di Axel. Non lo vedo da quattro giorni. Andava tutto bene tra noi, lui forse era un po' troppo pesante ma andava bene. Avevamo imparato a essere amici... Più o meno... Poi..."

"Poi?"

Sospiro. "Poi gli ho detto che mi piace Jack, che voglio che siamo solo amici e alla fine , siccome insisteva, l'ho pure cacciato"

"Ah"

"I-io non so che fare"

"Angel secondo me ,sentendosi rifiutato, ha voluto allontanarsi, ma non credo che resisterà a lungo. Lasciagli del tempo, infondo anche tu ce l'avevi con lui quando ti aveva rifiutata"

"Già...Forse hai ragione"

Mi accarezza la guancia e il suo tono calmo mi fa sentire incredibilmente meglio. Le stringo la mano e mi abbraccia.

Alzo gli occhi e mi lascio cullare dall'atmosfera serale. Il tramonto è spettacolare. Crea dei giochi di colore nel cielo che mi lasciano senza fiato. E mentre il tempo scorre, il sole cala lentamente. Può essere più bella di così la fine di qualcosa?

Le foglie degli alberi sono mosse dal vento fresco di dicembre. È tutto immerso in una monotona calma... Tutto tranne la mia anima.

"Forse è ora di chiamare Jonny. Voleva andare alla mensa, ti va di venire?"

"Certamente. Non c'è nemmeno bisogno di chiederlo" Annuisce e prende il cellulare per chiamarlo.

Dopo pochi minuti il mio amico ci sfanala fuori dal parco richiamando la nostra attenzione.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora