34. Even the sea lies

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Quanto può essere perfettamente grandioso il mare?
Ha quel modo sinuoso di muoversi sulla riva che amo da sempre.
Il suo essere tranquillo ma allo stesso tempo burrascoso, il pericolo che si cela dietro alla sua sconfinata bellezza...
Ci credete a quanto sia facile per lui mentirci?
La bugia a cui tutti ingenuamente crediamo è subdola: di notte è nero , di giorno è celeste ma in realtà è sempre stato trasparente. Ma è fantastico lo stesso perché come lui è capace di annegare i miei problemi, nessuno lo è. E' un sentimento che non si può spiegare, simile all'amore. Non ci sono regole per capirlo, ne strade da seguire. E' a lui che mi rivolgo per ritrovare un minimo di equilibrio.
L'odore della salsedine, la sabbia tra le dita, il vento che agita lievemente i miei capelli...E' un accozzo spettacolare.
Scaccia via i pensieri angoscianti con il suo studiato ritmo, imprime ordine nella mia incasinata mente.
Il mare ha la capacità di farci sentire piccoli di fronte alla sua maestosità, nonostante continui a baciarci i piedi. E' in grado di infrangersi sulla costa e sugli scogli trovando sempre il coraggio di rifarlo.

Il problema sorge quando possiedi delle gambe malate, come del resto gli altri muscoli del corpo, che fanno i capricci per muoversi e avvicinarsi alla riva. E allora te ne rimani ferma, sul tuo vecchio portico, seduta a terra, perché il tuo ragazzo, in uno dei tanti impeti di rabbia, ha ridotto in un cumulo di macerie il dondolo.

Prendo Cime Tempestose in mano e una volta trovato il punto dove ero rimasta me lo appoggio sulle gambe per riuscire a leggere.

E' una bella giornata e nonostante sia dicembre fa abbastanza caldo.
Tra due giorni è Natale e tra ancora meno c'è il famoso ballo d'inverno.
Non capisco la logica di farlo durante le vacanze e più di tutto non digerisco il fatto che non mi accompagnerà Axel, ma Chris.

Il biondo ha promesso di venirmi a prendere dopo pranzo. Ha insistito tanto perché voleva andare a fare un giro non so dove, ma a giudicare dai nuvoloni neri che si stanno avvicinando credo che andremo da poche parti.

Sento dei passi leggeri avvicinarsi. "Angie, che stai leggendo?"

Mia sorella si siede accanto a me e si lascia avvolgere con una coperta.

"Cime Tempestose"

"E' bello?"

Ridacchio. "Oh, niente di che. E' solo uno dei classici più celebri della letteratura inglese, sai com'è"

"E di cosa parla?"

"Di come la troppa passione, la gelosia e la vendetta possano essere certe volte la distruzione di un amore " Sospiro e rivolgo i miei occhi al mare.

"Riferimenti puramente casuali?"

"Ei, che ne sai tu? Hai solo undici anni"

"Undici e mezzo per l'esattezza" Ridiamo entrambe poi il suono di un campanello richiama la nostra attenzione.

"Deve essere Axel"

"Ci vediamo dopo, sorellona" Mi abbraccia e scende le scale del portico per poi incamminarsi sulla spiaggia.

Mi alzo anche io e mi dirigo all'entrata.

Apro la porta e lo trovo appoggiato allo stipite con indosso il suo immancabile ghigno.

"Ciao, bambolina" Mi schiocca un bacio.

"Ciao anche a te ", ribatto un po' intontita.

"Pronta?"

"Si, andiamo" Afferro il giubbotto di pelle e lo seguo fino alla sua moto.

"Non verrò al ballo, ma ci sarò per dedicarti l'ultimo", mi promette.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora