53. Never say goodbye

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Cavolo ragazze, mi vergogno troppo per l'assenza ultra prolungata. Sono passati ben 23 giorni da quando ho pubblicato l'altro capitolo. Mi dispiace avervi fatto aspettare a lungo. Tra mancanza di ispirazione nel finirlo (che è solo merito vostro perché mi avete dato l'idea per farlo) , il lavoro che ho iniziato e se permettete ,anche un po' di mare, è stato difficile finire. In ogni caso, buona lettura... 

Niente che non avessi già passato: la sua sparizione. Stavolta non si è fatto vedere per ben una settimana, credo la più lunga che io abbia mai passato da quando lo conosco.
Certe volte mi faccio ridere da sola, rimugino e elaboro delle possibili ragioni o cause che spingono le persone a comportarsi in determinati modi ma non giungo mai a niente di concreto. Non capisco come mai io non riesca a lasciarmelo alle spalle, forse soffro di manie di protagonismo e dunque sono fisiologicamente portata a volere che le persone mi desiderino, inoltre questo gioco di tira e molla, che lui si ostina a portare avanti da mesi ormai, magari la mia mente lo interpreta come una sfida personale. Sono spinta a farlo ricredere sul mio conto e convincerlo che io vado bene per lui.
Deve essere per questo no?
Ma che vado dicendo...
Non so nemmeno perché lui agisca così, un po' come se volesse ma si imponesse di non poterla fare, qualsiasi cosa lui abbia in mente.
In ogni caso son fiera di me stessa, perché nonostante lui non ci sia stato, ho continuato la mia vita. Ho tirato un po' su la mia media scolastica, ho ripreso ad andare regolarmente sotto il salice ma ho anche usufruito degli abbonamenti che Lena mi ha regalato per Natale.
Gradualmente io e lei ci stiamo ricostruendo quel solido rapporto che ci ha sempre contraddistinte, le ho proibito tuttavia di vestirsi ancora una volta da nerd allergica alla moda, perché non era proprio il suo stile.
Lena è Lena perché si intende di trucchi, di abiti e di quella tinta per unghie tutta brillantinosa di cui io non capisco niente, altrimenti non credo nemmeno che saremmo diventate così amiche. È addirittura venuta con me qualche volta in biblioteca per 'studiare', anche se alla fine lei si è schiacciata un bel pisolino e io ho fatto tutto per conto mio. La sera invece, senza fare troppe storie, l'ho accompagnata in alcuni pub più o meno calmi e civili insieme a Chris e Tay. Sarebbe potuto venire anche Jonny, dato che sta simpatico a tutti, ma ha avuto da studiare per alcuni esami. Oltretutto mi ha detto che tra non molto dovrebbe arrivare Antoine da New Orleans, visto che ha cambiato i piani e anticipa la partenza alla prossima settimana.
Ieri invece di sfuggita, mentre uscivo dallo studio di Doc, ho intravisto Jack con quel simpaticone di Philip. Era tanto che non lo vedevo, mi ha fatto uno strano effetto ma niente di più, d'altronde ognuno ha la sua vita.
A proposito di Doc, per le successive quattro sedute di fisioterapia e controlli vari, mi ha riempito la testa con tutte quelle ricerche mediche che stanno conducendo in Scozia. È convinto come non mai che sia la scelta migliore andare per un po' a vivere là e vedere di rallentare il processo evolutivo della malattia. Non sono così in disaccordo ma dovrei parlarne con Sissy e Lena prima di accettare, tenendo, ahimè, in considerazione anche i miei nonni.

"Angie!", sento urlare da casa.

Volgo la testa in direzione della voce e sorrido quando vedo mia sorella che agita in aria le mani come una perfetta sbandieratrice.

"Arrivo", grido di rimando. Mi alzo dalla dunetta, sulla quale ormai ho deciso di inserire la mia postazione per il resto dei giorni che vivrò qua e chiudo il libro di Oscar Wilde che avevo portato per farmi compagnia. Mi scuoto la sabbia che è rimasta sul mio sedere e stendo la lunga gonna fiorita, che al vento oscilla come i ramoscelli di queste piante marine.

Non credo di trovare luogo migliore dove poter dare voce ai miei pensieri se non davanti a una tavola apparentemente infinita di acqua salata.
Il clima non è troppo rigido e questo mi ha permesso di sopportare il freddo con dei semplici calzini di lana che intrappolano ad ogni passo gli innumerevoli granelli di sabbia, senza starmi a mettere gli stivaletti.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora