19. Or in the most total mess

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Mi sveglio tutta sudata con un peso sulla pancia che mi impedisce di muovermi.

Faccio mente locale di quello che è successo la sera prima e d'istinto mi porto una mano alle labbra.

Cosa dovrei fare?

Ignorare ciò che sento ogni volta che sono con lui? O dare retta ai miei sentimenti?

Ma c'è anche Jack e lui non si merita che io lo prenda in giro.

Mi giro su un fianco ma non riesco a trovare una posizione comoda.

"Buongiorno bambolina", brontola con la voce impastata dal sonno.

"Scusami non volevo svegliarti"

L'occhio pestato si è sgonfiato ma i tagli sullo zigomo e sul labbro si vedono bene.

"Non importa tranquilla. Come hai dormito?"

"Bene"

"Bene"

"Ehm... Senti Axel ho pensato a quello che hai detto e forse è meglio se rimaniamo solo amici..."

"Certo"

Si alza dal letto e si veste senza emettere alcun suono.

Sento che devo spiegarmi meglio. Non voglio che fraintenda.

"Axel io-"

"No, non c'è altro da aggiungere"

"Fammi parlare. Io volevo solo dire che -"

"No tu niente Angel! Stavamo quasi per scopare ma dimentichiamo tutto dai, come se niente fosse accaduto, perché la bambina non riesce a decidersi una buona volta"

Ride amaramente e si passa le mani tra i capelli frustrato.

"Non pensavo ti importasse così tanto"

"Stai scherzando vero?"

Si avvicina con passi felpati e il mio cuore perde un battito quando si ferma a solo un centimetro da me.

"Se tu mi conoscessi un minimo sapresti che le cose che faccio per te non le farei nemmeno per i miei amici"

Gli prendo una mano nella mia e sospira rilassando i lineamenti del volto.

"Axel non voglio perdere quello che abbiamo perciò te lo chiedo per favore non complicare più del dovuto le cose"

Annuisce ma vedo che non è tanto convinto.

"Dobbiamo andare a lezione", ribatte serio.

Detesto i suoi cambiamenti di umore, mi vanno venire il mal di testa.

Ci prepariamo veloce e arriviamo a scuola in tempo per il suono della campanella.

Scendo dall'auto sotto lo sguardo indagatorio di tutte le ragazze. Axel si accende uno spinello aspirandone una gran quantità. Decido di non ribattere, non stavolta. Altrimenti finiamo per litigare, ancora.

Una tipa in minigonna si scontra volutamente con lui e fa cadere tutti i suoi libri.

"Oh cielo, perdonami non l'ho fatto apposta", squittisce.

L'inizio di una bella storiella d'amore.

Vomito.

"Tranquilla, dolcezza. Ma ci siamo già visti?"

"Si bello, mi hai chiesto di farti scaricare la tensione nel bagno della palestra. Non ricordi?"

Sto per vomitare.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora