37. It is tradition

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"Tommy, non puoi, te l'ho già detto"

"Ma perché? Te mi hai accompagnato l'altra volta, voglio venire anche io!" Incrocia le braccia al petto e mette il broncio.

Gli lascio un bacino sulla fronte e lo lascio nelle mani di Jonny.

"Tanto quando torno ti vengo a salutare, okay?"

Sbuffa ma annuisce e mi abbraccia prima di andare a giocare con Jonny.
Saluto anche il mio amico e mi avvio verso l'uscita dove Katy mi aspetta per andare dal Dr. Knight, per alcuni controlli.

"Ei, sei pronta?", mi domanda sorridente, accarezzandosi il suo enorme pancione.

"Certo, andiamo"

Salgo sul sedile al fianco del guidatore e inizio a fantasticare osservando come gli alberi scorrano veloce sotto i miei occhi.

Non ci mettiamo molto ad arrivare ma siamo costrette ad aspettare ben trenta minuti prima di essere ricevute nel suo studio.

"Buongiorno, Dr. Knight", si rivolge cordiale la mia accompagnatrice.

"Salve", imito il suo tono gentile.

Il dottore non stacca gli occhi dai fogli, dopodiché prende la cornetta del telefono e chiede a quella che presumo sia un'infermiera di far entrare lo specialista.

Specialista di cosa poi?

Dalla porta entra un ragazzo molto giovane che avrà si e no venticinque anni. Ha un leggero strato di barba e degli occhi magnetici di colore verde.

Mi sorride appena incrocia il mio sguardo e allunga una mano per presentarsi.
Io la guardo, ricambio il sorriso gentile ma non gliela stringo.
Katy mi precede, fortunatamente, dicendo: "Ciao, io sono Katy e lei è Angel"

"Bene, allora, ho controllato la tua cartella clinica e sembrerebbe che la lista delle vaccinazioni sia completa quindi possiamo subito iniziare con la fisioterapia e ovviamente condurremo altri controlli per monitorare le tue funzioni respiratorie e cardiache. Devi stare molto attenta a non affaticarti troppo, l'attività fisica è importante ma non fatta in maniera eccessiva. Appena senti che qualcosa non va devi subito venire all'ospedale. La tua condizione è stabile, al momento... Ti trovi nella fase due, ma purtroppo sei stata trascurata a lungo e alcuni danni sono ormai irreparabili. Prima di lasciarvi al Dr. Thompson, Mrs. Smith deve venire con me per l'elettrocardiogramma e l'ecocardiogramma "

Se avete capito qualcosa in quello che mi ha appena detto il dottore, vi prego di dirmelo.

Con gli occhiali sul naso, l'espressione imperturbabile e gli occhi bassi sui fogli che ha tra le mani, mi fa strada verso la stanza dove dovrò fare questi esami.

Lancio un'occhiata di sfuggita al Dr. Thompson prima di lasciarmelo alle spalle.

L'ambiente in cui mi trovo è spoglio, ossessivamente bianco e troppo, ma troppo, pulito.

"Si tolga la maglia e se ha un reggiseno con il ferretto, pure quello"

Fortunatamente è di stoffa semplice, il che mi consente di tenerlo.
Mi sdraio sulla poltroncina che ho visto molto spesso anche in studi dentistici e rabbrividisco quando il freddo metallo di strani adesivi entra in contatto con la mia pelle calda.
Ci collega dei fili e digita su un monitor, in cui ci sono formule numeriche che non saprei decifrare e il tipico filo verde fosforescente che disegna il mio cuore che batte.

Mi fa stare così per alcuni minuti poi mi chiede di soffiare in tubo e di fare gli step sopra un alto scalino, mentre lui mi misura continuamente il battito cardiaco. L'ultimo test lo trovo particolarmente difficile tanto che sono costretta a fermarmi per non sentire dolore alle gambe.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora