32. You have become my weak point

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"Sbrigati, forza o faremo tardi!"

"Lena, ricordami perché non stiamo andando al bowling?", chiedo ironica.

"Perché io ODIO il bowling"

"Sempre ai tuoi ordini, principessa"

Appena Axel mi ha riportata a casa ho beccato Lena e Sissy a poltrire sul mio divano. Credevo che fosse venuta per andare alla sala giochi insieme o, anche meglio, per dirmi che c'era stato un imprevisto e non saremmo potuti andare. E invece no.

"Sorpresa", mi ha urlato appena ho messo un piede dentro.

Avendo notato il mio sguardo confuso mi ha spiegato come stavano i fatti e cioè che, alla fine, tutta la combriccola aveva optato per andare a ballare.

"Piano, Lena non mi tirare se non vuoi che prenda una storta con questi trampoli"

Si, avete capito bene, ho i tacchi. Ma non illudetevi mi sono messa dei jeans e per far contenta la mia amica un top nero sopra. Al suo confronto, però, sembro una suora di clausura. Il suo esile corpo è fasciato da un tubino argentato e ai piedi indossa un tacco 15. Non so come faccia a muoversi o a stare semplicemente in piedi.

Saliamo di volata sull'auto di suo padre e arriviamo allo Space dopo pochi minuti.

Questo quartiere è uno dei più loschi di tutta la città. Non penso di aver mai visto passare dei controlli. Qua ognuno fa come gli pare, non ci sono limiti per lo spaccio, le risse, le corse clandestine e chi ne ha più ne metta. Come se non bastasse, questa discoteca frutta bene per i grandi signori che stanno all'apice e il mercato gira, quindi , perché interrompere tutto ciò?

Fuori c'è già una miriade di ragazzi pronti a varcare la soglia. Sono tutti pressati all'entrata.

Ma io dico, non possono aspettare il loro turno? Perché spingere e arrivare fino a far mancare l'aria, se tanto, alla fine, tutti entrano?

"Guarda, là ci sono i ragazzi", mi fa notare la mia migliore amica. Vedo Tay appoggiato al muro che si passa una sigaretta con Chris.

Più ci avviciniamo e più mi rendo conto che non sono soli.
Una chioma bionda ossigenata ondeggia intorno ad Axel.

Gia, la puttana.

"Gia, non posso, te l'ho detto" Sento dire da Axel.

Non si sono accorti del nostro arrivo. Lena mi fa segno di stare zitta e si apposta dietro all'angolo.

"E dai, tesoro, solo una pasticca. So che la vuoi"

Ora io la strozzo.

Mi pizzicano le mani e sento la rabbia che cresce ad ogni secondo che lei sta vicino a lui.

"L'ho prese tre prima di venire, sono apposto così"

"Non saranno mai abbastanza"

La stronzetta si struscia al corpo di Axel. Sono vicinissimi, quasi si sfiorano le bocche. La mani di Gia armeggia con il bottone dei suoi jeans. Ho già assistito a una scena simile ma stavolta non rimarrò con le mani in mano. Axel è mio e Gia se ne può benissimo andare a quel paese.

"Gia... Non farmi essere brusco" Il biondo volta la testa quando lei prova a baciarlo.

Fan culo!

Mi avvicino a passo spedito al gruppetto e quando si accorgono di me, Axel allontana la sua amichetta e mi viene incontro.

"Bambolina, non dovevamo vederci dentro?"

"Ti disturbo, per caso? Avevi da fare?" Lancio una rapida occhiata a Gia e poi torno su di lui.

Ma poi, che razza di nome è Gia?

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora