31. Horses never hide their emotions

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"Sissy, io vado!", urlo dal piano di sotto per farmi sentire.

"Ci vediamo dopo, sorellona"

Afferro il giubbotto in pelle e corro via per non perdere il pullman.

Fortunatamente una macchina dai vetri oscurati si ferma e da un finestrino spunta una chioma bionda.

"Che dici, dolcezza, sali a bordo?"

Non me lo faccio ripetere due volte e salto su.

Arriviamo dopo pochi minuti a scuola ma l'orologio segna le 8.10 a.m. perciò siamo in ritardo, di nuovo. Sfrecciamo per il cortile evitando di sbattere addosso ad altri studenti e filiamo in classe. Mentre ci sediamo la porta dietro di noi si chiude.

"Per un pelo...", sospira la mia migliore amica.

"Già..."

"Pronti per tre divertentissime ore di compito?", esulta ironicamente la professoressa.

"Odio quando arriviamo alle vacanze di Natale perché ci ricoprono inutilmente di compiti. Non possono organizzarsi meglio durante i tre mesi? No, eh"

"Stiles, ha da aggiungere una sua opinione a riguardo?", la professoressa Fletcher la guarda dall'alto verso il basso, calando gli occhiali sul naso per vederla meglio.

"Si"

"No"

Diciamo contemporaneamente.

"Forza, forza è l'ora di mettersi sotto"

Distribuisce i compiti e dopo averci dato il via, iniziamo.

Il tempo passa e io finisco il compito in due sole ore. Lo ricontrollo da cima a fondo per constatare di non aver tralasciato niente. Mi alzo e lo consegno alla prof che mi guarda con aria di sfida.

Odia chi è bravo nella sua materia, per caso?

"Me la paghi", sento bisbigliare dietro di me.

Mi giro e vedo Lena che mi fulmina. Le mando un bacio volante ed esco dalla classe.

Faccio il giro della scuola per ben tre volte, alla fine decido di andare in bagno a sciacquarmi un po' il viso.

Mentre sto per entrare una mano mi tira via e in un attimo mi ritrovo nello sgabuzzino dei bidelli.

Non ci metto molto a capire che sia Axel. Chi altri potrebbero essere sennò?

"Bene bene. Come stai, stella?"

James.

"C-cosa vuoi da me?" Continuo a dargli le spalle. Mi mette i brividi anche solo guardarlo.

"Voglio parlati e tu...", mi afferra le spalle e mi costringe a girarmi "... tu mi ascolterai molto attentamente"

Mando giù il groppo in gola che mi si è formato e mi inumidisco le labbra.

"Da quando è entrato nella tua vita, Axel tralascia la sua e vedi, stella, noi non possiamo permettercelo, capisci? Axel deve metterci tutto se stesso in ciò che fa ma con te tra i piedi, si è rammollito. Questa versione di lui, moralista, l'avevamo già affrontata e riposta molto tempo fa ma tu... l'hai fatta risuscitare e non va bene... Non vedo l'ora che tu scopra il vero motivo per cui lui è entrato nella tua vita... Ci sarà da divertirsi"

A questo punto scatto gli occhi su di lui e mi blocco quando noto i suoi.

Due spilli...

Ha la pelle più bianca di quella di Axel. Il suo viso è ridotto proprio male: ingiallito e scavato. Azzarderei a dire anche invecchiato.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora