13. Let's try to be friends

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"Axel", dico in un sussurro.

Non proferisce parola. Si limita a guardarmi intensamente e poi sogghigna, in quel suo modo provocatorio.

Non mi lascerò prendere in giro un'altra volta. Non voglio illudermi ancora di più di quanto non abbia già fatto.

"Smettila di fare...così", dico dura. Incastra i nostri occhi in quelli che sembrano interminabili secondi e si avvicina pericolosamente a me senza mai interrompere questo gioco di sguardi.

Cosa gli prende?

"Così come, bambolina". La voce roca. Bassa. Sensuale.

Ma l'alito sa di fumo.

È più forte rispetto all'ultima volta.

Un groviglio di emozioni contrastanti mi fanno ardere dentro, fino alle viscere.

Mi allontano indietreggiando perché non sopporto l'effetto che ha su di me questo ragazzo, dall'aria così misteriosa e seducente.

E non sopporto il suo modo di fuggire dalla realtà.

"Smettila di fare questa voce. Smettila di guardarmi così... c-come se..." Non riesco a trovare le parole per non sembrare troppo sfacciata o patetica, ma lui mi precede.

"Come se ti volessi fottutamente" Non ci vedo più dalla rabbia. E senza rendermene conto la mia mano incontra la sua faccia in meno di 0.2 secondi.

"Sei fatto e sei un idiota "

"E tu una frigida stronza", sogghigna.

Odioso pezzo di merda!

"Fuori e non osare mai più dirmi una cosa simile!", dico a denti stretti mentre la rabbia si impossessa di me. Lui rimane impassibile, forse un po' scioccato per lo schiaffo che gli ho appena tirato ma non lo da troppo a vedere.

"Perché sei incazzata?"

Ma quanto può essere stupido questo ragazzo?

"Non importa. Sono arrabbiata nera con te e voglio che te ne vai. Per di più odio le persone che si drogano"

Le mani sono strette a pugno e sento il dolore acuto delle mie unghie nella carne.

Axel mi guarda sempre con quegli occhi così duri e freddi ma io so che c'è altro sotto. In due falcate è davanti a me.

"Sei incazzata perché non mi sono più fatto vivo?"

"No"

Si.

"Cazzate"

"Come vuoi", alzo le spalle.

"Scusami"

"Non mi importa niente voglio solo che tu esca da casa mia"

"Non vado da nessuna parte. Adesso mi ascolti, capito?"

Lo fulmino con lo sguardo per il tono autoritario che ha usato con me. Non ne ha il diritto. "Mi dispiace, okay? Non sparirò ma non voglio perdere la tua amicizia, ti chiedo scusa "

Sembra sincero.

"D'accordo... Ma comportati ancora da coglione o prova solo ad alzare di nuovo la voce e con me e hai chiuso!"

"Agli ordini"

Cosa pensate, che non mi sia accorta del suo vizio?

Arriverà il momento delle risposte.

Affronteremo quell'argomento. Voglio sapere di più su di lui perché lui sa quasi tutto di me.

Restiamo a guardarci per un po' poi alla fine decido di aprire bocca.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora