16. What would be the saikebon star?

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Sono passati dieci agitati giorni in cui Axel mi è stato praticamente con il fiato sul collo. Era una presenza fissa in casa mia e a scuola. Se si limitasse a stare nel suo sarebbe anche un gesto carino ma invece non fa altro che punzecchiarmi e darmi fastidio in continuazione.

Lena mi è stata sempre vicina e si è comportata come una dottoressa con il suo paziente malaticcio mentre Sissy è passata di notte solo per dormire e scomparire il giorno dopo. Faccio fatica a stare dietro a questa bambina che è molto bipolare e suscettibile. Non so come sia possibile che i servizi sociali non siano intervenuti, ma è meglio così anche se è pericoloso per la sua età ma almeno so che tornerà sempre.

Non ho più toccato farmaci e ho smesso di andare dal dottore rifilandogli sempre la scusa della febbre. Da una parte è vera ma dall'altra sappiamo tutti che non ci sarei andata anche se fossi stata bene. La situazione non è peggiorata rispetto a sempre, il solito irrigidimento dei muscoli qualche volta quando devo alzarmi e il continuo tremolio delle dita.

Scendo di fretta e furia le scale stringendomi la sciarpa al collo e afferro il giubbotto rosso dall'attaccapanni. Il suono di un clacson mi fa sobbalzare. Chiudo velocemente la porta e attraverso il vialetto.

"Buongiorno bambolina", esordisce Axel appena metto piede nella sua auto.

Come ogni mattina da dieci giorni a questa parte, mi è voluto passare a prendere e devo dire che è molto meno stancante per me che fare tutto il tragitto da casa mia alla fermata dell'autobus.

"Buongiorno", dico con la voce grave ancora roca dal sonno.

"Siamo sempre più femminili qua, eh!"

"Pensa ai tuoi capelli che sembrano un nido di rondini "

"Vespe"

"Cosa?"

"Si dice nido di vespe"

"Ma a me piacciono di più le rondini, come la metti?"

Ridacchia e scuote il capo.

Arriviamo a scuola con qualche minuto di anticipo e mi stupisco a vedere che appoggiati al muretto ci sono Lena Chris e Taylor che ridono e si scambiano battute.

Ormai quei due sono diventati come Axel. Si sono presi una posizione fissa in quello che è diventato il nostro gruppo ristretto. Inutile dire come Clarissa James e i gemelli mi lancino sempre occhiatacce quando passo per i corridoi. Penso che il loro odio nei miei confronti si sia triplicato adesso che tre dei loro si sono avvicinati a me e alla mia amica.

Ho scoperto molte cosa su Chris e Taylor. Per esempio Chris ha una passione immensa per la batteria e odia fumare erba. Ha un fratello più grande che gli ha lasciato la casa dove sono cresciuti per trasferirsi altrove. Taylor invece , che mi incute ancora un po' di paura, ha un pitbull - non l'avrei mai detto - come migliore amico e vive con la nonna in un quartiere poco sicuro.

"Ei Angelica" Taylor mi saluta con una mano e io sbuffo tirando il viso in un sorriso finto. Axel saluta i suoi amici con un cenno del capo e io mi reco subito da Lena che mi abbraccia calorosamente.

"Taylor mi chiamo Angel", lo correggo educatamente.

"A me piace di più Angelica"

"Ma non è il mio nome!"

"Fa niente, con me ti chiami Angelica"

I tre dietro di me iniziano a parlare di affari. Dicono sempre così quando io e Lena facciamo delle domande a riguardo, ma non ci credono nemmeno loro. Lo scoprirò prima o poi.

"A dopo bambolina" Axel mi saluta con una bacio sui capelli e scompare nella sua aula accompagnato da Chris e Mister Simpatia.

"Cosa era quello?", mi domanda la mia amica mentre anche noi entriamo nella nostra classe.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora