4. What were you doing before, baby doll?

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"Allora? Sei carica per stasera?", sbatte l'anta dell'armadietto puntando i suoi occhioni azzurri nei miei.

Già, ci siamo.
La festa che organizzano in onore di Halloween, ben due settimane prima che sia effettivamente tale giorno, è proprio stasera.
Ammetto che non sono molto entusiasta di andarci, certo sono felice di passare una serata con Lena, ma non era nei miei piani farlo in una discoteca dove nemmeno si respirerà.

Sii positiva.

La mia coscienza ha ragione, non posso starmi a lamentare ogni tre per due per qualsiasi cosa succeda. Devo godermi il momento, anche se questo non va molto a braccetto con le mie abitudini quotidiane.

"Si, tantissimo", cerco di essere il più convincente possibile, ma credo che lei abbia capito che sotto sotto io non sia così tranquilla.

"Quanto me il giorno delle interrogazioni, eh dolcezza"

La guardo per alcuni secondi e poi scoppio a ridere, stringendomi la testa tra le mani.

"Sono solo un po' nervosa, tutto qui"

"Ti capisco, ma vedrai che ci divertiremo"

"Lo spero"

Mi prende a braccetto e insieme entriamo in classe. Le nostre voci si mischiano insieme a tutte quelle dei nostri compagni, creando un vero e proprio baccano.

"Buongiorno ragazzi", entra la professoressa Fletcher, che ordina subito di fare silenzio.

Solo pochi obbediscono così, proprio per iniziare alla grande la mattinata, tira un urlo stratosferico che zittisce anche gli ultimi della classe.

"Bene, stamattina interroghiamo, estraggo a sorte"

"Fantastico!" Lena si lascia cadere a peso morto sulla sedia e io sospiro divertita per le sue reazioni melodrammatiche.

L'ora passa veloce, essendo entrambe scampate a pericolosi colloqui con i professori e anche le cinque materie di stamattina scorrono tranquille. Decidiamo di fermarci alla mensa della scuola per mangiare un boccone al volo e poi andare a casa mia.

"Che prendi?", mi domanda, passandomi un vassoio.

"Un'insalata semplice"

"Bleah, la verdura non è il mio cibo preferito", arriccia in modo divertente le labbra.

"L'ho notato", ridacchio.

Ci andiamo a sedere poco distante dall'entrata, faccio per sedermi ma la sedia mi viene bruscamente tolta da sotto il sedere e come una pera cotta cado a terra versandomi tutto il vassoio addosso.

La mensa esplode in un boato di risate che mi fanno desiderare di nascondersila testa sotto terra.

"Che cazzo fai stronza?", sento gridare da Lena, ma al momento ogni voce mi sembra ovattata e tutto intorno a me ogni gesto procede a rallentatore.

"Zitta tu, novellina" , sputa Clarissa.

Ci avrei scommesso.
Scuoto la testa come per risvegliarmi dal mio stato mentale di trance, prendo un grande respiro, stringo le mani a pugno e con molta calma mi tolgo dal petto ogni foglia di insalata, raccolgo la bottiglietta e il bicchiere e mi metto in piedi.

"Fottiti rossa, tu non sei nessuno per comportati da perfetta stronza. Sparisci!", le urla Lena.

Le afferro una mano per farla calmare ma non sembra funzionare tanto.

"Lena, dai..."

Dietro di lei i gemelli e James sembrano farsi altamente i cavoli loro, non prestano minimamente attenzione a quello che la loro amica fa. Potrebbe anche fare a botte con qualcuno e loro se ne starebbero fermi. La stupida regola di non fermare mai ciò che gli Scorpions fanno è una stupidaggine assurda.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora