6. You speak cynical

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Il mare visto da qua sembra una distesa di acqua che non ha una fine, quasi come se fosse privo di limiti e continuasse senza mai giungere a una meta precisa.

Tutto ha una fine, anche le cose che apparentemente sembrano non poter finire mai, prima o poi cessano di esistere. Ed è strano avere la consapevolezza che un giorno noi su questo mondo non ci saremo più e che al posto nostro ci saranno i nostri figli e i figli dei nostri figli e i figli dei figli dei nostri figli. La nostra scomparsa dalla Terra è più comunemente conosciuta con la parola morte.

Io mi chiedo dove le persone possano andare dopo di essa. In alcune religioni si crede nell'esistenza dell'aldilà o nella reincarnazione ma ciò che mi convince di più non è tanto il Paradiso o l'essere un gatto nella mia vita futura ma rimanere presenti.

Continuare a vivere ma senza averne la prova reale. Credo che ognuno di noi diventi l'angelo custode delle persone che ama.

E credo che oggi, il 12 novembre, mia madre sia scesa giusto un attimo dal cielo per ricordarmi che lei c'è nonostante io non la veda. È sempre qua, accanto a me che mi guida e mi consiglia con il suo sorriso lieve e delicato in grado di trasmettermi tutta la pace necessaria per andare avanti in questo incasinato mondo.

FLASHBACK

"Dai Mimi sorridi, fai un cheese alla tua mamma"

È domenica e come tradizione siamo venute a fare i castelli di sabbia in riva al mare. Doveva esserci anche papà, ma lei dice che è in ritardo.
Abbiamo iniziato senza di lui, spero che non si arrabbi.
Riempio il secchiello rosso di sabbia umida e la pigio bene all'interno, lo capovolgo come mi hanno insegnato e creo la prima torretta.
La mamma, intanto, cerca di scattarmi una foto, ma io mi metto in piedi e corro in tutte le direzioni possibili per non fargliela fare.
Amo gli album fotografici che realizza, ma se le rendo l'impresa impossibile, poi mi viene ad abbracciare e inizia a giocare con me ad acchiapparella.
Solo la mia mamma gioca con me, quelle delle mie amiche prendono il sole o leggono un libro, ma la mia è speciale.

"Prendimi se ci riesci" Le faccio la linguaccia e prendo a saltellare in riva al mare.

Mamma ripone la macchina fotografica nell'apposito marsupio, si alza dalla sua sdraio a strisce blu e gialle e, come immaginavo, mi viene a rincorrere lungo la battigia.

"Tanto non mi prendi", urlo e con i piedi la schizzo tutta.

"Come hai potuto, brutta birbante? Ora lo vedi! " Allunga le mani verso di me e nel schivarle cado disastrosamente in acqua.

Quando mi tiro su, con i capelli che mi coprono tutto il viso, mi arriva alle orecchie la sua bellissima risata. Le si creano proprio due fossette ai lati della bocca rosea e gli occhi le si rimpiccioliscono fino a creare piccole increspature alle loro estremità. Inoltre, quando ride tanto, come adesso, il suo corpo si riscuote completamente come se fosse in preda agli spasmi e la maggior parte delle volte le cadono delle lacrime per le troppe risate.
Non saprei proprio come vivere senza la mia mamma, è il mio faro, ciò che di più prezioso e bello c'è al mondo.
Nonostante stiamo ancora aspettando che papà torni, lei continua a volermi bene. Le cose tra noi due non sono cambiate. Ho paura, però, che un giorno possa accadere perché credo che sia colpa mia se lui ancora è lontano. Lei pensa che non la veda, che non la senta, quando piange silenziosamente nella sua camera da letto con in mano la foto di papà, ma non è così.
La mia mamma, però, è sempre felice e dice che anche io devo esserlo, che non devo permettere a nessuno di togliermi il sorriso e adesso che vedo il suo penso che quando sarò grande vorrei essere bella come lei.

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora