22. Welcome to Miami Beach

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"Axel, e dai, per favore... Non fare il cavernicolo" Lo butto giù dal letto e dalla sua bocca esce un lamento di dolore.

Manca un solo giorno alla gita e Axel aveva promesso che oggi mi avrebbe accompagnato a fare qualche acquisto.

Lena mi ha detto che avrebbe passato tutto il pomeriggio con Jonny dato che per tre giorni non si sarebbero visti e di conseguenza ho dovuto chiedere al biondo.

L'ho aspettato un po' sotto casa poi, vedendo che il tempo passava e di lui non c'era traccia, ho deciso di andare a vedere a casa sua.

Il portone del palazzo era aperto così come quello del suo appartamento.

Che irresponsabile!

Non c'ho pensato due volte ad entrare e l'ho trovato in boxer che ancora dormiva.

"Sono stanco, non ho voglia di andare" Tasta sul letto e prende un cuscino per tapparsi le orecchie.

Brutto antipatico.

"E va bene ci andrò da sola o mi farò accompagnare da Tay, ma sappi che me la legheró al dito questa"

Faccio dietrofront e mi avvio all'uscita.

Non ho tempo da perdere. Devo assolutamente comprare lo stretto indispensabile per i tre giorni a Miami, non saprei come fare altrimenti.

"Ferma, Angel!", urla dalla camera. Lo vedo uscire e massaggiarsi gli occhi.

"Dammi cinque minuti"

Sorrido e lo aspetto soddisfatta sul divano.

Per arrivare al centro commerciale non ci vuole molto, soprattutto se alla guida c'è un pazzo che non rispetta i cartelli stradali e va ad una velocità supersonica.

"Te l'hanno regalata la patente?", chiedo ironicamente.

Scendiamo dall'auto e prima di entrare mi circonda le spalle con il suo braccio.

È di abitudine, ormai. Non ci faccio nemmeno più caso.

"Mi sono scopato l'esaminatore" Trasalisco e rimango zitta.

"Oh", dico alla fine. Lo sento sghignazzare.

"Che hai da ridere?"

"Sei adorabile quando fai la gelosa"

Non gli rispondo perché trovo il suo commento inadeguato. Siamo amici e basta, non sono gelosa. Trovo solo disgustoso il fatto che sia andato a letto con una donna più matura della sua età.

Non la dai a bere a nessuno cocca!

La voce del mio subconscio mi fa indispettire ancora di più.

Prendiamo le scale mobili mentre cerco con gli occhi un negozio di costumi e abbigliamenti estivi.

Ci passano accanto molte famiglie che tengono per mano i loro figli.
Sono tutte così felici e spensierate. Penso che siano venute a fare gli acquisti per la festa di Natale. Vedo molti bambini nel seggiolino dei carrelli. Mi torna in mente quando mia madre mi ci infilava sempre. Adoravo andare a fare la spesa con lei solo per questo motivo.

Scuoto la testa e mi concentro su quello che sono venuta a fare. Estraggo dalla tasca posteriore dei jeans il foglietto con scritto tutte le cose che serviranno.

"Dobbiamo comprare i costumi, gli asciugamani, la crema solare, le pinne, il boccaglio -"

"Frena, frena. Io ho già tutto, non ho bisogno di niente perciò ti aspetterò lì dentro"

ANGEL- STAY WITH MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora