Il prigioniero sbattè gli occhi un paio di volte. Lentamente si sollevò e si mise a sedere.
Tentò di parlare, ma il suo volto si deformò in una smorfia di dolore.
Jungkook si girò a guardare le guardie. Erano rimaste nello stesso punto, guardavano le scale.
Il principe entrò nella cella e chiuse la porta.
Si avvicinò al ragazzo e si mise in ginocchio."Hyung...cosa ti è successo? Credevo ti fossi stabilito in Cina, da tuo zio."
Yoongi scosse la testa. E poi si indicò la gola.
"Non puoi parlare?" gli chiese il moro.
Yoongi dissentí di nuovo con un cenno del capo.
"Mmmhh..." Jungkook non sapeva come poter comunicare.
"Aspetta un attimo." gli disse prima di alzarsi e uscire dalla cella.Si avvicinò alle guardie.
"Tu." indicò la prima vedetta "vai a chiamare il dottor Park Jimin. Digli che mi occorrono i suoi servigi e tutte le medicine piu efficaci."
"Si sua maestá!" la guardia si inchinò e corse su per le scale.
Jungkook tornò nella cella e si inginocchiò vicino Yoongi.
"Sono due anni che non avevo piu tue notizie Min. Ho perfino creduto che fossi morto." Jungkook posò una mano sulla spalla di Yoongi.
Quest'ultimo gli fece un sorriso affranto e poggiò una mano su quella di Jungkook.In quel momento la porta della cella si spalancò e Park Jimin entrò portando con se una grande scatola in legno.
Chiuse la porta e si gettò praticamente a terra."Scusa Jungkook. S-stavo facendo l'ago puntura a quella svitata della tua matrigna!!" gli disse con il fiatone.
Jungkook si fece uscire una risata. Lui e Jimin si conoscevano da quando erano bambini e il fatto che tra loro non usassero nessun tipo di formalitá lo rendeva felice. Lo faceva sentire normale.
"Non preoccuparti Jimin. Piu che altro, occupati di Yoongi."
Solo in quell'istante Jimin posò gli occhi sul prigioniero.
Yoongi lo stava scrutando dal primo momento in cui era entrato e, quando i loro occhi si scontrarono, sentí meno dolore di quanto ne sentiva prima.
Era troppo concentrato ad osservare l'incurvatura che prendevano gli occhi del ragazzo per badare al male atroce che provava.Jimin, per conto suo, si sentí le guance in fiamme. Non aveva mai visto un ragazzo talmente bello. Era sporco e sembrava gravemente malnutrito, ma si vedeva lontano un miglio che era un tipo affascinante.
Jungkook osservò tutta la scena.
Yoongi che osservava Jimin, Jimin che arrossiva...loro che si fissavano.
Rimase leggermente perplesso e sul suo viso si formò un sorriso furbo."Ehm...allora...?" chiese.
"Ah! Giusto, giusto!" disse frettoloso Jimin. Aprí la grande scatola. All'interno era suddivisa in vari scompartimenti e, ognuno di essi, era pieno di erbe e unguenti.
"Cos'ha che non va?" chiese Jimin a Jungkook."Non puo parlare." tagliò corto il moro.
Jimin si posò una mano sul mento e pensò per qualche istante. Poi prese un bastoncino e chiese a Yoongi se poteva aprire la bocca.
Controllò per qualche minuto e poi iniziò a tastargli la gola.
Si scusò mille volte ad ogni mugolio di dolore che provocava a Yoongi e, dopo circa dieci minuti, tirò fuori la sua diagnosi."Sembra che le sue corde vocali siano gravemente danneggiate."
"E quindi? Tu cosa puoi fare?"
"Posso sistemarle, ma ci vorrá almeno una settimana...diversi tipi di unguenti e anche una serie di sedute di ago puntura."
Jungkook storse il naso. Non aveva tutto quel tempo e in piu doveva sistemare la questione: Tortura i prigionieri e poi ammazzali.
Si passò una mano sulla fronte. Il padre non avrebbe sentito nessuna scusa.
Capí subito cosa doveva fare, ma non gli risultò affatto facile accettare di fare una cosa simile."Va bene." disse con fare solenne "Stammi bene a sentire. Ora io metto fuori uso le guardie e tu porti Yoongi di sopra, nel tuo studio. Tienilo nascosto in una delle stanze per i pazienti gravi. Se ti chiedono di chi si tratta tu digli che uno dei nostri cuochi non si è sentito bene." Jungkook guardò prima Jimin e poi Yoongi e in fine riposò lo sguardo sul medico. "Siamo intesi?"
Jimin annuí deciso.
"Hai intenzione di uccidere le guardie?" gli chiese guardando nervoso verso la porta. Yoongi scrutava la scena e si meravigliò del fatto che Jungkook, in quegli anni, non fosse cambiato di una virgola. Era bravo ad aiutare le persone...e, a quanto pare, anche ad ucciderle."Le guardie o Yoongi. La scelta è facile."
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Violent Sex
FanfictionJungkook è il figlio maggiore del dittatore Park Chung-hee. Siamo nel 1970 e, proprio nel giorno del suo compleanno, arriva a palazzo una spia dalla Corea del nord incaricata di avvelenare tutta la famiglia Park. A Jungkook viene affidato l'incari...