20-열 아홉

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I due restarono fermi. Tae sembrava attaccato con i chiodi al corpo di Jungkook. E, quest'ultimo, non era intenzionato a rovinare qul momento.
Il principe si rese conto che, per conquistare Tae, non c'era voluto molto tempo. Fu fiero di se stesso.

Il castano, dal canto suo, si sentiva in grande imbarazzo. Trovava ancora strano amare un altro ragazzo ma aveva capito che non poteva cambiare i suoi sentimenti e non poteva neanche rinunciarvi per paura. Doveva prendere esempio da Jungkook, lui era fiero di dire al mondo cio che provava e non aveva paura di quello che gli altri avrebbero detto. Sentí che il principe era davvero un ragazzo perfetto, cosi perfetto che qualcuno avrebbe potuto rubarglielo.
Tae si strinse ancora di piu a Jungkook. L'idea di un rivale in amore lo terrorizzava.

"Tu...non vuoi nessuno a palazzo...vero?" gli chiese timidamente Tae.

"In che senso?" disse Jungkook.

Tae chiuse gli occhi. Essendo abbracciati Jungkook non poteva vederlo ma aveva bisogno di un attimo per trovare il coraggio.

"Nel senso che...tu...non dici e non fai le stesse cose con qualcun'altro...vero?"

Jungkook sorrise divertito. Si divise leggermente da Tae, quel tanto per guardarlo in volto e gli disse:

"Stai tranquillo. Tu sei l'unico per me."

Tae, a sentire quelle parole, divenne rosso e, avrebbe distolto lo sguardo, se Jungkook non si fosse avvicinato e non lo avesse baciato.
Sentí le sue labbra esperte e morbide confortare le sue, in un bacio meno passionale ma piu dolce. Un bacio che volesse rassicurare Tae, un bacio per dire: "Tu sei mio, stai tranquillo."

Jungkook accarezzò la guancia di Tae e poi si divise dal bacio. Tae era cosi dolce e il fatto che fosse cosi puro e ingenuo rendeva Jungkook emozionato.
Il ragazzo era qualcosa di perfetto dal punto di vista del principe.

Tae si sentiva come un palloncino troppo pieno. Tutte quelle emozioni e quella vicinanza...le..le..cose che Jungkook gli aveva fatto...
Tutto questo lo aveva riempito e si sentiva la testa pesante. Qualsiasi cosa avrebbe potuto farlo morire da ora in avanti.

"Vorrei...farti tante di quelle cose Tae...ma non voglio approfittarmi di te. In fondo...avremo tutto il tempo, no?" disse Jungkook sorridendo malizioso.

Tae voleva urlare. Voleva dirgli che desiderava che gli facesse "quelle cose" sebbene non sapesse cosa di preciso.
Sapeva comunque che "quelle cose" l'avrebbero fatto impazzire di piacere e di verogna, ma voleva comunque che Jungkook lo facesse. Voleva che Jungkook lo amasse, voleva fare tutto con lui e quindi provare ogni esperienza ed ogni emozione. Come gli aveva detto il principe: vivere era provare emozioni.
E lui voleva vivere, voleva iniziare a vivere insieme a Jungkook.

"Io..." non potè iniziare la frase che una guardia arrivò correndo.
Tae automaticamente si nascose nel collo di Jungkook. Si vergognava troppo, specialmente in una posizione cosi intima.

La guardia si inchinò e restò in quella posizione, con la faccia rivolta al terreno.

"Mi scusi per l'interruzione signore!" quasi urlò.
"Ma il signor Youngjae richiede la sua presenza in consiglio. Annuncia che si tratta di una questione molto importante."

Jungkook ci pensò un secondo e poi disse
"Digli che sarò presto da lui. Grazie."
La guardia annuí e se ne andò.

"Stavi dicendo?" chiese il moro, avvicinandosi all'orecchio di Tae.

"N-niente." gli disse "forse dovresti andare da questo Youngjae."

E BOOOOMM Jungkook l'aveva capito. Tae si era offeso o comunque era geloso. In fondo però, aveva ragione.
Stavano parlando di una cosa molto importante e quell'allocco di suo cugino aveva rovinato tutto.

"Hai ragione." disse.

A Tae mancò un battito. Pensava che Jungkook non avrebbe liquidato la loro conversazione per andare da quel tale!

"Hai ragione perchè...dovrei andare da mio cugino." Il principe marcò l'ultima parola e Tae alzò di scatto la testa.

"T-tuo cugino?"
"Si, proprio cosi. Te lo farò conoscere, ma adesso devo andare. Quel ragazzo non è mai serio, quindi se mi richiede con urgenza è qualcosa di grave."

Jungkook e Tae si alzarono e, prima che il moro se ne andasse, si avvicinò al volto di Tae e depositò un bacio sulle sue labbra.

"Mi piaci Babo." gli disse sorridendo a pochi sentimetri dalle sue labbra.
Poi si girò e camminò veloce verso l'entrata.

Tae si sfiorò le labbra con le dita e si trovò a sorridere. Lui piace a Jungkook.

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Jungkook era finalmente arrivato da suo cugino. E, non aveva fatto in tempo neppure ad entrare che suo cugino esclamò:

"Jungkook-ssi devo dirti una cosa importante." si alzò da dove era seduto e poi disse: "Sta arrivando mio padre, quindi termina per ora i tuoi istinti omosessuali e nascondi chiunque tu ti stia facendo. Sai che mio padre sta cercando ogni minimo difetto in te per toglierti dal trono, quindi ora abbassa la cresta."

Jungkook aprí e chiuse la bocca basito.
Finí di entrare nella stanza e chiuse la porta. Fece un respiro profondo e poi tirò una bestemmia. Non poteva crederci. Suo zio stava arrivando, suo zio che odiava la sua nascita.

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