19-십팔

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Jungkook aveva passato tutta la mattinata con Yugyeom. Avevano riesumato tutte le avventure che avevano vissuto insieme quando erano bambini e poi avevano riso come due allocchi quando Yugy aveva ricordato a Jungkook le fragorose punizioni che gli infliggeva la zia.

Alla fine si erano divisi. Yugy era andato a riposarsi. Era molto stanco per via del lungo viaggio e cosi, Jungkook, era rimasto da solo. Si era seduto su una panchina, ben isolata e nascosta da due grandi salici piangenti.

Aveva portato un libro con lui e si stava beando della tranquillità.
Purtroppo, con la mente sgombra, pensava a Taehyung. Che doveva fare con quel ragazzo? L'idea di tenerlo vicino a lui senza poterlo avere...lo faceva impazzire.

In quell'istante Jungkook vide una figura correre verso di lui. A primo impattó pensó che fosse la vera spia nordcoreana. Infatti Jungkook mise subito la mano sulla spada, pronto a tirarla fuori.
Ma, quando la figura si fu avvicinata, Jungkook riconobbe Tae.
Aveva le guance rosse e i capelli scompigliati. Respirava velocemente e lo guardava dritto negli occhi.

Jungkook rimase a fissarlo, interdetto. Continuava a stare immobile, con la mano sulla spada. Il modo in cui era arrivato Tae lo aveva allarmato.

"Cos'é suc-" non finí di parlare che Tae prese la parola.

"Io non ho paura." Disse deciso.

Jungkook si rimise seduto bene e lasció la presa sulla spada. Accavalló una gamba sull'altra e mise un braccio sullo schienale della panchina.

"Ah si...e di cos-" neppure questa volta poté finire la frase, perche il ragazzo davanti a lui ripeté la sua frase.

"Io non ho paura!!" Disse piu deciso di prima.

A Jungkook sembrava una frase d'incoraggiamento. Come se Tae lo stesse dicendo per farsi forza o per convincersene.
Il moro restó a fissarlo. Stava per parlare quando, senza preavviso, Tae si lanció praticamente su di lui.

Jungkook si ritrovó Tae addosso. Aveva le sue gambe intorno alle cosce, con le ginocchia poggiate sul legno della panchina. Il suo petto era davanti il suo viso e le sue mani erano poggiate sulle sue guance.
A Jungkook venne istintivo poggiare le sue, di mani, sui fianchi di Tae.
I due si stavano guardando, il castano che teneva stretta la presa sul viso di Jungkook, come se avesse paura di perdere il contatto visivo.

Il principe teneva la testa alzata, per poter guardare Tae. Non sapeva cosa stava succedendo ma la cosa lo stava eccitando. Dal canto di Tae, invece, sembrava che il cuore gli dovesse praticamente uscire dal petto. Aveva un'anzia e un terrore che lo stavano quasi soffocando...peró...era su Jungkook. Era sopra di lui...e...un'altra sensazione prese possesso di lui. L'eccitazione. Il corpo di Jungkook mandava tantissime scariche elettriche che stavano mandando Tae a fuoco.

Erano solo l'uno su l'altro, ma entrambi, al pensiero di cosa poteva accadere, erano diventati pura passione, pura eccitazione.

Mentre si guardavano, Tae si decise.
Si abbassó con il viso e bació le labbra di Jungkook.
Quest'ultimo le dischiuse praticamente subito e leccó le labbra di Tae.
Strinse la presa sui fianchi di Tae e lo spinse in basso. Cosi facendo, fece sedere Tae sulle sue gambe.
Tae si ritrovó a cavalcioni seduto su Jungkook, e sentí subito quanto il moro fosse duro sotto di lui.

Jungkook continuava a giocare con le labbra di Tae finché quest'ultimo non decise di fare l'impavido. Aprí anche lui le labbra e, con la lingua, cercó quella di Jungkook.
Si sentí uno schiocco per via del bacio e il moro succhió la lingua di Tae. Le loro labbra si scontravano l'una sull'altra e i due cambiavano sempre l'angolazione del bacio.
Tae, ad un certo punto, per non cadere, si mosse in avanti e fece scontrare il proprio inguine e sedere sull'erezione ormai formata di Jungkook.

Quest'ultimo si fece uscire una specie di ringhio e portó Tae piu vicino a lui.
Il bacio duró un'eternità perche entrambi non volevano che finisse.
Finché, i due, non si ritrovarono senza fiato, e si staccarono. Restarono a pochi centimetri di distanza con le labbra, respiravano il respiro dell'altro e assaporavano la follia che si era formata tra di loro.

"Mi piaci quando non hai paura." Disse Jungkook sogghignando.

Tae divenne rosso e nascose il viso nel collo del moro. Respiró il profumo di Jungkook e porto le braccia intorno al suo collo. Lo abbracció e strinse le gambe introno al bacino di Jungkook.
Quest'ultimo cinse la schiena di Tae e, con una mano, accarezzó tutta l'ambia superfice che andava dalle spalle alla fine della schiena.

"Tu mi piaci sempre." Disse in un sussurro Tae.

Jungkook sentí il suo cuore palpitare e strinse piu forte il corpo di Tae contro il suo.


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