8-여덟

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Usciti dalla stanza Jungkook si guardò attorno.

"C'è un problema."
"Quale?" chiese Tae guardandolo.

"Per la foga di portarti dentro il palazzo mi sono perso."

Jungkook si sentí abbastanza idiota e, per la prima volta nella sua vita, si vergognò. Sentire quella sensazione lo stupí. Lui non si vergognava mai di niente, ma con Tae...bhe...con lui voleva sembrare perfetto. Non voleva mostrare quanto in realtá non lo fosse. E, essersi perso dentro il proprio palazzo, non era una delle cose che voleva mostrare al ragazzo.

"Oh...aspetta, sta arrivando qualcuno." Tae guardò alla fine del corridoio e anche Jungkook, nel sentire le sue parole, si voltò a guardare.

Quasi gli venne un infarto. Era Namjoon. NAMJOON! Come diavolo poteva avere tutta quella sfiga?

Quando il secondo generale arrivò davanti Jungkook guardò anche il nuovo arrivato.

"Buongiorno" si inchinò "Jungkook-nim, chi sarebbe il tuo ospite?"

Per un istante Jungkook si trovò alla deriva. Ma poi si ricompose velocemente.
Doveva stare calmo, lui era il principe e non si sconponeva mai per niente. Forse la presenza di Taehyung lo scombussolava un po. In fondo l'aveva capito subito, quel ragazzo gli piaceva.
In fondo era il suo tipo.

"Lui è un mio nuovo allievo. Viene dai confini della Corea del Nord, brutto posto. Ho deciso di addestrarlo."

Namjoon sollevò un sopracciglio. Scrutò il ragazzo da cima a fondo e poi guardò Jungkook.

"Sembra che del potenziale ci sia. Però, Jungkook-nim, è strano. Non hai mai avuto allievi, avevi detto che non ne volevi. Perche hai cambiato idea?"

Jungkook alzò le spalle con nonchalance. Posò una mano sulla spalla di Tae e sorrise.

"Ho trovato qualcuno che mi piace."

Taehyung sgranò gli occhi. Il suo cuore palpitava e si sentí i palmi bagnati.
Nessuno, e dico nessuno, gli aveva mai detto una cosa simile.
Namjoon, invece, sebbene si trovò sorpreso dalla risposta di Jungkook, annuí e guardò Tae.

"E com'è che ti chiami?" gli chiese.
"T-taehyung signore." disse Taehyung mettendosi all'attenti.

Jungkook alzò gli occhi al cielo. Voleva restare solo con Tae e parlare.
Si mise dietro di lui e posò le sue mani sulle spalle del ragazzo. Iniziò a spingerlo verso la fine del corridoio, mentre svolgeva quest'azione disse:

"Hyung dobbiamo andare, devo condurlo ancora nei suoi alloggi e in piu è appena arrivato, avrá bisogno di riposo."

Namjoon non riuscí neppure a rispondere che i due avevano gia svoltato l'angolo.
Jungkook tirò un sospiro di sollievo.

"Cos'hai? Non dirmi che era il re!"
Disse Taehyung mentre si copriva la bocca per lo stupore.

Jungkook scoppiò a ridere. Taehyung era un vero sempliciotto.

"Primo, Namjoon-hyung non è abbastanza vecchio, secondo saremmo gia tutti morti se fosse il re e, per finire, non ho niente. Ero solo un po agitato, lui è un generale. Temevo che avrebbe sospettato qualcosa."

Taehyung si sentí un idiota. Solitamente non era mai cosi stupido. Come poteva pensare che quel ragazzo, di pochi anni piu di loro, fosse il padre di Jungkook!?
Era tutta colpa dello strano effetto che il moro gli faceva. Si sentiva costantemente osservato e giudicato. Eppure Jungkook non lo guardava mai...constatare questo fatto lo rattristò.

"Hai ragione! Sono un idiota! Forse l'idea di riposarsi un po non è tanto male." cercò di giustificarsi Tae.

"Va bene, posso capire la tua stanchezza. Se per te va bene, posso farti avere una stanza abbastanza vicina alla mia. Magari vicino a Jiminnie."

"Jiminnie?" chiese corrugando la fronte.

Chi era? Un ragazzo, oppure una ragazza? Jiminnie era un soprannome? A Taehyung sembrò un soprannome decisamente troppo intimo.

"Ah si, è uno dei medici del palazzo. Ma...diciamo che lui si occupa piu di me e dei miei fratelli che dei soldati."

Il resto della camminata fu silenzioso. Taehyung si sentiva strano. Non era piu tanto sollevato ma un senso di bruciore e di fastidio aveva preso possesso di lui.
Dal canto suo, Jungkook, sorrideva come solo un principe sapeva fare. Salutava con un cenno tutta la servitú e tutte le guardie che incontrava e sembrava avere tutta la tranquillitá del mondo. Dopo cinque minuti si fermò davanti una porta.

"Questo è il tuo alloggio. Se ti servo sono a tre porte di distanza." si allontanò di poco e indicò una porta vicino quella di Tae. "Li ci dorme Jimin. Spero che diventiate buoni amici."

Jungkook si voltò e iniziò a camminare ma Taehyung lo prese per una manica.
Il principe si voltò a guardarlo.

"Potrei...potrei venire con te?" gli chiese diventando tutto rosso.

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