Jungkook si era calmato. Non sapeva quanto tempo fosse passato. Sapeva solamente che ora aveva di nuovo il controllo della situazione.
Era da molto che non aveva un crollo emotivo. Era da molto, che non pensava a sua madre.
Sospirò.
Aveva tentato di superare la cosa, ma sembrava che sforzandosi da solo di risolvere i suoi problemi, non facesse altro che aquistare tempo invece di concludere.
Da solo non era in grado di aiutarsi.Però, se pensava ad una persona adatta ad aiutarlo, non gli veniva in mente nessuno. Neppure Tae.
Sentiva qualcosa di molto forte per lui, ma lo conosceva da troppo poco tempo e in piu non era sicuro che quel ragazzo potesse aiutarlo.La luce del tramonto, era filtrata dalle candide tende in lino bianco. La stanza in cui si trovava era molto ampia e luminosa. Tutti gli ornamenti della stanza erano delicati e di colori candidi.
Solitamente, quando non si sentiva bene, andava in quella stanza.
Il profumo che sentiva, gli ricordava la sua infanzia, i ricordi felici, le parole di sua madre.Si, quella era la stanza della regina.
E sebbene provasse molto dolore, sentiva anche una sorta di sollievo. La sentiva piu vicina a lui, quando era lí dentro.Si decise ad alzarsi, dal pavimento su cui era seduto, e, datagli un ultima occhiata, uscí chiudendo la porta.
Aveva passato tutto il pomeriggio li dentro. Il tempo era passato velocemente per lui. Ma adesso, la dura realtá, era tornata a galla.
Aveva delle responsabilitá.Era ormai ora di cena e sapeva che da adesso in poi, avrebbe dovuto presenziare alle cene di figlia.
Lui, suo padre, la sua matrigna, suo zio e suo cugino...
Neppure i suoi fratellini potevano essere presenti. Si sarebbe sentito meglio con loro, si sarebbe sentito meno solo, meno circondato da lupi.Sospirò.
Si stava dirigendo alla cena, quando incontrò Namjoon.
"Jungkook-ssi. Dove sei stato tutto il giorno? Quel ragazzino, è venuto da me in lacrime per chiedermi dove fossi finito." esordí guardandolo.
"Ah io...ho fatto una passeggiata a cavallo fino al cuore della cittá." si inventò sul momento Jungkook.
"Mmhh...capisco. Comunque, se stavi andando alla cena, sappí che tuo zio si sentiva molto stanco e ha chiesto all'Imperatore se per questa sera si poteva saltare."
Jungkook ne fu sorpreso.
"Ovviamente mio padre ne sará stato felice, una ragione in piu per passare meno tempo possibile in mia presenza." disse sorridendo malinconico.
"Jungkook-nim...." Namjoon avrebbe voluto smentire, ma sapeva che Kook aveva ragione.
"Vado nella mia stanza. Sono stanco." Salutò Namjoon e poi si diresse nei suoi alloggi.
Facendo due conti, si ritenne fortunato, era scampato alla cena.
Cosi, una volta arrivato nella sua stanza, chiuse la porta e si spogliò.Credeva che non avendo fatto niente tutto il pomeriggio, non si sarebbe sentito stanco. Ma si era sbagliato.
Sembra che tutto lo sforzo mentale, lo avesse spossato. Cosi, una volta steso sul letto, si addormentò quasi subito.Taehyung, dal canto suo, era rimasto nella sua stanza, nella speranza di sentire Jungkook rientrare.
E fu proprio cosi.
Quando sentí la sua porta chiudersi, saltò in allerta. Si guardò un attimò allo specchio e controllò se il suo aspetto era almeno decente e, un po titubante, si diresse nella camera del principe.Le guardie non l'avevano neppure guardato e questo lo aveva rassicurato.
Una volta entrato e chiusa la porta, lo vide steso a pancia in giú sul letto.Si avvicinò lentamente e si mise in ginocchio sul pavimento. Il suo viso era sullo stesso piano d'altezza di quello addormentato di Jungkook.
Lo guardò per diversi minuti. Ogni centimetro del suo viso. Si soffermò sulle labbra e poi sulla piccola cicatrice sul suo zigomo sinistro. Si chiese come se la fosse procurata e si rattristò nel vederla.
Posò il polpastrello del dito indice sulla cicatrice e percorse la sua lunghezza.
La pelle di Jungkook era morbida e liscia e Tae non riuscí a resistere.
Avvicinò il suo viso a quello del moro e depositò dei baci delicati sulla guancia e sulle labbra del principe."Mi dispiace tanto Jungkook..."
Sussurrò ad un soffio dalle sue labbra.Si allontanò e si alzò lentamente.
Fece il giro del letto e si mise sotto le coperte dal lato libero del materasso.
Si rannicchiò piu vicino possibile a Jungkook e, sentendo il suo profumo e il suo calore, si addormentò.
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Violent Sex
FanfictionJungkook è il figlio maggiore del dittatore Park Chung-hee. Siamo nel 1970 e, proprio nel giorno del suo compleanno, arriva a palazzo una spia dalla Corea del nord incaricata di avvelenare tutta la famiglia Park. A Jungkook viene affidato l'incari...