34-서른 넷

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"Ah...Jungkook..."

Tae gemette il nome del principe quando, dopo un estenuante seduta di provocamenti al suo ano, si era deciso ad entrare con due dita dentro di lui.

Come l'altra volta, gli face male, ma il dolore era mischiato a quel senso di piacere mistico che partiva dal suo ventre.

Tae si inarcò sul letto e strinse con piu forza l'erezione di Jungkook.
Quest'ultimo sentí un dolore netto alla base del membro e ringhiò il nome di Tae.

Proprio ora, che il moro si decise a muovere le dita dentro Taehyung, si sentí bussare.
Tae piagnucolò e alzò la testa. Una smorfia di frustrazione era dipinta sul suo volo.
Jungkook, invece, si zittí e girò la testa verso la porta.

Maledicendo mentalmente chiunque stesse bussando, Jungkook tirò fuori le dita da Tae, che, sentendosi privare di quel piacere in maniera cosi rude, si sentí mancare il respiro.
Anche lui, vedendo il corvino abbandonare 'l'azione' lasciò la presa sull'erezione di Jungkook.

Questo si alzò dal letto e si tirò su le mutande e i pantalonicini.
Guardò Tae e gli sorrise.

Bussarono ancora.

"Copriti principessa." gli disse prendendo il lenzuolo e buttanolo sopra il corpo semi-nudo di Taehyung.

Quest'ultimo, sentendo il nomignolo, si sentí un lieve rossore sulle guance e un sorriso gioioso si formò sul suo viso.

Jungkook sorrise divertito, vedendo quanto Tae fosse puro e si diresse alla porta.
Quando l'aprí si trovò Jimin addosso, in lacrime.
Il moro se lo guardò stupito, mentre il biondo stringeva nei piccoli pugni le mani del principe.

"J-jungkook...è..è una catastrofe..." biascicò nascondendo la faccia nel petto nudo del principe.

Tae, dal letto, guardò la vicenda e, sebbene trovò davvero crudele il suo pensiero, sentí un leggero fastidio nel vedere la scena. Trovava irritante la confidenza che c'era tra i due ragazzi.
E, trovava ancora piu irritante il fatto che due secondi prima stesse gemendo con due dita nel culo e adesso, invece, si sentisse il terzo incomodo.

"Jimin...che cos'è successo?" chiese Jungkook allarmato mentre portava Jimin dentro la stanza e chiudeva la porta.

Jimin stava per parlare, quando, però, notò Taehyung nel letto.
I suoi occhi si sgranarono e subito si girò verso Jungkook.

"N-non posso...dirlo con lui nella stanza...i-io sono venuto per te..." disse sentendo la vergogna salirgli fino ai capelli.

Tae, a quelle parole spalancò la bocca esterrefatto. Guardò prima Jimin e poi Jungkook con le sopracciglia corrugate.
Il moro, invece, non seppe che pensare ma, vedendo Taehyung indignato e pronto a prendere le sue cose e lasciarlo, decise di prendere la situazione in mano.

"Ah..eh...Jimin io e Taehyung...cioè..." si avvicinò a Tae che stava per alzarsi e mise un braccio sulle sue spalle.
Se lo tirò piu vicino e il ragazzo fini con la faccia contro il petto di Jungkook.

"Io e lui stiamo insieme, è il mio ragazzo." disse senza esitare e mostrando un sorriso entusiasta.

Sia Jimin che Tae spalancarono la bocca e lo guardarono incruduli.

Tae, però, a differenza di Jimin si trovò il cuore a mille e la faccia in fiamme.
Cosi, si liberò dalla stretta di Jungkook e ricadde sul letto portandosi il lenzuolo sul viso.
Sembrava quasi un cadavere coperto da un telo, se, non fosse stato, per il suo petto che andava su e giu velocemente.

A quella secena Jimin si sentí ancora piu male. E scoppiò di nuovo a piangere.
Il sorriso di Jungkook svaní e si avvicinò di nuovo a Jimin, posando una mano sul viso del suo hyung.
Anche Tae, sentendo piangere, si mise seduto e guardò la scena con occhi tristi.

"Jimin dimmi cos'hai." disse con voce premurosa e preoccupata Jungkook.

Jimin sentí il cuore scaldarsi nel vedere il suo migliore amico preoccupato per lui. Era cosi felice di avere Jungkook al suo fianco che quasi pianse di piu.

"Jungkook...è..è...orribile..." disse tirando su con il naso.
"Yoongi-ssi è uscito questa m-mattina e non è piu tornato..." disse per poi coprirsi il volto.

"L'ho cercato tutta la notte ma non so dove sia finito..."

Jungkook si sentí mancare il fiato.
E un orribile presentimento si fece spazio nella sua mente.
Temeva di aver ragione, ma non poteva allarmare Jimin senza avere la certezza che la sua ipotesi fosse vera.

"A-andrá tutto bene Jimin." disse poggiando una mano sulla spalla del ragazzo.
Il suo pensierò corse alle parole di Namjoon:

"La domanda giusta è...chi è."

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