28-스물여덟

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Taehyung aveva sentito la porta chiudersi e aveva dedotto che Jungkook fosse uscito dalla camera.

Spiccicò gli occhi e apri e chiuse la bocca piu volte, perche la trovava impastata.
Era caduto addormentato come un sasso e tutto quello che aveva fatto prima era qualcosa che gli creava dei brividi lungo la colonna vertebrale al solo pensiero.
Si sentiva il copo indolenzito e quando provò a muoversi sentí una fitta all'osso sacro.

Si trovò ad affondare la faccia nel cuscino e a fare diversi lamenti di dolore mentre si stiracchiava. Il suo corpo era addormentato, ma adesso che si muoveva era doloroso.

E pensare che ieri sera non sentiva altro che piacere. Sbuffò e, dopo vari tentativi, si mise seduto sul bordo del letto.

Si guardò e vide che dal petto fino alle cosce aveva parecchi segni rossi.
Tutti i morsi e i succhiotti che Jungkook gli aveva fatto la sera prima.
Si tastò il collo e sentí dei punti in cui la pressione gli portava a fare delle smorfie di dolore e capí che anche il suo collo ne era pieno.

Guardò i succhiotti sul suo inguine e ripensò a quello che Jungkook gli aveva fatto.

Improvvisamente si sentí le guance in fiamme e si coprí il viso con le mani.
Quasi non ci credeva di aver fatto una cosa simile. Una cosa che, tra l'altro, gli era piaciuta da impazzire.

Nella sua mente si susseguirono le scene delle cose che lui e Jungkook avevano detto e fatto e il cuore di Tae iniziò a battere piu veloce del normale.
Si stava innamorando di Jungkook, ne era sicuro. E dopo ieri sera, non avrebbe voluto nessun altro nella sua vita.

Decise di andare a farsi una doccia e poi di cercare Jungkook. Il pensiero di guardo in volto dopo determinate azioni che aveva fatto la scorsa notte...lo metteva in imbarazzo, ma sicuramente doveva rivederlo.

Quindi andò nel bagno privato di Jungkook e si lavò.

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Mezz'ora dopo, Taehyung vagabondava per il castello. Non si vedeva anima viva, e gli sembrò strano che neppure le vedette si trovassero nei loro posti di guardia.
Di Jungkook, neppure l'ombra.

Mentre camminava, lo stomaco di Tae brontolò. Aveva fame, molta fame.
Forse, si disse, Kook era a pranzo.
Cosi, con nuova fiducia nel trovarlo, si incamminò verso la sala da pranzo.
Una volta arrivato, aprí la porta e, quando stava per entrare, alzò lo sguardo e vide un ragazzo che si stava alzando dal suo posto a tavola.

I due si guardarono e Tae si sentí leggermente a disagio.

"Oh...scusa, me ne vado." disse per poi cercare di chiudere la porta.

"No, aspetta!" gli urlò dietro il ragazzo.

Tae sospirò ed entrò definitivamente nella stanza. Si inchinò a mò di saluto e poi guardò il ragazzo.

"Tu...saresti?" chiese il giovane a Tae.

Nella mente di Taehyung passarono varie risposte:
-Il fidanzato del principe
-l'amante del principe
-Tae l'allievo del principe
-Taehyung il Nordcoreano
-la Spia

Con un po di razionalitá, ma anche a malin cuore, rinunciò a dire la sua prima ipotesi e disse: "Sono un allievo del principe, Kim Taehyung."

Il ragazzo davanti a lui sogghignò, girò intorno al tavolo per avvicinarsi a lui e lo guardò con attenzione.
Tae aveva l'istinto di allontanarsi, ma ancora non sapeva chi diavolo fosse quel tizio, non poteva mancargli di rispetto.

"Vedo che Jungkook Hyung sceglie bene i suoi allievi." disse sorridendo divertito.
"Che mi dici, si è gia approfittato di te?"

Taehyung spalancò gli occhi e lo guardò.
Che cosa significava? E chi diavolo era quel ragazzino ancora odorante del latte materno?

Con voce ferma disse: "Devo andare."

Il ragazzo ghignò e, prima che Tae chiudesse la porta disse: "Salutami mio cugino!"

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"Salutami mio cugino"

Disse Tae, scimmiottando le parole di quel moccioso. Stava camminando per il corridoio quando, svoltato l'angolo, vide Jungkook che camminava accanto ad un uomo dalla corporatura robusta.

A Tae naque un sorriso sul volto ma, quando gli occhi del principe incontrarono i suoi, vide solo una lastra di ghiaccio.
Al ragazzo morí il sorriso e continuò a guardare Jungkook con tristezza e con confusione. Perche era cosi freddo con lui?

I due uomini si avvicinarono sempre di piu a Tae e quando stavano per superarlo l'uomo piu anziano lo guardò e si fermò.

"Chi sarebbe questo ragazzo, Giovane Jung?"

Con la vice piu fredda e formale che Tae sentí da Jungkook, egli rispose alla domanda.

"È un mio nuovo allievo. È in mia custodia da una settimana all'incirca. Ma la prego di non soffermarsi su questo, l'imperatore ci attende."

Il principe non degnò Tae di uno sguardò e, quando i due continuarono a camminare e girarono l'angolo, Taehyung si trovò a scivolare contro la parete e a sedersi sul pavimento.

Non aveva mai visto Jungkook comportarsi in quel modo. La freddezza che aveva usato nei suoi confronti era stata come una pugnalata nel cuore.
Lui si era donato a quel ragazzo e...e..

A Tae venne un lampo di genio.

"E dopo essersi approfittato di me, mi getta via."

Si, erano le parole del cugino di Jungkook. Forse il principe si era solo approfittato di lui.


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